domenica 13 gennaio 2013

La manifestazione del LOGOS del 7 aC

In questi giorni del 6 ac la congiunzione tripla tra Giove e Saturno verificatasi sullo sfondo della costellazione zodiacale dei Pesci volgeva ormai al termine. Terminata per entrambi i pianeti la fase di apparente moto retrogrado, Giove era infatti tornato alla sinistra del 'padre' Saturno (linea blu del grafico qui a sinistra, che indica ora una maggiore longitudine di quella dell'Antico di giorni, linea viola), ne distava ora circa 3° e se ne sarebbe allontanato sempre più, nei successivi mesi ed anni (fino a 9 anni e 340 giorni, poi avrebbero ripreso a riavvicinarsi).
 
L'unico allineamento eliocentrico si ebbe al 31 agosto di quell'anno, mentre le date dei tre allineamenti visti da Terra tra i due pianeti e le relative distanze angolari minime, visive, erano state rispettivamente: il 29 maggio (59' 06"), il 1° ottobre (58' 29") ed il 5 dicembre (1° 03' 55") del 7 ac. 
I due pianeti apparvero più vicini di 3°, come in un armonico balletto, dal 27 aprile del 7 ac fino appunto a questi giorni del 6 ac, cioè complessivamente per 262 giorni.

Come si vede, si trattò sì di una congiunzione G-S tripla (quindi piuttosto rara, mancava infatti dal 146-145 ac quando se n'era avuta una nella costellazione del Cancro), ma non particolarmente spettacolare e perfetta da un punto di vista astronomico. Innanzitutto i due pianeti non si avvicinarono mai a meno di circa due diametri lunari e poi l'intervallo tra primo e secondo allineamento (125 giorni) fu ben più lungo di quello tra secondo e terzo allineamento (65 giorni, cfr. grafici). Questo significa che le tre lancette (Terra, Giove, Saturno) dell' orologio cosmico non si allinearono mai perfettamente tutte e tre nella stessa direzione, come fanno le due lancette dell'orologio al nostro polso all'inizio di un nuovo giorno.
Molto meglio - da questo punto di vista - andarono le cose  973 anni dopo quando - nel 967 dC - una congiunzione Giove-Saturno tripla si verificò nuovamente nella costellazione dei Pesci.

I tre allineamenti, con relativi angoli visuali minimi, si ebbero al 25 giugno (1° 09' 08") e 6 ottobre (1° 11' 08") 967 e 4 gennaio 968 (1° 15' 27"). Che la congiunzione G-S di quell'anno non sarebbe finita ad ottobre e sarebbe invece stata tripla lo sapevano - con altissima probabilità - tanto l'imperatore del Sacro Romano Impero Ottone I di Sassonia che il papa Giovanni XIII (965-972), i quali insieme proprio in quei giorni convocarono con un'unica lettera a Roma il giovane Ottone II, figlio dell'imperatore, per incoronarlo co-reggente nella notte di Natale in s. Pietro 'davanti a Cristo'.

E così fu. Partito da Augsburg ed entrato in Italia al passo del Brennero, Ottone I incontrò suo figlio in ottobre a Verona e di lì, via Ravenna, si recarono insieme a Roma. Qui a mezzanotte del 24 dicembre 967 il dodicenne Ottone II fu insignito dal padre del titolo di Cesare e nominato dal papa Imperatore co-reggente del Sacro Romano Impero.  In quella notte Giove era ancora alla destra di suo 'padre' Saturno, ne distava solo 1° 22' 38" e gli si stava avvicinando in direzione est per il III ed ultimo allineamento di quella congiunzione, allineamento avvenuto - come detto - una decina di giorno dopo, il 4 gennaio 968.

Tanto onore celeste non riuscì ad evitare a Ottone II la sfortuna di una breve vita: colpito da malaria, morì infatti ventottenne nel suo palazzo di Roma il 7 dicembre del 983. Riposa nella Basilica di s. Pietro, unico imperatore del Sacro Romano Impero ad essere sepolto a Roma. R.i.p. [ http://de.wikipedia.org/wiki/Otto_II._(HRR) ]

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