domenica 13 dicembre 2020

L' UNICORNO, IL MONOKEROS, dal TEMPO DI COSTANTINO E MASSENZIO a QUELLO DEL COVID - oder UeBER DIE BERECHENBARKEIT DES SEINS


La IV Appendice del mio "Congiunzioni Giove-Saturno e storia giudaico-cristiana" (edito nel dicembre 2001) ha come titolo  'Periodo, disposizione angolare e grande periodo geocentrici delle congiunzioni Giove-Saturno.' Alle pagine 356-357 del volume, in quest' Appendice, dimostravo dapprima e verificavo poi con un software astronomico che il grande periodo geocentrico Tg di questo tipo di congiunzioni planetarie è 854 anni, nel senso che "dopo tale intervallo di tempo si verificherà una congiunzione GS praticamente nella stessa posizione angolare della volta precedente, cioè di circa 854 anni prima." 

J-S- alignment on December 21st, 2020
Ora, visto che la congiunzione G-S attualmente in atto culminerà con l'allineamento molto stretto (0° 6' 27") del 21 dicembre 2020, essendomi poi ricordato che anche all'epoca della battaglia di Ponte Milvio, nel 312, la congiunzione G-S che Costantino stava seguendo nella sua discesa da Trier/Treviri (quella della famosa visione del 27-28 ottobre 312) si completò in dicembre, ho avuto un' intuizione e sono andato a fare la differenza 2020 - 312 ... e cosa salta fuori?! che 2020-312 = 1708 che guardacaso è esattamente il doppio di 854 !! 
J-S- alignment on December 11st, 1166
In altre parole LA FENOMENOLOGIA temporale della congiunzione Giove-Saturno del dicembre di quest'anno 2020, congiunzione in corso nella costellazione (Heidegger direbbe Gegend!) del Capricorno al confine con quella del Sagittario E' LA STESSA fenomenonologia come confermano i grafici a lato della congiunzione G-S- del 2020-854 = 1166, sempre dicembre, che avvenne nella stessa costellazione mentre Pantaleone completava con l'unicorno il grande mosaico della Cattedrale di Otranto ed E' ANCHE LA STESSA fenomenologia della congiunzione G-S- del 1166-854 = 312, sempre dicembre, che Costantino ormai vittorioso su Massenzio potè osservare da Roma. 
J-S- alignment on December 13rd, 302
Quella stessa congiunzione che lo aveva motivato e guidato nella sua discesa da Trier/Treviri (Germania), che lui ed i suoi legionari avevano potuto agevolmente vedere dalle colline tra Cassia e Flaminia, nelle sere di fine ottobre sullo sfondo delle stelle del Capricorno, alla vigilia della battaglia del 28 ottobre 312 nella piana di Saxa Rubra, nei pressi di Ponte Milvio. 

sabato 24 ottobre 2020

SEINSSICHTBARKEIT ovvero VISIBILITY OF THE BEING ovvero VISIBILITA' DEI DUE TIPI DI CONGIUNZIONE G-S-


Fenomenologia di una congiunzione
G-S tripla: i due pianeti si vedono da 
Terra allineati tre volte a distanza
temporale di circa tre mesi e mezzo.

Come abbiamo già detto anche in articoli precedenti, la visibilità di una congiunzione Giove-Saturno è ogni volta diversa, dipendendo dalla posizione della Terra (su cui siamo noi osservatori) sulla sua orbita. 
Come apparirebbe una congiunzione
G-S-tripla vista dall'alto per circa
otto-nove mesi (pos. 1 - 2 - 3)
A fare la differenza sostanziale, cioè se la congiunzione G-S- si presenterà come congiunzione semplice con un solo allineamento oppure come congiunzione multipla (3 o 2 allineamenti planetari), è il fatto che la Terra nel momento della congiunzione eliocentrica dei due pianeti si trovi fuori oppure entro un angolo di +/- 29° rispetto all' asse dell' allineamento eliocentrico.

Quest'ultimo caso è più raro del precedente perché la probabilità che la Terra si trovi vicina rispetto all'asse dell' allineamento eliocentrico dei due pianeti è solo del 2*29°/360° = 0.161 = 16.1 %. 
Le sincrone oscillazioni/Schwingungen in
longitudine di Giove e di Saturno e loro
distanza angolare in modulo (curva rossa)
in funzione del tempo (asse x=t)
Questo caso è più raro, dicevo, ma sicuramente più spettacolare perché i due pianeti si vedono molto a lungo nel cielo notturno e fanno una specie di balletto, con Giove che supera una prima volta Saturno passando alla sua sinistra, poi dopo 3 mesi e mezzo muovendosi entrambi di moto retrogrado si riallinea col 'padre' Saturno e passa alla sua destra, poi dopo altri 3 mesi e mezzo lo risupera mentre vanno di moto progressivo ed infine se ne allontana per i prossimi 10 anni. Questa - semplice per noi ma strana per gli antichi - dinamica celeste fu, come ho rigorosamente dimostrato in sedi qualificate, fantasiosamente allegorizzata dall'Egitto in poi nel ritorno-morte-e-resurrezione del mitico uccello bennu, poi phoenix per greci e romani.

