venerdì 15 dicembre 2023

SEINsGESCHICHTE: 165/4 aC, VISITA DEL DIO D'ISRAELE, RIVOLTA DEI MACCABEI ed ISTITUZIONE DI CHANUKAH

 

Come sarà poi anche per le rivolte antiromane nella Diaspora (114-117) e palestinese di Bar Kochba (132-135), la rivolta antisiriana dei Maccabei (166-164 ac), guidata cioè dal sacerdote Mattatia e dai suoi cinque figli Giovanni, Simone, Eleazaro, Giuda e Gionata, si svolse alla presenza del dio d' Israele, cioè in previsione dell'imminente arrivo e del verificarsi della congiunzione Giove-Saturno del 165 aC (vedi i relativi grafici soprastanti), sperando ovviamente che ciò garantisse il successo, la vittoria, cosa che in questo caso effettivamente avvenne e che venne qualche mese dopo festeggiata con l'istituzione della Festa delle luci o Chanukah o Hanukkah.

Come descrivo più in dettaglio alle pagine 102 e seguenti del mio libro "Congiunzioni Giove-Saturno e storia giudaico-cristiana", la rivolta fu promossa da Mattatia ma, dopo la sua morte nel 166 ac, la guida fu assunta dal figlio Giuda che ne divenne un vero e proprio eroe durante tutto l'anno 165, quello della congiunzione, e la primavera-estate del successivo. Riconquistata Gerusalemme, il Tempio fu riconsacrato al giudaismo esattamente nello stesso giorno - il 25 Kislev - in cui tre anni prima (167 ac) Antioco IV di Siria (Antioco Epifane) vi aveva fatto offrire, come primo atto del suo programma di degiudizzazione della Palestina, il primo sacrificio pagano dedicato a Zeus olimpico.

Tale fu l'importanza della vittoria maccabeica e della riconsacrazione del Tempio, che tuttora gli ebrei di tutto il mondo ne tramandano la memoria con una delle loro principali festività: Channukah ("Inaugurazione"), otto giorni dedicati al ricordo ed alla purificazione.   

martedì 12 dicembre 2023

La CONGIUNZIONE GIOVE-SATURNO TRIPLA 1305-1306 cantata da LAPO GIANNI

Ormai prossimo il Natale, è del tutto in tema con il periodo ricordare come il notaio Lapo Gianni dei Ricevuti, coetaneo ed amico di gioventù di Dante, cantò la messianica congiunzione Giove-Saturno tripla del 1305-1306 (quella per cui Dante scrisse la grande canzone Tre donne intorno al cor mi son venute, la canzone 'montanina', l' epistola IV, .. ...): 

Siccome i Magi a guida de la stella

girono inver le parti d'Oriente

per adorar lo Signor ch'era nato,

così mi guidò Amore a veder quella

che 'l giorno amanto prese novamente,

ond'ogni gentil cor fu salutato.

I' dico ch'i' fu' poco dimorato,

ch'Amor mi confortava: non temere,

guarda com'Ella vien umile e piana.

Quando mirai un po' m'era lontana:

allora m'afforzai per non cadere;

il cor divenne morto ch'era vivo.

Io vidi lo 'ntelletto su' giulivo

quando mi porse il salutorio sivo.

mercoledì 6 dicembre 2023

Sulle SCOPERTE e le relative COMUNICAZIONI FORMALI

Pensando in particolare ad un giovane professore di letteratura italiana della Sapienza di Roma con il quale ho avuto di recente qualche diversità di opinione sui modi di rendere pubblici, di comunicare i risultati delle proprie ricerche e sulla validità ed importanza degli stessi risultati, ho deciso di riportare qui oggi una simpatica storia (tratta dal sito 'Storie scientifiche') che riguarda il grande RICHARD FEYNMAN (1918-1988), premio Nobel per la fisica nel 1965 per la sua ideazione di una rivoluzionaria rappresentazione grafica del processo di interazione tra particelle nello spazio-tempo. Ecco la storia:

"Passò un anno prima che il lavoro, ormai concluso, di Feynman sui suoi famosi diagrammi venisse pubblicato: aveva voglia e, anzi, era ansioso di condividere le sue idee conversando con chiunque stesse ad ascoltarlo, ma trovava sgradevole il compito di redigere una comunicazione formale e procrastinò questa operazione finché gli fu possibile. La sua comunicazione originale, 'Space-Time Approach to Quantum Electrodynamics', sarebbe potuta anche non essere mai stata scritta se Feynman non si fosse recato a Pittsburgh per passare alcuni giorni con i suoi amici Bert e Mulaika Corben.

