giovedì 23 luglio 2009

Claudio Claudiano, la fenice e Stilicone

Come sarà certamente noto a più d'uno dei miei lettori, Claudio Claudiano (375 ca.-404 ca.) ha scritto a lungo della fenice in almeno due occasioni: in quello che oggi è classificato come il 27° dei Carmina minora, dal titolo Phoenix, e nel II libro del De consulatu Stilichonis, dedicato al suo protettore - il generale Stilicone - messo a morte a Ravenna nel 408.










Problemi interessanti, ai quali è già da tempo che penso, risultano dal fatto che effettivamente in quel torno di anni una apparizione della fenice, cioè - secondo la mia interpretazione - una congiunzione multipla Giove-Saturno, ci fu realmente, ma fu a cavallo degli anni 411-412 (vd. grafico soprastante).

Questo fatto, se da un lato può essere considerato come ulteriore conferma dell'esattezza della mia tesi interpretativa del mito della fenice, solleva d'altra parte una serie di questioni storiche che cercherò di elencare:
I) C. Claudiano dev'essere vissuto almeno fino al 408, se nel De consulatu Stilichonis celebra la morte del generale;
-- C. Claudiano sapeva già prima che nel 411-412 sarebbe arrivata una congiunzione G-S tripla, cioè la fenice, oppure no??
II) se la risposta è sì, allora Claudiano potrebbe essere vissuto fino al 408-411, ma potrebbe comunque aver saputo in anticipo che poi sarebbe arrivata la cong. G-S di tipo fenice;
III) se la risposta è 'no', allora C. Claudiano potrebbe essere stato testimone oculare della congiunzione GS tripla del 411-412, ed essere vissuto quindi almeno fino al 412, cioè almeno otto anni in più dei pochi 29 anni che gli vengono finora riconosciuti.

Come si vede rimane confermato che nello studio scientifico delle questioni, anche storiche, ogni nuova acquisizione di certezze non rappresenta mai un definitivo punto di arrivo, ma apre invece sempre nuove problematiche e nuove domande.


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