Diversamente andranno, cioè si vedranno le cose nel caso in cui al momento della congiunzione G-S eliocentrica la ns Terra si troverà dalla parte opposta dei due pianeti rispetto al Sole, ovvero si darà il caso - per dirla in heideggerese - che il Gestell del Geviert (cioè la disposizione della Quaterna) sia: Saturno-Giove-Sole-Terra.

Andamento nel tempo delle longitudini
di Giove e di Saturno e loro distanza
angolare in occasione della congiunzione
G-S- singola del 18 aprile 1881
In questo caso l' allineamento dei due pianeti ed il sorpasso di Giove su Saturno avverrà a metà della giornata, a mezzogiorno/Mittag/midday ed il fenomeno rimarrà da Terra totalmente invisibile nel momento clou, perché la grandissima luminosità solare coprirà totalmente la debole luminosità planetaria ad essa retrostante. Questo è ad esempio esattamente quel che è avvenuto il 18 aprile 1881, nel momento che Nietzsche ricorderà poi come quello in cui Zarathustra gli passò davanti (".. und Zarathustra ging an mir vorbei. ")
In questo caso si ha un'ottima visibilità dei due pianeti mesi prima (Nietzsche a Genova) e fino a qualche settimana prima dell'evento, poi nulla, poi di nuovo ottima visibilità qualche settimana o mese dopo l'evento (Nietzsche in Engadina, a Sils-Maria).
Questa dinamica del fenomeno è quel che Heidegger chiamò Ent-eignis ovvero, equivalentemente, kreutzweise durchgestrichenes Seyn (in inglese crossed-out-Beyng).

Se l'allineamento del Geviert, della Quaterna (Saturno-Giove-Sole-Terra) non è perfetto, allora si potrà avere visibilità del fenomeno: o verso sera dopo il tramonto del Sole, quando i due pianeti tornano ad essere visibili oppure poi di mattina, prima che il Sole sorga e copra tutto con la sua fortissima luminosità. 
Come si vede, o per la totale invisibilità o per la sua limitata visibilità il fenomeno delle congiunzioni G-S singole - che è poi quello di maggiore probabilità (circa 84%) e frequenza - è intrinsecamente destinato ad essere meno appariscente, meno notato, del più lungo e ben visibile fenomeno delle più rare congiunzioni G-S-multiple (triple/doppie). Di ciò si rese conto, dopo qualche decennio da Sein-und-Zeit, anche Heidegger ammettendo che la Seinsvergessenheit era dovuta in qualche modo proprio al Wesung dell' essere.  



sabato 17 ottobre 2020

The BEGINNING of the BEING-HISTORY at least at SESOSTRIS' TIME (about 4'000 YEARS AGO)

 

Per quanto inizialmente possa sembrare strano, la figura di Sesostri I (o Senuosret I), faraone della XII dinastia, regnante dal 1964 al 1929 (o 1926) BCE in un periodo di grande stabilità e grande prosperità per l' Egitto, è molto importante per cosiddetta storia dell'Essere (Being-History o SeinsGeschichte nella terminologia di M. Heidegger) e non solo, come vedremo.

A collegare Sesostris alla Seinsgeschichte heideggeriana _sono stato io_ e non Heidegger, il quale non mi risulta che abbia mai scritto qualcosa sulla fenice oppure sul cap. 28 del libro VI degli Annali di Tacito, ove il grande storico romano riporta che la fenice sarebbe apparsa in Egitto 'prioresque' al tempo di 'Sesoside primum' (appunto Sesostri I). Il collegamento deriva prioritariamente dal fatto che già nel 2006 io dimostrai che la fenice altro non era nell'antichità se non l'immagine allegorica delle congiunzioni Giove-Saturno multiple (cioè triple o doppie) e secondariamente dal mio assioma ermeneutico sulla filosofia e l'opera di Martin Heidegger, che esse si basino, si fondino, abbiano come Grund ontico il fenomeno planetario delle congiunzioni Giove-Saturno, viste dal filosofo svevo come i rintocchi (le 'decisioni dell'Essere' dice lui) di un gigantesco orologio cosmico che - 'di generazione in generazione' - cadenza la storia dei popoli e delle civiltà.
Ebbene è stato facile a questo punto, disponendo io di un accurato programma/software di astronomia planetaria, andare a verificare che il regno di Sesostris fu benedetto ben due volte dal fenomeno delle congiunzioni G-S-, fenomeno che evidentemente già a quei tempi era considerato auspicio di lunga vita e vita eterna: nel 1953 BCE si verificò infatti una congiunzione G-S doppia (appunto del tipo fenice) nella costellazione Aquario (confine Pesci) e vent'anni più tardi, nel 1933 BCE, invece una congiunzione G-S semplice nella costellazione Ofiuco.
Ciliegia sulla torta di questa fortunata ricerca sulla figura di Sesostri I è stata la scoperta che al Museo Egizio del Cairo è conservato (reperto JE48851) un cosiddetto pilastro osiriaco di questo faraone, proveniente dal tempio di Karnak, ove il sovrano strette nelle mani tiene due grandi croci-ankh, il simbolo di benevolenza che il dio-falco Horo concedeva al faraone sua incarnazione sulla terra. Cosa ne concludiamo allora, qual'è la ciliegia? Semplice a dirsi:

