domenica 26 giugno 2011

Perchè la prima e la terza delle Gratiae classiche mostrano _sempre_ il lato A, mentre la II _sempre_ il lato B ?!?

Come già accennavo nel post precedente, secondo me l'iconografia del gruppo delle Grazie classiche - quale ci viene trasmessa in modo praticamente fisso e costante da numerosissimi mosaici, bassorilievi, gruppi scultorei, monete, ... sparsi o comunque originari di Grecia, Turchia, Roma, nord Africa, .. - potrebbe rinviare, alludere alla fenomenologia di un fatto astroNomico ben preciso, osservato attentamente (dapprima in Egitto, ma poi in tutta l'area mediterranea e mediorientale) da almeno una quarantina di secoli: quello delle congiunzioni triple tra Giove e Saturno .

Come nei molti post di questo blog ho illustrato più volte, una congiunzione G-S geocentricamente tripla si      verifica quando, al momento della congiunzione G-S eliocentrica, la Terra viene a trovarsi interposta più o meno esattamente tra il Sole ed i due pianeti Giove e Saturno eliocentricamente congiunti.
Quel che si osserva da Terra (ed ora purtroppo si dovrà attendere fino al 2238-2239 per vederlo di nuovo dal vero) è una specie di balletto dei due pianeti che dura - nel cielo notturno - ben sette/otto mesi, con a)  Giove che supera una prima volta Saturno mentre entrambi si muovono di moto progressivo; b) un secondo allineamento mentre entrambi stanno muovendosi di moto (apparentemente) regressivo o retrogrado; c) un terzo superamento di Giove su Saturno quando entrambi i pianeti riprendono il moto progressivo e la tripla rara congiunzione G-S volge al suo termine.
Nell'ambito di un unico noumeno astronomico per dirla kantianamente (e si prenda nota!!! da Terra si osserva un triplice fenomeno, cioè un fenomeno che si ripete tre volte: la prima e la terza con i pianeti in fase di moto progressivo (le Grazie rivolte verso l'osservatore), la seconda - quella centrale - con i pianeti in fase di moto retrogrado (la Grazia centrale che mostra senza imbarazzo il suo bel lato B).
La conclusione, per ora provvisoria, è che _molto probabilmente_ le antiche Gratiae classiche hanno ancora molto da dirci, sebbene esse siano state relegate nella soffitta o nei sottoscala dell'antichità e sostituite da altri e diversamente caratterizzati simboli.

Forse vogliono parlarci di qualcosa di astroNomico e narrarci una parte del lunghissimo cammino  che l'eliocentrismo ha dovuto percorrere per affermarsi, delle lotte che ha dovuto affrontare  per liberarsi dalle circonvolute spire dei suoi oppositori.

Nessun commento:

Posta un commento