mercoledì 21 novembre 2012

"Nova Roma visa phoenice, melioribus auspiciis condita est" (John of Salisbury, Policraticus)


La basilica di Santa Sophia ad Istanbul
In questi giorni di novembre dell'anno 332 (quindi esattamente 1680 anni fa) stava iniziando il fenomeno astronomico che Giovanni di Salisbury (John of Salisbury ovvero Iohannes Saresberiensis) - secondo la mia interpretazione - avrebbe ricordato nel suo Policraticus come una delle apparizioni datate della fenice. Fenomeno che in realtà, come ho dimostrato al congresso della F.I.E.C. di Berlino nel 2009, era la congiunzione Giove-Saturno tripla nella costellazione della Vergine, cui si riferiscono i grafici delle longitudini e della distanza angolare tra i due pianeti, riportati qui sotto.
Parlando della fenice tra altri animali come se essa fosse un animale realmente esistente, mentre Bisanzio viveva un periodo di  splendore scrisse Giovanni verso il 1159:
Phoenix singularis felicitatis successus pollicetur, quale est, quod nova Roma visa phoenice, melioribus auspiciis condita est.
Insomma che l'apparizione della fenice è un segno, un presagio di straordinaria felicità come dimostra il fatto che la Nova Roma fu fondata, edificata sotto i migliori auspici, con avvistamento e visita della fenice stessa.
 
Come potete voi stessi verificare o far verificare, i tre allineamenti in longitudine tra i due pianeti si ebbero alle date:
- 20 novembre 332 (quando Giove superò la prima volta Saturno, mentre entrambi si muovevano di moto progressivo),
- 9 aprile 333 (quando, muovendosi entrambi di moto retrogrado, Giove passò alla destra del 'padre' Saturno),
- 16 giugno 333 (quando Giove tornò a sinistra di Saturno, muovendosi entrambi di moto progressivo).
Anche se, per festeggiare il venticinquesimo anno del suo regno, Costantino aveva anticipato all' 11 maggio 330 l'inaugurazione della città, nel 332-333 questa doveva essere ancora 'tutta un cantiere' e dunque l'affermazione di Giovanni da Salisbury appare del tutto giustificata. Sarà interessante in futuro capire come la notizia di questa congiunzione tripla del 332-333 sia potuta arrivare - dopo otto secoli - a  Giovanni da Salisbury, allievo di Pietro Abelardo, segretario di vescovi e a sua volta vescovo di Chartres (1176). Aiuterà forse lo studio dei circa 60 manoscritti del Policraticus, conservati in Inghilterra tra Canterbury, Exeter e Cambridge e/o delle altre sue opere.
Diciamo per concludere che il 332 fu per Costantino (cui rimanevano solo 5 anni di vita) anche l'anno della Victoria Gothica.
 

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