La croce-ankh, che vediamo rappresentata migliaia di volte su obelischi, dipinti, bassorilievi, .. come segno di eternità del tempo e di vita eterna, quella croce oggi simbolo della chiesa cristiana copta d'Egitto, rappresenta simbolicamente quello stesso fenomeno, le congiunzioni planetarie Giove-Saturno, oggetto poi dei miti complementari della fenice e dell'unicorno e fondamento in Grecia e successivamente della storia dell'Essere e dei dibattiti sulle questione fisico-filosofica geocentrismo-eliocentrismo).

mercoledì 7 ottobre 2020

The OPENING of A HERMENEUTICAL GROUP for the MAIN HUMANITIES (Facebook group)

 A short post just to inform all my readers that I've opened a new, original facebook group, a hermeneutical one: EVERYONE interested in Heidegger's Seinsfrage, Rilke's poems, Nietzsche's Philosophy (Zarathustra), Hoelderlin's poems, .. much more CAN JOIN and USEFULLY PARTECIPATE. 

The name is "G. De Cesaris' Hermeneutics" and the link is: 

https://www.facebook.com/groups/742388809658826/


domenica 13 settembre 2020

Qualche riflessione su L'ORIGINE DELL'OPERA D'ARTE - DER URSPRUNG DES KUNSTWERKES di M. HEIDEGGER

Le mie scarpe da campagna
ad asciugarsi
Avendo deciso di partecipare ad un convegno sul saggio L'origine dell'opera d'arte di M. Heidegger in programma tra qualche giorno, sono andato a rileggermelo sul mio Holzwege (GA5) della RoteReihe-Klostermann aiutandomi anche con la traduzione italiana contenuta in Sentieri erranti nella selva (a cura di V. Cicero), della Bompiani.
Pur essendomi già fatto - dalla precedente veloce lettura - un' idea di cosa fosse l' opera d'arte, il Kunstwerk, cui Heidegger pensava mentre scriveva negli anni 1935-1936, ho deciso di fare una lettura più accurata e scrupolosa di tutto il saggio, cioè sia delle sue tre parti più postfazione che dell' aggiunta del 1956.
  
La cosa singolare e veramente sorprendente che ho scoperto ora è quel che Heidegger scrive nel Zusatz/Aggiunta redatta nel 1956 e pubblicata nell'edizione Reclam del saggio, nel 1960. Chiarendo una frase contenuta a p. 48 del saggio scritto _venti anni prima_, Heidegger precisa candidamente che l'ambito, il Bezirk al quale lui si riferiva nel saggio NON ERA l'ambito artistico comunemente e generalmente inteso MA ERA invece l'ambito nel quale ha senso "die Frage nach dem Wesen des Seins". Ma sentiamo le sue parole, a pag. 73 di Holzwege:


Grafici della congiunzione Giove-Saturno tripla verificatasi
a cavallo degli anni 1940-1941 nella costellazione/Gegend Aries/Ariete 
"Die ganze Abhandlung 'Der Ursprung des Kunstwerkes' bewegt sich wissentlich und doch unausgesprochen auf dem Weg der Frage nach dem Wesen des Seins. Die Besinnung darauf, was die Kunst sei, ist ganz und entschieden nur aus der Frage nach dem Sein bestimmt. Die Kunst gilt  weder als Leistungsbezirk der Kultur, noch als eine Erscheinung des Geistes, sie gehoert in das Ereignis, aus dem sich erst der 'Sinn vom Sein' (vgl. 'Sein und Zeit') bestimmt. Was die Kunst sei, ist eine jener Fragen, auf die in der Abhandlung keine Antworten gegeben sind." 

Capito?! "Che cosa sia l'arte (in generale), è una di quelle questioni alle quali nel saggio non viene data alcuna risposta." Più chiaro di così!! La conclusione importante che alla luce della mia proposta ermeneutica si trae da questa esplicita dichiarazione di Heidegger è che le tre parti del saggio (Das Ding und das Werk, Das Werk und die Wahrheit, Die Wahrheit und die Kunst) ed il relativo Nachwort vanno letti ed interpretati pensando alla fenomenologia delle congiunzioni tra Giove e Saturno, da lui considerate sommi ed insuperabili eventi di arte naturale e possibili origini dell' estetica 
Siccome tuttavia le congiunzioni G-S- possono darsi in due modi distinti (o come congiunzione singola o come congiunzione multipla) suggerenti/implicanti l'uno il geocentrismo e l'altro l'eliocentrismo del sistema planetario/solare, ne segue che è discutibile quel che Heidegger scrive nella terza parte, cioè che "Im Werk ist das Geschehnis der Wahrheit am Werk", ovvero che nell'opera è in opera l' accadere della verità. Dipende infatti dal tipo di congiunzione che si sta verificando se c'è nel Werk attuale l' Ins-Werk-Setzen der Wahrheit oppure no (almeno per la verità intesa come adequatio). 

