giovedì 6 agosto 2015

L' EXCUSATIO NON PETITA ... di Heidegger in Besinnung - GA 66 - 1937/38

Leggendo, stampando e leggendo - da un file che ho trovato in rete - pagine in tedesco di Besinnung, il volume GA 66 di Heidegger (non ancora tradotto in italiano), mi sono imbattuto in una dichiarazione del pensatore svevo che - alla luce di convinzioni che son fatto di lui - mi sa tanto di excusatio non petita .. e di accusatio manifesta.

La dichiarazione si trova verso la fine del volume, nella parte biografica ov' egli riassume il suo percorso di ricerca fino al 1937-38, data di stesura appunto di Besinnung-Meditazione. In essa Heidegger sostiene che il suo percorso fino ad allora non era prestabilito, cioè noto in precedenza, ma che è stato una ricerca ad ampio raggio, che non ha escluso battute di arresto e piste errate. Ma sentiamo dalla sua voce/penna:

MEIN BISHERIGER WEG, auch nur genommen als Mittel neuer Besinnung und die Sicht und Deutung des Weges je abhaengig von der erreichten Stufe der Besinnung.
  Nie war dieser Weg vorausgewusst, sondern er blieb schwankend und umstellt von Rueckschlaegen und Irrgaengen.
  Aber immer wieder wurde das Suchen auf die eine Bahn gedraengt und zur wachsenden Klarheit gezwungen. Doch keine Stufe der Besinnung bekommt zu wissen, was eigentlich vor sich geht. Das Erfahrene und Versuchte bleibt immer nur die Dienstleistung fuer das ganz Andere, was eines Tages vielleicht sogar ein "Selbstverstaendliches" werden muss.

Ecco, io mi permetto di dubitare di quel che Heidegger afferma qui. La mia idea è che lui già tra il 1915-16 ed il 1920-21 si sia chiarito le idee sul vero ente metafisico e che poi la congiunzione Giove-Saturno singola del settembre 1921 gli sia servita come esperienza fondamentale e come Vorgriff-precomprensione di quel che di epocale doveva poi arrivare nel 1940-1941: la rara congiunzione Giove-Saturno tripla. 
Se non fosse stato così, non si sarebbe impegnato così a fondo in quelle ruminazioni ripetute degli anni 1937-38, come appunto Besinnung, Beitraege zur Philosophie, ... preparatorie delle altre seynsgeschichtliche opere del 1940-41, scritte quando infine il fenomeno poteva osservarlo comodamente e direttamente sera dopo sera e notte dopo notte, magari dalla baita di Todtnauberg.


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