domenica 18 maggio 2014

Just arrived .. HGA 95 - UEBERLEGUNGEN VII-XI (Schwarze Hefte 1938/39)

Ricevuti da poco (venerdì pomeriggio), come regalo di compleanno richiesto, i due volumi riportati nella scansione a lato, che sono:

I) il secondo volume degli Schwarze Hefte pubblicati in Germania in marzo, cioè il GA 95 - Ueberlegungen VII-XI contenente le riflessioni e meditazioni di Heidegger del periodo 1938-1939;

II) il volume di Peter Trawny, Heidegger und der Mythos der juedischen Weltverschwoerung, ovvero Heidegger ed il mito della congiura mondiale giudaica, anche questo uscito da poco presso lo stesso editore.

Come dicevo in un articolo precedente, io sono convinto di trovare nelle annotazioni dei Denktagebuecher (diari di pensiero) heideggeriani degli anni 1938-1941 una serie di verifiche alla mia teoria ermeneutica secondo la quale l'Essere, ai cenni del cui (da-lui-previsto) ritorno epocale Heidegger era attento e sensibile già nel 1926-27, quindi con quattordici anni di anticipo, era la congiunzione Giove-Saturno tripla che sarebbe poi avvenuta a cavallo degli anni 1940-1941, nella costellazione dell'Ariete.

E' questo il motivo per cui ho iniziato la lettura dei Quaderni neri dal volume/Band 96, relativo al periodo 1939-41, ed ora ho chiesto di ricevere il volume/Band 95, relativo al periodo 1938-39. Quest'ultimo periodo, nel quale sera dopo sera e notte dopo notte era ormai ben visibile a qualunque autentico osservatore e pensatore che Giove nel suo moto verso est stava per raggiungere Saturno, è anche il periodo in cui Heidegger compose Beitraege zur Philosophie (Vom Ereignis), cioè Contributi alla filosofia (Dall'evento), l'opera pubblicata postuma dopo oltre 50 anni, nel 1989. Come scriveva Franco Volpi nel 2007 nelle Avvertenze all'edizione italiana:

" Intorno a quest'opera postuma aleggia da tempo un'aura esoterica. Annunciata come il più importante di una serie di trattati inediti del 'secondo' Heidegger, se non come il suo vero magnum opus .. o la sua 'seconda opera capitale' .., essa custodisce i segreti del suo pensiero e fornisce le chiavi per accedervi. Nondimeno rimane, a parecchi anni dalla sua comparsa, ancora tutta da capire e da interpretare." 

Il libretto (106 pp.) di Peter Trawny, curatore della pubblicazione presso Klostermann dei tre volumi sui Quaderni neri (GA94, GA95 e GA96), l'ho preso perchè lui si sofferma ad esaminare approfonditamente le espressioni antisemite che vi sono contenute, chiedendosi se esse possano o no contaminare l'intera filosofia heideggeriana. Pare comunque che le sorprese postume da parte di Heidegger non siano finite con la pubblicazione di questi 3 volumi sintesi di 14 quaderni neri. Di questi ve ne sono infatti altri 20 che aspettano di essere pubblicati: 9 con il titolo Anmerkungen, 2 con il titolo Vier Hefte, 2 con il titolo Vigiliae, 1 Notturno, 2 Winke e 4 Vorlaeufiges.

Insomma, avete capito tutti, nello studio della filosofia di quello svevo sui generis che è Martin Heidegger il bello deve ancora venire. Io mi aspetto dalle presenti e future pubblicazioni niente di meno che la conferma apertis verbis della teoria ermeneutica da me intuita ormai da anni, basata sulla rilevanza di quel lumen naturalis (la Lampe di Moerike) costituito da Giove e Saturno in congiunzione.

giovedì 8 maggio 2014

KNOWABILITY and KNOWLEDGE of the THING-IN-ITSELF

 A Kant- workshop is taking place today and tomorrow at the New Europe College - Institute for Advanced Studies, in Bucharest (Romania), on the "Knowledge of Transcendent Objects".

The two pages you can see here are the Abstract I sent on January 15th, 2014 to try to partecipate to the said workshop.

A very kind email  of the workshop director, dr. I. Trisokkas, informed me on Jan. 23rd that the competition for the few available slots had been intense (47 abstracts for only 4 non-reserved places) and not successful for me. 
"The overwhelming majority of the submitted abstracts was of extremely high quality, making thus our decision which ones to choose an immensely difficult one."

Hoping that all readers (particularly the kantian ones) will appreciate it, I've decided to make known here my thoughts about the by-Kant-presumed unknowability of the thing-in-itself and about Kant's tentative of philosophical Restauration of the real Copernican Revolution.