venerdì 11 settembre 2020

GESTELL des GEVIERTs/DISPOSITION of the FOURFOLD when PAUL OF TARSUS was going the DAMASCUS' ROAD (at about August 24th, A.D. 35)

Come ho illustrato in altri articoli, secondo il mio paradigma ermeneutico (che ha per fondamento/Grund ontico le congiunzioni planetarie Giove-Saturno) la cristofania sulla via di Damasco, cioè l' evento, il momento della cosiddetta conversione di Paolo di Tarso può essere datato verso la fine di agosto del 35, intorno al 24 agosto dell' A.D. 35. 
A questa data erano passati quasi cinque mesi dal II allineamento della congiunzione G-S-doppia del 34-35 [la fenice di cui scrive Tacito in Annali 6,28] e la Terra aveva percorso quasi una metà della sua orbita fino a disporsi, a posizionarsi (vedi figura), dalla parte opposta dei due pianeti, rispetto al Sole.

lunedì 7 settembre 2020

Seinsgeschichte: le CONTROVERSIE CRISTOLOGICHE di EFESO e CALCEDONIA alla luce delle CONGIUNZIONI GIOVE-SATURNO del 431 e del 451-452

 Riordinando la scrivania, ho trovato oggi un appunto di molto tempo fa ove avevo annotato che ben due dei più importanti concili della Chiesa dei primi secoli si sono svolti letteralmente alla luce di due congiunzioni Giove-Saturno: si tratta di quello III ecumenico di  Efeso del 431 e del successivo IV concilio generale di Calcedonia del 451-52. 
Grafici della congiunzione G-S singola del 431
nella costellazione/Gegend  Capricorno

Sebbene fossero passati già oltre 400 anni sia dall' Incarnazione del Logos divino che dalla sua successiva Passione-morte ed Ascesa al cielo, si discuteva ancora e molto animatamente di quale fosse la sua vera natura, anzi di quante e quali nature fossero riunite o fossero invece rimaste distinte nella sua Persona. Si discuteva inoltre se Maria potesse essere o no invocata con il titolo di "madre di Dio", theotokos. Attori principali delle dispute cristologiche erano allora Nestorio, un prete di Antiochia diventato patriarca di Costantinopoli, e Cirillo patriarca di Alessandria, succeduto allo zio Teofilo; attori secondari il monaco Eutiche, l'imperatore Teodosio II, .. ...


Grafici della congiunzione G-S-tripla del 451-52
nella costellazione/Gegend  Bilancia  
La circostanza singolare di entrambi questi due concili ecumenici, cui parteciparono rispettivamente 198+43 vescovi e 350 vescovi, è che entrambi furono convocati e si aprirono proprio alla vigilia, nei mesi immediatamente precedenti, due congiunzioni Giove-Saturno: la prima singola (o del tipo unicorno, re'em) culminò il 31 dicembre 431, la seconda G-S-tripla (o del tipo fenice) si svolse dal dicembre 451 a tutto il primo semestre 452. 

La coincidenza temporale del III e IV concilio ecumenico con le due congiunzioni G-S- dette (cfr. grafici), proprio mentre si dovevano discutere questioni teologiche/cristologiche importanti, non fu affatto casuale a parer mio, costituisce anzi una delle tante prove a sostegno della validità della proposta ermeneutica ch' io ormai da anni vado proponendo.  Paradigma ermeneutico che probabilmente Heidegger intuì, ma del quale io sto dando l' enunciazione a chiare lettere unitamente alla sua ripetuta dimostrazione di applicabilità a casi concreti.



sabato 22 agosto 2020

HEIDEGGERS ENTHUELLENDE AUTOBIOGRAPHISCHE ANMERKUNGEN (GA97) zum Jahr 1921

Graphics referred to the single JUPITER-SATURN conjunction
happened on September 10th, 1921 in the constellation/Gegend Virgo.
More than 5/6 (83%) of all Jupiter-Saturn conjunctions
are single ones and occur at day light: the two planets
are therefore visible only at dawn or at dusk
or remain totally invisible when Jupiter is overtaking
Saturn at midday/Mittag (as in 1921, Heidegger and
1881, Nietzsche).
 Il volume GA97 della GesamtAusgabe heideggeriana,Note/Anmerkungen I-V dei Quaderni Neri (1942-1948), contiene alle pagine 22 e 137 due annotazioni autobiografiche del filosofo, che sono molto, moltissimo rivelatrici del _fondamento ontico_ che egli pose alla base di tutte le sue speculazioni metafisico-ontologiche elaborate nel corso di una vita. Chiariscono anche che egli si rese presto conto del fatto che la Seinsvergessenheit è in qualche modo dovuta all' intrinseca dinamica della congiunzione Giove-Saturno, cioè dell' essere stesso, che si manifesta nel corso del tempo più frequentemente nell'aspetto modesto o inapparente di Seyn-cancellato piuttosto che nella pienezza del Seyn-multiplo (insomma più frequentemente come unicorno che come fenice).
Leggiamo dunque a p. 22:

"Die Grunderfahrung meines Denkens seit der Vorbereitung con 'Sein und Zeit' (1921) ist die Erfahrung, dass das Sein selber in der Vergessenheit bleibt, dass dieses Bleiben irgendwie dem Sein selber eignet und das Unbedachte des Menschen nur Folge [ist]."