Mentre era a casa dei Corben, gli amici lo obbligarono a mettersi seduto e a scrivere il pezzo, mentre Feynman accampava tutte le scuse possibili per non farlo. Mulaika, che era una donna con una personalità estremamente forte, decise di ricorrere a misure estreme: lo chiuse a chiave nella sua stanza e si rifiutò di lasciarlo uscire prima che l'articolo fosse completato. Era una delle poche persone in grado di tenere testa a Feynman opponendo la propria volontà alla sua." 

lunedì 6 novembre 2023

AUTUNNO DEL 1282: LA 'DONNA' DEL GIOVANE DANTE, ambizioso NOVIZIO D'AMORE

Sui 17 anni, Dante aveva già capito di possedere "l'arte del dire parole per rima" ed aveva già sentito parlare dei "fedeli d' Amore", intuendo sì quale fosse il vero ambito di esplicazione di quell'amore poetico, ma non avendo ancora capito quale fosse la celestiale, divina donna meritevole dell' allegorica attenzione poetica dei vari Chiaro, Guido, Terino, Gianni, Onesto, ... 

Confessa lui stesso, a saper comprendere quel che dice nei primi capitoli della Vita Nova, che, giovane com'era ed ancora inesperto, si sbagliò a scegliere le figure da poetare, in particolare la sua 'donna', 'madonna', ed Amore. Fu così che quando nell'estate autunno del 1282 il pianeta Marte incominciò ad avvicinarsi progressivamente al più grande Giove, fino ad andare in stretta congiunzione con esso il 7 ottobre 1282 (congiunzione benissimo visibile dopo il tramonto, alla sera), Dante prese coraggio, scrisse il suo primo sonetto A ciascun'alma presa, e gentil core "ne lo quale io salutasse tutti li fedeli d'Amore; e pregandoli che giudicassero la mia visione, scrissi a loro ciò che io aveva nel mio sonno veduto."

Le tre risposte in rima degli esperti "fedeli d'Amore" pervenuteci (Guido Cavalcanti, Terino da Casterfiorentino, Dante da Maiano), generiche, garbate o ironiche, non furono così chiare da far cambiare idea a Dante: il pianeta Marte rimase la sua 'madonna' e le sue dinamiche evoluzioni rimasero ancora  a lungo oggetto della sua poetica. Scriverà infatti nella Vita Nova, ove Marte assumerà anche la funzione di 'donna schermo': "Con questa donna mi celai alquanti anni e mesi; e per più fare credente altrui, feci per lei certe cosette in rima, le quali non è mio intendimento scrivere qui, ..". 

 A voi italianisti/dantisti professionisti, attivi sia in Italia che abroad, che avete molto più tempo di me e che siete per ciò pagati (con denaro generalmente pubblico), lascio ora il compito di trovare quali e quante conseguenze per gli studi danteschi, cavalcantiani, .. ... avrà quel che oggi vi ho rivelato. 

mercoledì 25 ottobre 2023

Ricordando F. Nietzsche nell' anno 180° dalla nascita: DER ERLOeSENDE MENSCH - IL LIBERATORE


Ricorrendo qualche giorno fa, il 15 ottobre 2023, il 179° compleanno di Friedrich Nietzsche (1844-1900) ed essendo così, ora, iniziato il suo 180° anno, stavo sfogliando qualche suo libro quando ho ritrovato un brano di Genealogia della morale, che ad una lettura precedente avevo evidenziato in giallo e che mi sembra si adatti bene anche al tempo presente. Lo riporto qui di seguito, prima in tedesco poi in italiano.

