martedì 27 luglio 2010

Era ancora sedicenne Nietzsche ...

... quando, a maggio 1861, scrisse le riflessioni di tono autobiografico che riporterò. Per la verità aveva iniziato anche prima, già al compimento del 14-esimo anno, nell'ottobre 1858, a scrivere i suoi primi curricula [Cfr. il volume Adelphi, F. Nietzsche, La mia vita, p. 40], ma ora c'era evidentemente qualcosa di più.

Nella versione di maggio 1861 de La mia vita [I] (op. cit., p. 97), problematicamente riflettendo sulle prime intuizioni che aveva avuto, il giovane Friedrich (si) diceva (pp. 98-99):

".. noi non dobbiamo tentare temerariamente di sollevare il velo che avvolge il potere che guida le nostre sorti. E come potrebbe l'uomo, con le sue limitate facoltà spirituali, penetrare i sublimi disegni che lo Spirito primigenio ha concepito e posto in esecuzione! Il caso non esiste; tutto quanto accade ha un significato, e quanto più la scienza indaga e ricerca, tanto più evidente appare il concetto che tutto ciò che esiste o accade è un anello di un' invisibile catena.
Getta uno sguardo alla storia: credi che le date si succedano senza significato? Guarda il cielo; credi che i corpi celesti seguano le loro traiettorie senza un ordine e una legge? No, no! Ciò che accade non accade a caso, un Essere superiore governa secondo ragione e criterio tutto quanto il creato."

Ora si dà il caso che mentre Nietzsche scriveva questa frase, a Giove non mancassero che 12-13° per raggiungere Saturno e che già li si potesse veder ruotare, appaiati a questa distanza angolare, per quasi tutta la notte. Era infatti ormai prossima la congiunzione quasidoppia del 1861-62 (vedi grafici qui a sinistra), che sarebbe durata dal settembre 1861 al luglio 1862.

A chi reputa una semplice coincidenza quanto scritto da Friedrich a maggio 1861 e la situazione planetaria che lui poteva vedere in cielo ogni sera ed ogni notte in quei mesi estivi e poi autunnali del 1861, faccio notare che nelle successive vacanze della Pasqua 1862 - dunque proprio nel bel mezzo della congiunzione GS detta - Nietzsche scrisse le sue prime riflessioni di filosofia della storia, e cioè i due lavori giovanili Fato e storia. Pensieri ed ancora Libertà della volontà e fato.

Nel primo di questi lavori, scritto ad aprile 1862 (ripeto: proprio nel bel mezzo della congiunzione GS multipla in atto) ma che sembra già delineare la base ed il metodo dei suoi lavori futuri, Friedrich scriveva:

"Storia e scienza, mirabile retaggio di tutto quanto il nostro passato e preannuncio del nostro avvenire, esse sole sono le fondamenta sicure su cui possiamo edificare la torre della nostra speculazione."

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