A pag. 137 leggiamo poi:

"Der Weg - In der entscheidenden Erfahrung der Seinsvergessenheit 1921 (vgl. Anmerkungen I, S.32/p.22), in der das Sein selber in seiner Wahrheit als das Zu-Denkende zugedacht wurde, lichtete sich die Wahrheit wesentlicher von der A-letheia her, dergestalt, dass in ihr die Lethe mitgedacht war, zunaechst als 'Vergessen' und noch ueberallhin tastend, bis zunaechst das 'Da-sein' in dem ek-statisch, existenzialen Sinne erfahren wurde. ... "

venerdì 7 agosto 2020

Der HEGELs SCHREIBTISCH - - - La SCRIVANIA DI HEGEL alla Humboldt-Universitaet zu Berlin

Nella pagina culturale della Deutschlandfunk è comparso qualche giorno fa un simpatico articolo di Florian Werner dal titolo "Hegels Schreibtisch"
https://www.deutschlandfunkkultur.de/philosophische-orte-hegels-schreibtisch.2162.de.html?dram:article_id=481196  

nel quale si rifà la storia - di quasi due secoli -della scrivania di Hegel attraverso Berlino. Punto di arrivo della scrivania è ora l' ufficio della giovane professoressa Rahel Jaeggi, Dipartimento di filosofia, al terzo piano della Humboldt-Universitaet.

A parte un paio di macchie di vino rosso sulla superficie, la scrivania (di solido legno Mahagoni) è in buono se non ottimo stato, come si vede dalle foto, ed è dotata di cinque cassetti, quattro laterali ed uno centrale più grande. Interessante e spiritoso quel che la professoressa Jaeggi dice alla fine dell'intervista a proposito di quei cinque cassetti della scrivania:
„Er hat eben diese Schubladen. Ich habe schon die Schubladen mal aufgemacht, um zu sehen, ob da irgendwo noch ein Geheimversteck ist, ob man irgendwo ein kleines Büchlein, einen Zettel findet, auf dem der Schlüssel zum Hegel'schen Werk sich verbirgt. Aber da ist tatsächlich nichts zu finden. .." 

La prof  sperava di trovare insomma qualche foglietto di proposito lasciato o nascosto da Hegel che servisse da chiave/Schluessel per 'aprire' e decrittare la sua difficile prosa filosofica. Al che io, che sto iniziando a pensare che quel che decritta Heidegger decritterà anche Hegel, ho pensato che alla giovane professoressa avrebbe fatto piacere trovare uno schema, un disegno come questo mio di molti anni fa, sulla congiunzione Giove-Saturno tripla, che dà bene l'idea di come gradualmente ma sicuramente lo Spirito evolva verso l' Assoluto, prorio come diceva e prevedeva Hegel.  

martedì 28 luglio 2020

RILKES EINHORN = HEIDEGGERS GRUNDERFAHRUNG (10.09.1921)

Die einzelne Jupiter-Saturn konjunktion, geschehen
am 10 Sept. 1921 
im Sternbild/Gegend Virgo/Jungfrau
O dieses ist das Tier, das es nicht gibt.
Sie wussten nicht und habens jeden Falls
- sein Wandeln, seine Haltung, seinen Hals,
bis in des stillen Blickes Licht - geliebt.

Zwar war es nicht. Doch weil sie's liebten, ward
ein reines Tier. Sie liessen immer Raum.
Und in dem Raume, klar und ausgespart,
erhob es leicht sein Haupt und brauchte kaum

zu sein. Sie naehrten es mit keinem Korn,
nur immer mit der Moeglichkeit, es sei.
Und die gab solche Staerke an das Tier, 
das es aus sich ein Stirnhorn trieb. Ein Horn.
Zu einer Jungfrau kam es weiss herbei -
und war im Silber-Spiegel und in ihr. 

[aus: R. M. Rilke, Poesie (Die Sonette an Orpheus, Zweiter Teil, IV), RCS, Milano, 204, p./S. 248-250]

Juli 1921 - W. Reinhart mietet Schloss Muzot und stellt es dem Dichter als Wohnsitz zur Verfuegung.
Februr 1922 - Rilke vollendet die Duineser Elegien und die Sonette an Orpheus.

lunedì 13 luglio 2020

Una FENICE per SOCRATE e PLATONE (403 aC)

Grafici della congiunzione Giove-Saturno doppia avvenuta nel 403 aC
nella costellazione (o Gegend, come dice Heidegger) della Bilancia/Libra
Già all'inizio del V sec aC - con Eraclito e Parmenide - e poi per tutto il secolo dovette essersi acceso in Grecia tra i pensatori pre-socratici un vivace dibattito su geocentrismo-o-eliocentrismo, allora la questione filosofica principale
A fine secolo, quando Erodoto (484-dopo 430) era già stato in Egitto, ad Heliopolis, ed aveva scritto del tempio del sole e del sacro uccello benu/phoinix lì venerato, in quel tempo - nel 403 aC - caso vuole che si sia verificato uno di quei fenomeni, un logos alethes, una congiunzione Giove-Saturno multipla (doppia), la cui unica spiegazione razionale era/è l'eliocentrismo del sistema planetario/solare.

