domenica 5 gennaio 2014

Ancora sulla cosiddetta STELLA DI BETLEMME

Grafici relativi alla cong. G-S-Terra tripla nei Pesci del 7 aC.
La linea rossa rappresenta la distanza angolare tra i due
pianeti, in modulo (valore assoluto), scala a destra.
In questi giorni dell'anno di Roma 746 (quello che oggi a causa dell'errore di Dionigi il piccolo, Dionysius Exiguus, chiamiamo il 6 aC invece che l' 1 dC come sarebbe stato giusto) la congiunzione Giove-Saturno tripla nella costellazione dei Pesci volgeva al termine. Anche il terzo allineamento G-S-Terra si era verificato - circa un mese fa, ai primi di dicembre del 747 - ed ora il più veloce Giove (il Figlio dell'uomo) era già 2° 22' 53" oltre Saturno (il Padre, l' Antico di giorni), verso est: linea blu del grafico e linea viola per Saturno. I due pianeti, che si stavano lasciando e che si sarebbero riallineati tra circa vent'anni, erano in questi giorni ancora entrambi ben visibili nella costellazione dei Pesci, Giove ad una longitudine di circa 349° 25' e latitudine -1° 19', Saturno ad una long. di 347° 18' e lat. -2° 23'. Sin qui la realtà astronomica del raro fenomeno tra Giove e Saturno che, a causa dell'oscillazione in fase delle due longitudini dei pianeti (ben visibile nei grafici soprastanti), ha una durata complessiva comparabile con quella di una gravidanza umana e che proprio perciò - a parer mio - fu causa di aspre divisioni all'interno del sacerdozio e della società giudaica. L'oggetto del contendere era se questa gravidanza celeste avesse dato vita o no all'atteso divino Messia d'Israele ovvero all'incarnazione del Figlio di Dio o semplicemente a quella di un grande profeta . I pareri com'è noto furono allora divergenti e tali sono rimasti ancora oggi nelle tre religioni monoteiste della tradizione abramitica: l'israelitica, la cristiana, l'islamica.

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