martedì 7 luglio 2009

"Sieh den Himmel" suggerisce Rilke

Tra gli ermetici Sonetti a Orfeo di R.M. Rilke ve ne sono alcuni piuttosto chiari ed istruttivi, come quello che vi propongo oggi in originale. E' l'undicesimo della I parte (quindi il I-XI), che dalle prime parole potremmo appunto intitolare
Guarda il cielo - Sieh den Himmel:

Sieh den Himmel. Heisst kein Sternbild 'Reiter'?
Denn dies ist uns seltsam eingepraegt:
dieser Stolz aus Erde. Und ein Zweiter,
der ihn treibt und haelt und den er traegt.

Ist nicht so, gejagt und dann gebaendigt,
diese sehnige Natur des Seins?
Weg und Wendung. Doch ein Druck verstaendigt.
Neue Weite. Und die zwei sind eins.

Aber sind sie's? Oder meinen beide
nicht den Weg, den sie zusammen tun?
Namenlos schon trennt sie Tisch und Weide.

Auch die sternische Verbindung truegt.
Doch uns freue eine Weile nun
der Figur zu glauben. Das genuegt.

'Die sternische Verbindung' dei due che divengono una cosa sola non va tradotto naturalmente con 'il legame delle stelle' come trovo su questo volumetto della Feltrinelli. Trattandosi - a parer mio - dell'apparente accostamento tra la stella Jovis e la stella Saturni che ha ispirato il poeta, ovvero della congiunzione Giove-Saturno di qualche mese prima (9 settembre 1921), questo 'sternische Verbindung' va tradotto piuttosto con 'la congiunzione planetaria'.

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