In quel momento (403 aC) Socrate era un pensatore anziano molto probabilmente già accusato di atteggiarsi a profeta e di traviare i giovani e Platone un promettente filosofo 25enne. Ebbene io penso che i due, maestro ed allievo, debbono aver osservato de visu il fenomeno tra il febbraio e l'agosto del 403 con grandissimo interesse, con lo strano moto retrogrado dei due pianeti, e debbono averne parlato tra loro e con altri. Ed essere arrivati appunto alla conclusione/spiegazione dell' eliocentrismo come struttura del sistema planetario/solare. 

Come sappiamo, Socrate non ha lasciato scritti, mentre Platone ne ha lasciato fin troppi dicendo tuttavia che delle cose più importanti (ta mégista) non avrebbe scritto affatto [forse per prudenza, per non dover fare la fine di Socrate]. Ecco alle centinaia o migliaia di studiosi di Platone che ne stanno ancora ricercando il vero messaggio filosofico (affidato probabilmente alle sue "dottrine non scritte") e a quelli di loro che lo qualificano come un proto-cristiano, io suggerisco di iniziare a considerare il filosofo Platone come uno dei primi eliocentristi. 

giovedì 25 giugno 2020

RIPARTIAMO dall' ACHSENZEIT (il PERIODO ASSIALE) e dalla _QUESTIONE FILOSOFICA PRINCIPALE_ DI QUEL TEMPO E DEI SECOLI SUCCESSIVI

Visto che rispetto all' emergenza covid-19 ci siamo abbastanza tranquillizzati e visto che questa piattaforma software, che gentilmente ci permette di pubblicare, sembra ormai funzionare correttamente nella nuova versione, visto tutto ciò riprendiamo a svolgere il bandolo della matassa ... quel produttivo fil rouge che ci sta permettendo di decrittare non solo Heidegger ma anche tanti luoghi e figure poetiche e filosofiche con cui lui ingaggiò le sue numerose Auseinandersetzungen. 

Il periodo giusto da cui ripartire con le nostre considerazioni interdisciplinari mi sembra il periodo assiale come da me ridefinito, cioè il VI secolo a.C. Come dicevo in un post precedente (11.11.2016), l'intervallo di sei secoli (800-200 aC) scelto da Karl Jaspers (1883-1969) per individuare quello che lui definì Achsenzeit (periodo assiale) della storia umana a me sembrò troppo ampio e ne proposi il restringimento al VI secolo aC, perché è sostanzialmente in questo secolo che sia in India e Cina, sia in Mesopotamia che in Iran e Grecia "si elaborarono quelle concezioni da cui si mosse il pensiero filosofico, i racconti mitici vennero sostituiti da principi morali e da dottrine religiose e spirituali, e fu avviata la ricerca delle cause naturali dei fenomeni fisici." Per pensare alle origini della civiltà occidentale basta pensare che questo è il periodo di Talete, di Anassimandro, Ferecide di Siro, Anassimene, di Pitagora, Senofane, Eraclito, Eschilo, Parmenide, .. ed è anche il periodo della prigionia giudaica a Babilonia, allora importantissimo centro di osservazione astronomica.

Visto che Heidegger - nella sua smisurata pretesa di comprendere a fondo l' essenza della filosofia ed anche di ridefinirla a partire da un nuovo, da un altro inizio - visto che lui si è spinto ad ingaggiare Auseinandersetzungen con figure del primo inizio come Anassimandro, Eraclito e Parmenide, visto ciò chiediamoci allora quale fosse a quell' epoca la principale questione filosofica che impegnava tutti i pensatori. Il mio parere è che tale questione fosse: GEOCENTRISMO-o-ELIOCENTRISMO?, cioè quella di scoprire se il il sistema planetario/solare aveva al centro la Terra, come sembrava e sembra tuttora a prima vista, oppure se invece tutti i pianeti ruotino in qualche modo intorno al Sole. Questa la questione di fondo sulla quale sicuramente si sono interrogati e pronunciati prima Anassimandro, poi Eraclito ed anche Parmenide. 
Su questa questione geocentrismo-eliocentrismo e su come essa fosse/sia legata al tipo di battiti (di congiunzioni G-S-) del gigantesco orologio cosmico costituito dalle due lancette/Uhrzeiger Giove e Saturno (l' ente composito che Heidegger chiama das Seiende im Ganzen), su ciò rimando al mio post precedente di un anno fa (29.giugno.2019) che potete trovare a questo link: http://giuseppedecesaris.blogspot.com/2019/06/la-questione-principale-al-tempo-di.html

