domenica 28 luglio 2013

1921: Heidegger's Vorgriff des Seiendes im Ganzen

The Jupiter-Saturn single conjunction which occurred on Sept. 10th 1921, in the constellation of Virgo.
La congiunzione Giove-Saturno singola che avvenne il 10 settembre 1921 nella costellazione della Vergine.
".. Wo die wesenhaften Entscheidungen unserer Geschichte fallen, von uns uebernommen und verlassen, verkannt und wieder erfragt werden, da weltet die Welt.  ..."
[M. Heidegger, Der Ursprung des Kunstwerkes, Reclams Ausg. Nr. 8446 , s. 41]

giovedì 18 luglio 2013

To my new readers and Facebook-friends



Notwithstanding that the majority of the 266 articles of this blog - all dealing with the proposal of a NEW ASTRONOMICALLY-BASED HERMENEUTICAL PARADIGM - is written in Italian language, a lot of them are written in English and some citations/quotations in German too. Besides there are some diagrams which should be easy to read/understand for those having even a bit of technical/scientifical knowledge. To get the most by your visit to this blog you can select/click in the long list of labels/etichette (you find on the right side of your monitor by scrolling the page) those of your interest: in this way you obtain among the ca. 260 stored articles only those labeled with the chosen item. Should you have understanding-difficulties or questions you can reach me to the email-address giuseppedotdecatliberodotit or with a message on fb.
 

giovedì 11 luglio 2013

I 100 anni del modello atomico di Bohr e i 90 anni del CNR-Consiglio Nazionale delle Ricerche

 Seguite l'altroieri 9 e ieri 10 luglio tre interessanti conferenze organizzate dal dipartimento di Scienze fisiche e tecnologie della materia del Consiglio Nazionale delle Ricerche per ricordare/festeggiare i 100 anni del modello atomico di Bohr (applicazione della teoria dei quanti alla modellizzazione atomica, 1913) ed i 90 anni dello stesso CNR (1923).

Martedì 9 alle 17 nel salone di Ercole di Palazzo Farnese (ambasciata di Francia) ha parlato il premio Nobel 2012 per la fisica, il francese Serge Haroche, sul tema Potenza e stranezza del mondo quantistico.


Ieri pomeriggio, dalle 16 alle 19 passate, nella sala convegni del CNR - nei pressi dell'Univ. della Sapienza - hanno parlato il professore brasiliano Vanderlei Salvador Bagnato su Come la luce e gli atomi fanno vivere meglio le persone ed il 'cervello italiano all'estero' prof. Michele Parrinello sul tema Dal computer agli atomi e ritorno.

E' stata complessivamente un'utilissima e piacevolissima occasione non solo per sentir ripassare in rassegna gran parte delle scoperte della fisica teorica del XX secolo, ma anche per ripensare alle molte applicazioni di esse che hanno già rivoluzionato la nostra vita (ad esempio il laser ed il computer) e per prendere atto delle numerose ulteriori possibilità applicative ora allo studio in molti ambiti della medicina, delle bioscienze, ... ...



domenica 7 luglio 2013

Was ist Metaphysik? Heidegger 1929

Ripreso in mano dopo molto tempo Che cos'è metafisica? di Martin Heidegger, nell'edizione Adelphi 2001. Si  tratta, com'è noto, della Prolusione iniziale che Heidegger tenne nell'Aula magna dell'Università di Friburgo i.B. il pomeriggio del 24 luglio 1929, quando di ritorno da Marburgo si era da poco insediato - come successore di Husserl - sulla prima cattedra di filosofia di quella che era stata la sua università di provenienza.

Chi ha letto questo libricino ricorderà il senso di smarrimento e delusione che provi già all'inizio del testo heideggeriano, laddove Heidegger afferma che, piuttosto che rispondere alla domanda del titolo, egli tratterà invece di una specifica tematica metafisica, quella del  Niente, del nulla ovvero del Ni-ente, del Non-ente. Fu questa anche la mia prima impressione, quando - come leggo dallo scontrino spillato alla fine del libro - lo lessi o tentai di leggerlo a fine novembre 2008 ed immagino che fosse questa anche la reazione del pubblico che ascoltava Heidegger in quella giornata di fine luglio del 1929, ottantaquattro anni fa.

Rileggendolo ora, dopo tutta una serie di scoperte ed elaborazioni di questi ultimi anni, mi accorgo che il testo mi risulta molto più accessibile di cinque anni fa. Il fatto è che Heidegger parlava in quella Prolusione in un gergo volutamente criptico, un gergo che lui stava elaborando da almeno una decina di anni e che era basato - questa la mia convinzione - sulla sua comprensione del comportamento fisico, della dinamica, dell' ente da sempre oggetto di trascendenza e speculazione filosofica: quello delle congiunzioni planetarie tra Giove e Saturno. Come avesse scoperto che l'ente era proprio questo e quali fossero le apparenti dinamiche di esso è ancora oggetto da parte mia di approfondimento e sistematizzazione.

La convinzione cui io sono arrivato è che Heidegger parlando in quell'opera di Niente e di Non-ente parli in realtà della congiunzione Giove-Saturno singola (quella di tipo unicorno, per capirci), la quale quand'è perfetta è anche invisibile perché i due pianeti allineati passano la volta celeste di giorno, nascosti dietro la grande potenza luminosa del Sole. La disposizione dei Quattro, del Geviert heideggeriano, è in tal caso Saturno-Giove-Sole-Terra.

Guardandosi bene dal citare il sottostante fondamento fisico, gigionescamente Heidegger lamenta che la scienza non prenda di petto lo studio del Niente e scrive (pag.64):

"La pretesa sobrietà e superiorità della scienza diventa qualcosa di ridicolo se essa non prende sul serio il Niente. Solo perché il Niente è manifesto, la scienza può fare dell'ente stesso l'oggetto della sua indagine. Solo traendo la sua esistenza dalla metafisica, la scienza può riconquistare sempre di nuovo il suo compito essenziale, che ... consiste ..nel dischiudere, che va attuato sempre di nuovo, l'intero spazio della verità della natura e della storia."

Aveva comunque ricordato nelle pagine precedenti una frase di Hegel, secondo il quale "Il puro essere e il puro Niente è dunque lo stesso" (proposizione su cui  io non sono d'accordo, c'è un 'anti'
di differenza) ed il punto di vista della dogmatica cristiana (p. 62), secondo la quale "il Niente ha il significato di assenza completa dell'ente extradivino.. A questo punto il Niente diventa il concetto opposto all'ente vero e proprio, al summum ens, a Dio come ens increatum. Anche qui l'interpretazione del Niente indica quella che è la concezione fondamentale dell'ente."

Alla domanda finale di Was ist Metaphysik? e cioè:
Warum ist ueberhaupt Seiendes und nicht vielmehr Nichts? cioè
Perché è in generale l'ente e non piuttosto il Niente?

la mia risposta è
Perché il Niente (e l'Anticristo) rimanda al geocentrismo del sistema planetario, cosa che non è.