Irgendwann, in einer staerkeren Zeit, als diese morsche, selbstzweiflerische Gegenwart ist, muss er uns doch kommen, der erloesende Mensch der grossen Liebe und Verachtung, der schoepferische Geist, den seine draengende Kraft aus allem Abseits und Jenseits immer wieder wegtreibt, dessen Einseimkeit vom Volke missverstanden wird, wie als ob sie eine Flucht vor der Wirklichkeit sei waerend sie nur seine Versenkung, Vergrabung, Vertiefung in die Wirklichkeit ist, damit er einst aus ihr, wenn er wieder ans Licht kommt, die Erloesung dieser Wirklichkeit heimbringe: ihre Erloesung von dem Fluche, den das bisherige Ideal auf sie gelegt hat. Dieser Mensch der Zukunft, der uns ebenso vom bisherigen Ideal verloesen wird als von dem, was aus ihm wachsen musste, vom grossen Ekel, vom Willen zum Nichts, vom Nihilismus, dieser Glockenschlag des Mittags und der grossen Entscheidung, der den Willen wieder frei macht, der der Erde ihr Ziel und dem Menschen seine Hoffnung zurueckgibt, dieser Antichrist und Antinihilist, dieser Besieger Gottes und des Nichts - er muss einst kommen ... 

- Aber was ich rede da? Genug, Genug! An dieser stelle geziemt mir nur eins, zu schweigen; ich vergriffe mich sonst an dem, was einem Juengeren allein freisteht, einem 'Zukuenftigeren', einem Staerkeren, als ich bin - was allein Zarathustra freisteht, Zarathustra dem Gottlosen ...   [F.N., Gesammelte Werke, Anaconda 2012, S. 682]

*

Prima o poi, in un'età più forte di questo presente marcio e dubbioso di sé, dovrà pure giungere fino a noi l'uomo del riscatto, l'uomo del grande amore e disprezzo, lo spirito creatore, sempre di nuovo sospinto dall'urgere della sua forza via da ogni isolamento, da ogni trascendenza, l' uomo la cui solitudine è fraintesa dal popolo, come se fosse una fuga dalla realtà - mentre è soltanto il suo sprofondare, il suo seppellirsi, il suo affondare nella realtà, per poter estrarre e portare con sé un giorno, tornato nuovamente alla luce, la redenzione di questa realtà: la sua redenzione dalla maledizione che l'ideale, quale è stato finora, le ha gettato addosso. Quest'uomo del futuro, che ci redimerà non solo dall'ideale quale è stato sino ad oggi, ma anche da quello che da esso dovette nascere, dalla grande nausea, dalla volontà del nulla, dal nichilismo, questo rintocco del mezzodì e della grande decisione, che libererà di nuovo l'uomo, che restituirà alla terra la sua meta e all'uomo la sua speranza, questo anticristo e antinichilista, questo vincitore di Dio e del nulla - dovrà venire un giorno ...

Ma che sto dicendo? Basta, basta! A questo punto solo una cosa è quella giusta, tacere; altrimenti mi attribuirei ciò che è consentito solo a chi è più giovane, ad un 'venturo', ad uno più forte di quanto io sia, consentito solo a Zarathustra, a Zarathustra il senzadio ...

[F.N., Opere 1882/1895, Newton Mammut, 1993, p. 627]

lunedì 11 settembre 2023

LA SPARIZIONE DI EMANUELA ORLANDI IL 22.06.1983: UNA STORIA INIZIATA COME PRESSIONE MASSONICA ?!

 

Stavo notando che la sparizione di Emanuela Orlandi avvenne proprio mentre la Congregazione per la Dottrina della Fede, presieduta dall'allora cardinale J. Ratzinger (futuro Benedetto XVI) era impegnata ad elaborare la risposta al quesito se era mutato o no il giudizio della Chiesa sulla massoneria, per il fatto che nel nuovo Codice di Diritto Canonico - pubblicato il 25 gennaio 1983 - la massoneria stessa non veniva citata espressamente come nel Codice precedente. 

