sabato 20 maggio 2017

HEIDEGGER e le CONGIUNZIONI GIOVE-SATURNO

Più d'uno di voi, miei lettori, si sarà interrogato sul perchè degli ultimi miei due post, quelli dove metto in evidenza che Heidegger non solo possedeva buone e forse ottime conoscenze di matematica, incluso il calcolo integro-differenziale, ma aveva anche ben chiare le differenze in fisica tra meccanica classica o newtoniana e meccanica moderna atomico-quantistica, in ordine alla modellizzazione matematica dei rispettivi fenomeni ed alla possibilità di pre-calcolo/pre-visione del loro comportamento futuro in termini deterministici oppure invece solo probabilistici.

Il perchè è presto detto: perchè come risultato dei molti miei studi degli ultimi diciotto-vent'anni sono arrivato alla conclusione che quel fenomeno, che avevo inizialmente ritenuto importante per le origini del cristianesimo dal giudaismo (cfr. mio libro qui a sinistra) è in realtà centrale anche per la storia della filosofia. Per quella storia che Heidegger ha ri-esaminato criticamente dalle origini ai suoi giorni, avendo - io ritengo - come chiave interpretativa proprio il fenomeno fisico delle congiunzioni planetarie tra Giove e Saturno, fenomeno che - come risulta dai miei due post precedenti - lui era perfettamente in grado di inquadrare anche in termini fisico-matematici.

La Geworfenheit di Heidegger in questo 'mondo' fu tale che lui nella sua vita adulta ebbe modo di assistere de visu a 3 congiunzioni Giove-Saturno:

- la prima, singola, nel settembre 1921 (quella che motivò tanto anche Rilke), quando H. parlava di fatticità delle esperienze di vita, stava lavorando al suo personale/individuale Entwurf/progetto fattivo e dava interpretazioni fenomenologiche delle lettere di s. Paolo e delle origini cristiane;

- la seconda, multipla come quella di Hoelderlin del 1801-02, tripla ora, a cavallo degli anni 1940-1941, cioè proprio al centro del periodo in cui componeva tutti i suoi seinsgeschichtliche Abhandlungen [Beitraege zur Philosophie, Besinnung, Die Geschichte des Seins, Ueber den Anfang, Das Ereignis, ..] e vagheggiava un nuovo inizio, l'inizio di una nuova epoca;

- la terza a primavera del 1961, singola come quella del 1881, avvenuta proprio nei giorni in cui stava dando alle stampe i risultati della sua lunga e snervante Auseinandersetzung con Nietzsche e con il suo Wille zur Macht.

Per oggi, cari amici, vi basti così. Anche se, da quanto ho detto, avrete già intuito qual' è a mio parere l' Ortschaft des Seins, conto di parlarvi quanto prima appunto del 'Topos' of Heidegger's Thinking. 
Meditate intanto e rileggetevi il paragrafo centrale di Essere e Tempo, il § 42.

Nessun commento:

Posta un commento