Nel VI secolo aC le discussioni dovettero essere molto vivaci perché si ebbe una particolarissima sequenza di congiunzioni G-S-, una vera e propria alternanza di congiunzioni G-S-multiple (si spiegano con l'eliocentrismo) e congiunzioni G-S-semplici (fanno pensare al geocentrismo), nonostante che mediamente, cioè statisticamente, le prime le multiple abbiano solo 1/6 (16,7%) di probabilità di verificarsi, mentre le seconde, le semplici hanno 5/6 (83,3%). Si ebbe infatti nell' Achsenzeit:

602ac G-S-multipla(doppia)   -->     582ac G-S-singola     -->    563-62ac G-S-multipla(tripla)
  --> 543ac G-S-singola       ---> 523-22ac G-S-multipla(tripla) --->   503ac G-S-singola 

Ecco, cari amici e cari lettori, così riassunto ed impostato lo stato della mia personale ricerca su tutto l'intrico filosofico-teologico-religioso trasmessoci dal passato e sul quale anche Heidegger si applicò, concludo questo articolo post covid ricordandovi la mia interpretazione/Auslegung del famoso passo di Parmenide sull' essere ed il non-essere:

l'eliocentrismo è e non può non essere;
il non-eliocentrismo (il geocentrismo) non è e non può essere.

Penso insomma che Parmenide all' inizio del V secolo aC si sia pronunciato apertamente a favore della teoria eliocentrica. E questo è un lavoro ch' io vorrei veder fare da qualche giovane filosofo-fisico in gamba: la vera storia dell' eliocentrismo, di quella teoria che scorre come un fiume carsico (anche dentro le scritture della tradizione abramitica) affiorando e reinabbissandosi continuamente dall' èra assiale fino al tempo di Copernico.





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martedì 2 giugno 2020

SEYNsGESCHICHTE: 715 ANNI FA, nel 1305-1306, la messianica 'CHIAMATA' di DANTE ALIGHIERI


Graphics of the TRIPLE Jupiter-Saturn conjunction
occurred in the years 1305-1306 in the constellation
(GEGEND in Heidegger's terminology) Libra

sabato 29 febbraio 2020

Der SCHEIN und das UNBEKANNTE X bei NIETZSCHEs "FROELICHE WISSENSCHAFT" Aph. 54 (Frueling 1881)

Trend vs time of the geo-centric longitudes of Saturn and Jupiter during
the single Jupiter-Saturn conjunction occurred in the
spring-summer 1881(".. - und Zarathustra ging an mir vorbei.")
 54 - Das Bewusstsein 
vom Scheine. - 
Wie wundervoll und neu und zugleich wie schauerlich fuehle ich mich mit meiner Erkenntnis zum gesamten Dasein gestellt! Ich habe fuer mich entdeckt, dass die alte Mensch- und Tierheit, ja die gesamte Uhrzeit und Vergangenheit alles empfindenden Seins in mir fortdichtet, fortliebt, forthasst, fortschliesst - ich bin ploetzlich mitten in diesem Traum ercht, aber nur zum Bewusstsein, dass ich eben traeume und dass ich weitertraeumen muss, um nicht zugrunde zu gehn: wie der Nachtwandler weitertraeumen muss, um nicht hinabzustuerzen. 
Trend vs time of the helio-centric longitudes of Saturn and Jupiter
during the Jupiter-Saturn conjunction 1881 [click on images to enlarge]
Was ist mir jetzt "Schein"! Wahrlich nicht der Gegensatz irgendeines Wesens - was weiss ich von irgendwelchem Wesen auszusagen, als eben nur die Praedikate seines Scheins! Wahrlich nicht eine tote Maske, die man einem unbekannten X aufsetzen und auch wohl abnehmen koennte! Schein ist fuer mich das Wirkende und Lebende selber, das so weit in seiner Selbstverspottung geht, mich fuehlen zu lassen, dass hier Schein und Irrlicht und Geistertanz und nichts mehr ist - dass unter allen diesen Traeumenden auch ich, der "Erkennende", meinen Tanz tanze, dass  der Erkennende ein Mittel ist, den irdischen Tanz in die Laenge zu ziehn, und insofern zu den Festordnern des Daseins gehoert, und dass die erhabene Konsequenz und Verbundenheit aller Erkenntnisse vielleicht das hoechste Mittel ist und sein wird, die Allgemeinheit der Traeumerei und die Allverstaendlichkeit aller dieser Traeumenden untereinander und eben damit die Dauer des Traumes aufrechtzuerhalten.

mercoledì 19 febbraio 2020

MEINE AUSLEGUNG des KANT'schen UNBEKANNTE = X, d.h. MEINE AUSLEGUNG DES KANT'schen NOUMENONs

Celestial heliocentric longitudes of Saturn (blue line) and Jupiter vs time:
 same values, i.e. heliocentric conjunction, on August 27, 1782
"Was ist hier das
Unbekannte=X, worauf 
Celestial geocentric longitudes vs time for Jupiter and Saturn.
Note for both planets the diminishing values caused by the (apparent)
retrograde motion due to the Earth rotation.
Geocentric conjunction on November 11, 1782
sich der Verstand stuetzt, wenn er ausser dem Begriff von A ein demselben fremdes Praedikat B aufzufinden glaubt, welches er gleichwohl damit verknuepft zu sein erachtet?"