Si ricorderà che erano quelli gli anni in cui l'ambiente cattolico tradizionalista era preoccupato dalle voci insistenti su una massiccia infiltrazione massonica tra le più alte cariche ecclesiastiche, con la costituzione di una ipotetica Gran Loggia vaticana. Perfino di autorevolissimi cardinali erano stati pubblicati i presunti dati di iscrizione alla massoneria, ad esempio quelli del Vicario pontificio per la diocesi di Roma, il card. Ugo Poletti (1914-1997).

La risposta ufficiale della Congregazione di Ratzinger al quesito postole, dal titolo "Dichiarazione sulla Massoneria", fu pubblicata il 26 novembre 1983, quindi cinque mesi dopo la sparizione di Emanuela e quand'erano in pieno svolgimento sia gli appelli di Giovanni Paolo II per Emanuela che il concomitante invio di messaggi e telefonate dai presunti rapitori che chiedevano o fingevano di chiedere lo scambio Agca-Emanuela. Potrebbe essersi dato (ipotesi possibile?) che, se la Congregazione di Ratzinger avesse dichiarato sua sponte nelle prime settimane dopo il 22 giugno di non avere altro da aggiungere sulle associazioni anticlericali rispetto a quanto pubblicato a gennaio 1983, allora Emanuela sarebbe forse ricomparsa. 

La Dichiarazione del 26 novembre spiegava invece che la mancata citazione a gennaio 1983 della massoneria era dovuta solo al fatto che essa era ricompresa in categorie condannate più ampie e precisava esplicitamente: "Rimane pertanto immutato il giudizio negativo della Chiesa nei riguardi delle associazioni massoniche, poiché i loro principi sono stati sempre considerati inconciliabili con la dottrina della Chiesa e perciò l'iscrizione a esse rimane proibita. I fedeli che appartengono alle associazioni massoniche sono in stato di peccato grave e non possono accedere alla Santa Comunione."

Prima di chiudere e firmare la Dichiarazione, il card. Ratzinger ci tenne a precisare - evidenziando in neretto - che anche il papa condivideva: "Il Sommo Pontefice Giovanni Paolo II, nel corso dell' Udienza concessa al sottoscritto Cardinale Prefetto, ha approvato la presente Dichiarazione, decisa nella riunione ordinaria di questa S. Congregazione, e ne ha ordinato la Pubblicazione." Roma, 26 novembre 1983. 

lunedì 19 giugno 2023

Sul misterioso disaccordo DANTE - GUIDO CAVALCANTI: " .. UNA SCURITATE LA QUAL DA MARTE VENE"

A
tutti gli italianisti, italiani e stranieri, e a tutti gli appassionati della letteratura italiana delle origini sono note due cose, la prima delle quali è che ad un certo punto vi fu - per motivi non ancora chiariti in questi primi sette secoli di esegesi - un dissidio tra Dante ed il suo "primo amico" Guido Cavalcanti, più grande di lui di una decina d'anni.
La seconda è che nella canzone considerata il manifesto dottrinale di Guido Cavalcanti, cioè in Donna me prega, parte di una tenzone con Guido Orlandi ma da molti critici vista anche come risposta polemica alla Vita Nova dantesca, è nominato - con un riferimenro tutt'ora non chiarito - il pianeta Marte come origine di una certa oscurità  ("scuritate") amorosa.
Anticipando quel che forse scriverò in un saggio più dettagliato, dirò qui ed ora che la mia proposta di chiarimento di questi due punti si basa su una particolare interpretazione dei primi cinque paragrafi della Vita Nova (partizione Balbi), fondata sulla "tendenza dantesca a reinterpretarsi a posteriori" (R. Rea 2021, p. 17).
Dante iniziò a scrivere la Vita Nova e a sistematizzare la sua produzione lirica precedente già diffusa quando ebbe capito che il fenomeno planetario filosoficamente e teologicamente significativo ('beatificante') era la congiunzione Giove-Saturno e che quindi il pianeta luminoso di cui seguire le evoluzioni non era Marte (il pianeta 'rosso'), come lui molto probabilmente aveva inizialmente creduto, ma appunto Giove.
Tracce di questa convinzione iniziale e del necessario riaggiustamento nella ricostruzione a posteriori al momento della stesura del prosimetro sono in VN-II ("Beatrice.. apparve vestita di nobilissimo colore, umile ed onesto sanguigno,.."), in VN-III nella descrizione del primo sogno ("Nelle sue (di Amore) braccia mi parea vedere una persona dormire nuda, salvo che 'nvolta mi parea in un drappo sanguigno leggermente;..") e soprattutto nella fantasiosa scenetta di VN-V ("una gentile donna" seduta su "la retta via" visiva Beatrice-Dante): la "gentile donna schermo della veritade", che altro non è che figura allegorica appunto del pianeta Marte, a volte fisicamente interposto tra l'osservatore e la più lontana coppia Giove-Saturno in congiunzione.
Ecco lo studio del moto dei tre pianeti esterni in quel torno di tempo (vedansi i surriportati grafici longitudine-tempo), diciamo dal 1283 al 1287, dimostra facilmente che la situazione descritta da Dante nella parte in prosa dei primi paragrafi della Vita Nova (VN-V e segg.) non poteva verificarsi e non si è verificata: quando Marte si è trovato tra Giove e Saturno a 20°-25°(a fine del 1284 ed all'inizio del 1287) i tre erano invisibili perché avevano tutti longitudine molto simile a quella del sole; e quando la congiunzione Giove-Saturno era stretta (inverno 1285) il pianeta Marte praticamente in fase stazionaria ("sedea una gentile donna") era quasi all'opposizione (153°-179°) della coppia G-S e non allineato con essi.  
In definitiva è (molto) probabile che Cavalcanti abbia rimproverato a Dante una certa confusione mentale, una certa iniziale oscurità .. teorica ("la qual da Marte vene") sulla dinamica dei pianeti che voleva allegorizzare nella sua poetica del tempo. 

