martedì 28 luglio 2020

RILKES EINHORN = HEIDEGGERS GRUNDERFAHRUNG (10.09.1921)

Die einzelne Jupiter-Saturn konjunktion, geschehen
am 10 Sept. 1921 
im Sternbild/Gegend Virgo/Jungfrau
O dieses ist das Tier, das es nicht gibt.
Sie wussten nicht und habens jeden Falls
- sein Wandeln, seine Haltung, seinen Hals,
bis in des stillen Blickes Licht - geliebt.

Zwar war es nicht. Doch weil sie's liebten, ward
ein reines Tier. Sie liessen immer Raum.
Und in dem Raume, klar und ausgespart,
erhob es leicht sein Haupt und brauchte kaum

zu sein. Sie naehrten es mit keinem Korn,
nur immer mit der Moeglichkeit, es sei.
Und die gab solche Staerke an das Tier, 
das es aus sich ein Stirnhorn trieb. Ein Horn.
Zu einer Jungfrau kam es weiss herbei -
und war im Silber-Spiegel und in ihr. 

[aus: R. M. Rilke, Poesie (Die Sonette an Orpheus, Zweiter Teil, IV), RCS, Milano, 204, p./S. 248-250]

Juli 1921 - W. Reinhart mietet Schloss Muzot und stellt es dem Dichter als Wohnsitz zur Verfuegung.
Februr 1922 - Rilke vollendet die Duineser Elegien und die Sonette an Orpheus.

lunedì 13 luglio 2020

Una FENICE per SOCRATE e PLATONE (403 aC)

Grafici della congiunzione Giove-Saturno doppia avvenuta nel 403 aC
nella costellazione (o Gegend, come dice Heidegger) della Bilancia/Libra
Già all'inizio del V sec aC - con Eraclito e Parmenide - e poi per tutto il secolo dovette essersi acceso in Grecia tra i pensatori pre-socratici un vivace dibattito su geocentrismo-o-eliocentrismo, allora la questione filosofica principale
A fine secolo, quando Erodoto (484-dopo 430) era già stato in Egitto, ad Heliopolis, ed aveva scritto del tempio del sole e del sacro uccello benu/phoinix lì venerato, in quel tempo - nel 403 aC - caso vuole che si sia verificato uno di quei fenomeni, un logos alethes, una congiunzione Giove-Saturno multipla (doppia), la cui unica spiegazione razionale era/è l'eliocentrismo del sistema planetario/solare.

In quel momento (403 aC) Socrate era un pensatore anziano molto probabilmente già accusato di atteggiarsi a profeta e di traviare i giovani e Platone un promettente filosofo 25enne. Ebbene io penso che i due, maestro ed allievo, debbono aver osservato de visu il fenomeno tra il febbraio e l'agosto del 403 con grandissimo interesse, con lo strano moto retrogrado dei due pianeti, e debbono averne parlato tra loro e con altri. Ed essere arrivati appunto alla conclusione/spiegazione dell' eliocentrismo come struttura del sistema planetario/solare. 

Come sappiamo, Socrate non ha lasciato scritti, mentre Platone ne ha lasciato fin troppi dicendo tuttavia che delle cose più importanti (ta mégista) non avrebbe scritto affatto [forse per prudenza, per non dover fare la fine di Socrate]. Ecco alle centinaia o migliaia di studiosi di Platone che ne stanno ancora ricercando il vero messaggio filosofico (affidato probabilmente alle sue "dottrine non scritte") e a quelli di loro che lo qualificano come un proto-cristiano, io suggerisco di iniziare a considerare il filosofo Platone come uno dei primi eliocentristi.