[Kant, I.: Kritik der reinen Vernunft, A10/B 13]

Qui sopra, grafici con l'andamento in funzione del tempo delle longitudini celesti di Giove e di Saturno relativi alla stessa congiunzione G-S, quella del 1782, vista da Terra (il secondo grafico) e 'vista' dal Sole (primo grafico). Si notino sul secondo grafico le fasi di apparente moto retrogrado (valori delle longitudini in diminuzione) per entrambi i pianeti, provocate dalla rotazione terrestre. Vista da Terra la congiunzione planetaria avvenne il 5 novembre 1782.

Poiché noi - confinati sulla Terra - non possiamo sperimentare direttamente la vista dell' evento 'congiunzione' dal Sole, Kant parlò e teorizzò una presunta inconoscibilità del NOUMENO, cioè della Cosa in sé stessa o Ding an sich o Thing in itself

Questa a parer mio era una posizione totalmente pretestuosa (fondata, penso, su motivazioni religiose), da parte di uno come lui che aveva anche solide basi matematico-scientifiche e che certo non aveva alcuna difficoltà a pensare ed anche a simulare con dei calcoli un cambiamento di punti vista, di prospettiva, dalla Terra al Sole.   

L'abilità dialettica di Kant fu tale da presentare tutte le complicate formulazioni della sua Critica della ragion pura e dei suoi Prolegomena (entrambi significativamente pubblicati poco prima e poco dopo della congiunzione Giove-Saturno del 1782) come nientemeno che una Rivoluzione copernicana in campo filosofico, mentre al contrario la sua affermazione che sono conoscibili solo le cose che appartengono al dominio dell' apparenza, cioè i fenomeni, sembrano essere - e di fatto sono - solo un oscurantista tentativo di Restaurazione filosofica contro la vera e reale rivoluzione fisica di Copernico.

Ecco perché condivido totalmente quel che scrive il prof. Claus Beisbart nel suo articolo Philosophische Expeditionen ins Unbekannte: "Auffassungen wie die von Kant haben unseren Wissendrang aber kaum gebremst."


domenica 26 gennaio 2020

The next X (the NOUMENON of the NEXT GATHERING) - Das naechste X (Noumenon der VERSAMMLUG 2020)

Trends of the _heliocentric_ longitudes of the two planets
Jupiter and Saturn during the conjunction J-S-2020:

the heliocentric conjunction will occur on November 2nd, 2020.
X - jenes Geheimnis, das sich selber wahrt und schuetzt, und zwar dadurch, dass es als das Geheimnis sich zum Scheinen bringt. 
[aus: M.Heidegger, Vigiliae und Notturno (Schw. Hefte 1952/53-1957), GA100, S. 55]

sabato 18 gennaio 2020

The NEXT GATHERING - NAECHSTE VERSAMMLUNG or BEING-OCCURRENCE - 21.12.2020

The next Jupiter-Saturn conjunction will occur this year 2020, precisely 
on December 21st in the constellation Capricorn, at the boundary with 
constellation Sagittarius. It will be the 102nd one after the memorable 
Jupiter-Saturn-Triple Conjunction happened in constell. Pisces in the 
year 7 bce, commonly known as 'the star of Bethlehem'.
La prossima congiunzione tra i pianeti Giove e Saturno avrà luogo proprio nel corso di quest'anno 2020, precisamente il 21 dicembre nella costellazione del Capricorno (proprio al confine con quella del Sagittario): qui a lato il grafico con l'andamento temporale della longitudine dei due pianeti e - linea rossa - della distanza angolare tra di essi, in modulo.

Si tratta della 102a congiunzione G-S successiva a quella memorabile G-S-Tripla del 7 bce nella costellazione dei Pesci (la 'stella di Betlemme' del vangelo di Matteo) ovvero della 100a successiva a quella G-S-doppia del 34-35 (corrispondente a quel _ritorno della fenice_ di cui scrive Tacito, in Annali 6,28).

La distanza angolare tra i due pianeti, ora di circa 13°, continuerà a scendere fino al 18 maggio di quest' anno quando raggiugerà il valore di circa 5° per poi risalire fin verso gli 8° a fine agosto e scendere poi fino quasi a 0° appunto al 21 dicembre 2020. Le migliori e più comode condizioni di visibilità - sera/notte - si avranno in giugno-luglio di quest'anno, quando i due pianeti si troveranno all' opposizione del sole.

Per tutti coloro che avranno 'orecchie giuste per intendere', cioè desiderio e capacità di capire, sarà quella di questa congiunzione G-S-2020 un' ottima occasione per fare quella SeinsErfahrung o GrundErfahrung che ebbero modo di fare tutti i grandi filosofi, poeti e teologi del passato (dal tempo dei presocratici fino a quello di Heidegger, Rilke, Rahner, passando per Hegel, Hoelderlin, Nietzsche) e meditare così sul fondamento ontico e sul conseguente intreccio speculativo di tutte le cosiddette scienze dello spirito o Geisteswissenschaften.