mercoledì 2 settembre 2009

Heidegger a Berlino

Di ritorno dalla Germania, ripensavo all'impressione avuta che Heidegger sia un po' snobbato a Berlino, almeno nelle librerie della capitale federale. Sebbene io abbia infatti girato accuratamente per diverse librerie, alcune anche molto grandi (es. un vero e proprio palazzo-libreria sulla Kurfurstendamm), in nessuna ho trovato - come mi aspettavo - tutti o almeno parte dei volumi già pubblicati della Gesamtausgabe (l'edizione integrale, l' Opera omnia) in corso di completamento dall'editore Vittorio Klostermann (102 voll. in tutto!).

Ho trovato invece, dopo attenta ricerca, solo qualche piccolo volume introduttivo alla sua filosofia, come il Guenter Figal, Martin Heidegger, zur Einfuehrung, e il testo di qualche sua singola conferenza, come ad esempio - nella serie dei tascabili dell'editore P. Reclam - Was heisst Denken? e Der Ursprung des Kunstwerkes.

Certo se avessi trovata aperta l'Akademische Buchhandlung sotto alla Facoltà di filosofia in Hegelplatz, dietro alla Humboldt-Universitaet, libreria che invece era ancora chiusa per ferie, certo lì - penso - avrei trovato tutto di colui che in un sito americano hanno definito "a cold-hearted snake" ("un serpente dal cuore freddo").

Mi è rimasta comunque l'impressione che nelle altre librerie della città ci sia veramente un po' (troppo) poco, forse - ho pensato - perchè è una città ancora prevalentemente orientata a sinistra (amministrazione SPD) e lui aveva simpatizzato per il nazismo, forse perchè lui era del sud cattolico e lassù al nord prevalgono i cristiani protestanti, forse perchè a lui piaceva definirsi un 'localista', un autoctono Schwarzwaelder, e Berlino invece ha tanto un'atmosfera da metropoli cosmopolita, ... chissà ..?! Forse per più d'uno di questi motivi o magari, più semplicemente, perchè a Berlino si vende poco di filosofia.

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