lunedì 27 agosto 2018

"VERBORGENE GESCHICHTE des 19° JAHRHUNDERTS" - Un significativo evento della "storia occulta del XIX secolo" (che aiuta a capire sia l' Hoelderlin delle Turmgedichte che l' Heidegger dei BEITRAEGE z.Ph.)

Grafici della teofania/congiunzione Giove-Saturno doppia verificatasi
negli anni 1821-1822 nella costellazione dei Pesci [Hegel's phoenix]
E' noto che nell'estate 1807 il poeta F. Hoelderlin (1770-1843), ritenuto pazzo, fu trasferito dalla clinica psichiatrica di Tubinga alla casa con torre del falegname Ernst Zimmer sulla riva del fiume Neckar. Lì sarebbe vissuto ancora ben 36 anni, ricevendo studenti dello Stift, amici e visitatori che venivano a trovarlo, improvvisando motivi al pianoforte o al flauto, componendo ancora poesie (le cosiddette poesie della torre o Turmgedichte, che non sembrano affatto dissociate a parte la firma 'Scardanelli' di alcune), e guardando malinconicamente volare gli uccelli e scorrere l'acqua del Neckar...
Convinto anch'io - da molto tempo - come il prof. Giampiero Moretti, che "Hoelderlin è il segreto della voce di Heidegger" e desideroso di indagare e completare la "storia segreta del XIX secolo" su cui Heidegger si interroga al § 105 di Contributi alla filosofia, in previsione di un prossimo convegno all' Istituto Italiano di Studi Germanici su 'Heidegger interprete di Hoelderlin' sono andato a rileggermi appunto le Turmgedichte ed ho trovato che ve ne sono di significativamente allusive sia alla congiunzione Giove-Saturno doppia del 1821-1822 che a quella successiva del 1842, il che lascia pensare A) che Hoelderlin sia stato in realtà molto meno pazzo di quanto forse voleva lasciar intendere, e B) che Heidegger amava e apprezzava tanto Hoelderlin proprio perchè condividevano lo stesso fondamento/Grund ontico ispiratore, appunto quello delle congiunzioni Giove-Saturno (la heideggeriana Zusammengehoerigkeit Himmel-Erde).

In attesa di sistematizzare queste ulteriori intuizioni su Hoelderlin, riporto a titolo di esempio le prime due strofe della significativa Turmgedicht il cui primo verso è "Wenn aus dem Himmel ..", poesia resa nota da Eduard Moerike che se l' era trascritta da un originale in possesso di Wilhelm Waiblinger, il quale l' aveva avuta da Hoelderlin nel corso del 1822. Vediamo dunque (ritoccando la traduzione di L. Reitani):

Wenn aus dem Himmel hellere Wonne sich
Herabgiesst, eine Freude den Menschen kommt, 
Dass sie sich wundern ueber manches
Sichtbares, Hoeheres, Angenehmes,

Wie toenet lieblich Gesang dazu!
Wie lacht das Herz in Liedern die Wahrheit an
Dass Freudigkeit an einem Bildnis. 
Quando dal cielo un più limpido godimento
si riversa giù, e una gioia arride agli uomini
che li fa stupire di qualcosa
di visibile, di superiore, di piacevole,

come vibra allora per ciò il sacro inno!
Come ride il cuore in canti alla verità,
poiché allegria è in una immagine.

E' il caso di ricordare che, come le triple, anche le congiunzioni G-S doppie rimangono visibili a lungo nel cielo notturno; quella del 1821-1822 fu ben visibile nella seconda metà del 1821 e nei primi mesi del 1822 (come risulta dai grafici sopra riportati).

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