martedì 24 gennaio 2012

La memorabile congiunzione Giove-Saturno tripla nella Bibbia delle Edizioni San Paolo

Comperata in un bazar - al modico prezzo di euro uno e cinquanta - una Bibbia delle edizioni paoline (quella copyright 1987, 13-esima ediz. 1998), sono andato come prima curiosità a vedere cosa dicevano le note a Mt 2, 1-2, cioè ai passi sulla cd 'stella di Betlemme'. Per chiudere il discorso natalizio al riguardo, vi trascrivo la nota 2 a pag. 1520:

"Dei Magi non si sa nulla più che il nome: all'evangelista sta a cuore indicare Betlemme come la patria predetta del Messia, Mic 5,1. Dovevano essere sapienti della Persia o della Media o dell'Arabia Nabatea, studiosi di astronomia, condotti da una luce speciale - congiunzione di Giove e Saturno nella costellazione dei Pesci? - certo proveniente dallo Spirito Santo, alla culla del Bambino divino. Per la stella, Nm 27,14."

A parte quest'ultima errata citazione (quella giusta è Nm 24,17), questa nota mi ha colpito perchè nel citare la possibile identificazione astronomica della cd 'stella di Betlemme' mi sembra che il curatore delle note del vangelo di Matteo che sto citando, cioè Fedele Pasquero, sia più avanti del papa nel discorso dell'Epifania. Egli infatti, anche se in forma necessariamente (per il suo ruolo di coordinatore di questa edizione e per il contesto) dubitativa (alludo a quel punto interrogativo dopo Pesci), cita unicamente ed esplicitamente la congiunzione  Giove-Saturno come possibile evento astronomico associato alla Natività.
Il papa invece, come ricordavo nel post precedente, cita anche supernova e cometa (che con la stella di Matteo non c'entrano nulla, anzi alcunchè) e, genericamente, possibili congiunzioni tra pianeti senza dire esplicitamente tra quali.
Ma sicuramente Benedetto XVI sa tutto quel che sa F. Pasquero e anche qualcosa di più (non di meno!), solo che è molto più prudente di lui a chiarire eventi e contesto che accompagnarono l'Incarnazione di Nostro Signore.

1 commento:

  1. Già il termine magi, deve far riflettere. Il termine greco usato è màgoi, cioè Maghi. Infatti un'altra traduzione usa astrologi, non astronomi. Costoro, inoltre di cui non si sanno i nomi nè il numero erano infatti adoratori delle stelle. Come spiegano i versetti successivi, andarono da Erode il quale voleva uccidere il bambino. La stella era una chiaramente un'indicazione non divina, ma satanica. Infatti, in sogno Dio fece capire a questi uomini come stavano le cose. Saluti

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