lunedì 4 maggio 2009

Il fondamento fisico della nuova ermeneutica filosofico-metafisica

Ripensando al dogma centrale della biologia molecolare, enunciato qualche decennio fa quando gli studi biologici incominciavano a rivoluzionarsi per effetto delle scoperte sugli acidi nucleici, avevo pensato inizialmente di intitolare questo post Dogma centrale della nuova ermeneutica filosofico-metafisica.
Dato però che noi razionalisti cerchiamo sempre di dare spiegazioni e dimostrazioni logiche e comprensibili delle nostre affermazioni, mi è sembrato più giusto abbandonare il termine dogma e dare al messaggio il titolo che leggete.

Enuncerò allora così il fondamento fisico della nuova ermeneutica filosofico-metafisica :

L' (ess)ente fisico preso a base della metafisica (occidentale e non), cioè l'ente i cui vari modi d'essere, cioè di occorrere, sono consapevolmente o inconsapevolmente oggetto di speculazioni filosofico-religiose da millenni (almeno dal periodo assiale dell'umanità, ovvero dai tempi dei filosofi presocratici, e fino ad Heidegger ed oltre), quell'ente fisico è la congiunzione tra i pianeti Giove e Saturno, cioè l'insieme dei due pianeti (entrambi visibili ad occhio nudo) visto o pensato nei giorni e nei mesi del loro unico allineamento ovvero dei loro 2-3 consecutivi allineamenti rispetto a Terra.


* * *

Mi sembra per ora di aver detto abbastanza e dunque chiudo qui. Di come l' (ess)ente è e può essere o non essere, della sua doxa e del senso della sua aletheia, di come parli e di cosa dica, ... di tutte queste belle cose parleremo prossimamente. Sempre prossimamente faremo magari anche qualche considerazione di natura estetica o linguistica.

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