venerdì 17 febbraio 2017

Da non dimenticare: GIORDANO BRUNO (Nola, 1548 - Roma, Campo de' fiori, 17 febbraio 1600)



Ricorre oggi il 417° anniversario della morte sul rogo del monaco, filosofo e scrittore Giordano Bruno (1548-1600).  

Già scomunicato per la sua concezione di Dio e per le sue convinzioni sulle Sacre Scritture e sulla Trinità, Bruno fu infine incarcerato dal tribunale della cosiddetta Santa Inquisizione, processato come eretico e condannato al rogo. La Chiesa cattolica cercava anche così di fermare il movimento innovatore del cristianesimo iniziato con la riforma luterana e propagatosi via via in tutta Europa.

Giordano Bruno fu pertanto arso vivo - appena 52enne - a Roma, in piazza Campo de' fiori, il 17 febbraio del 1600, sotto il pontificato di Clemente VIII (1592-1605).

Per le sue idee sull' universo Giordano Bruno è considerato oggi un precursore di alcune idee della cosmologia moderna, mentre per la tenacità con cui sostenne le sue convinzioni, opponendosi alla Chiesa del tempo, e per il coraggio con il quale affrontò la morte sul rogo è considerato un martire del libero pensiero. E' certo anche per questo che la parte della piazza antistante al monumento è luogo fisso di ritrovo di giovani studenti di tutte le nazionalità in visita a Roma, che affollano quell'area ed i gradini del monumento a decine e decine.

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