sabato 7 gennaio 2012

De stella Magorum

Con interesse ho ascoltato ieri, dapprima un po' distrattamente in tv e poi più attentamente e precisamente su youtube, i riferimenti astronomici alla stella di Betlemme nell'omelia di papa Benedetto XVI durante la messa dell'Epifania in s. Pietro, messa nel corso della quale il papa ha anche ordinato due nuovi vescovi.
 Intrecciando accortamente considerazioni sui requisiti e caratteristiche del vescovo ideale con ipotetiche caratteristiche di personalità dei Magi, il papa ha avuto modo di fare anche riferimento alle ipotesi scientifiche sulla cosiddetta stella dei Magi o stella di Betlemme, di cui al vangelo di Matteo (Mt 2, 1-2).
Su questa tematica il papa ha detto:
"Si è molto discusso su che genere di stella fosse quella che guidò i Magi. Si pensa ad una congiunzione di pianeti, ad una Super nova, cioè ad una di quelle stelle che inizialmente molto deboli in cui un'esplosione interna sprigiona per un certo tempo un immenso splendore, ad una cometa, e così via. Continuino pure gli scienziati questa discussione. La grande stella, la vera Super nova che ci guida è Cristo stesso. Egli è, per così dire, l'esplosione dell'amore di Dio, che fa splendere sul mondo il grande fulgore del suo cuore."
Anche se queste affermazioni costituiscono un leggero passo avanti della Chiesa (credo sia il primo papa a farle), esse non riportano comunque l'odierno stato dell'arte su queste ricerche, che pure il papa  incoraggia a continuare. Papa Benedetto XVI, che in questo passo della Sua omelia sembra innovativamente voler enfatizzare il ruolo della Super nova a scapito della tradizione cometa (iconografia risalente del resto solo a Giotto), avrebbe potuto esplicitamente dire che ormai la gran parte degli studiosi - compreso l'autore di questo blog - è per identificare la cosiddetta stella di Betlemme con una particolare congiunzione tra pianeti, quella Giove-Saturno tripla che ebbe luogo nella costellazione dei Pesci e che durò - quasi una celeste gravidanza - dall'aprile al dicembre del 7 a.C., terminando giusto intorno al solstizio invernale ovvero proprio nel periodo natalizio (cfr. grafici sottostanti).
Papa Benedetto XVI conosce infatti bene la mia teoria dell'importanza delle congiunzioni G-S per tutta la storia giudaica antica e per le origini del cristianesino, per aver ricevuto una copia del mio Congiunzioni Giove-Saturno e storia giudaico-cristiana dalle mani del card. Achille Silvestrini, al quale io l'affidai proprio per il papa il 23 febbraio 2006, al cine-teatro Palladium di Roma. Organizzato dalla rivista Reset e dal prof. Bosetti dell'Università di Roma3, si tenne in quella data e in quel luogo un incontro interreligioso-filosofico cui parteciparono il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni, il filosofo della scienza Giulio Giorello, il prof. Hassan Hanafi dell'Università del Cairo e appunto il card. Achille Silvestrini. Ciascuno di questi partecipanti ricevette da me una copia omaggio del mio libro, eccetto il card. Silvestrini che ne ricevette due, una per sè ed una per papa Ratzinger.
Tanto dovevo dire per placare il mio cuore inquieto ed ora che l'ho detto sento che va già meglio.
Pace e bene a tutti e sinceri auguri per un sereno e felice 2012 (anche se questo che sta iniziando è il 2018-esimo da quando brillò per tre volte la cosiddetta stella Magorum).

1 commento:

  1. Tutto molto interessante, anche a conferma di studi da anni avvicinati. Il libro delle congiunzioni Giove Saturno non sono riuscita a trovarlo. E' possibile avere notizie su come recuperarlo? Molte grazie... tornerò a visitare gli articoli e probabilmente con altre richieste. Saluti e... Auguri!

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