Ecco questa descritta è la mia proposta per iniziare a chiarire i molti punti finora oscuri che riguardano la Vita Nova, Donna me prega, la storia del rapporto Dante-Guido, l' evoluzione del concetto di Beatrice in Dante, ... ... ... Spero di poterne parlare presto di persona e senza fretta (cioè non in 15 minuti) in qualche seminario organizzato in qualche università italiana o straniera da qualche membro del gotha dantistico nazionale o internazionale incuriosito ed interessato dalla mia proposta interpretativa. 

domenica 4 giugno 2023

L' UNICORNO del RE DI NAVARRA TEOBALDO I (21.09.1246)

La congiunzione Giove-Saturno singola
culminata il 21 settembre 1246 
nella costellazione della Vergine (confine Libra)
Thibaut (1201-1253), IV conte di Champagne e poi I re di Navarra, è una figura intrigante per vari motivi: innanzitutto per essere il trovatore più importante del suo tempo, citato come tale - una sessantina di anno dopo la sua morte - anche da Dante nel suo De Vulgari Eloquentia, poi per avere scritto - già una quarantina di anni prima di Guido Cavalcanti - un sonetto ove viene citato l' unicorno o liocorno o monokeros, il mitico animale da me riconosciuto (già quindici anni fa) come immagine allegorica delle congiunzioni Giove-Saturno singole. Scrisse Thibaut:

Ausi com l' unicorne sui

qui s'esbahist en regardant

quant la pucelle va mirant ... ...

Ecco, pur conoscendo per ora solo superficialmente sia Thibaut IV de Champagne che tutti i trovatori, io propongo agli studiosi del settore (ad iniziare dal prof. Canettieri della Sapienza, dai ricercatori E.F. Di Meo, M. Bisceglia, ..) una possibile motivazione e datazione della suddetta canzone dell' unicorno di Thibaut, legate all'osservazione da parte sua negli anni 1246-47 della visibilissima congiunzione Giove-Saturno singola che culminò il 21 settembre 1246 tra le stelle della costellazione della Vergine (vicino al confine con la Bilancia).

mercoledì 22 febbraio 2023

Ecco il fondamento per nuovi studi sul PETR.ARCA

Ora non ho tempo, cari lettori, di dilungarmi su tutti i dettagli... provate voi stessi - soprattutto dantisti e petrarchisti professionisti - a fare qualche associazione di idee a partire dalle curve del chiarissimo grafico che ho qui pubblicato. 

[Cliccate sull' immagine per ingrandirla]