martedì 3 maggio 2022

GLI SFORZI DI MASSIMO CACCIARI ... per avviare una NUOVA (IMPROBABILE) METAFISICA

Si sono svolti ieri ed oggi due incontri seminariali all' Istituto Italiano di Studi Filosofici di Napoli sul tema "Sul significato attuale di meta-fisica" avviati da conferenze di Massimo Cacciari.

Nell'incontro di ieri 2 maggio, rispondendo anche a domande il filosofo ha ricordato che la metafisica classica è nata e si è evoluta come insieme di principi della scienza della natura, principi a priori per lo studio dell'(ess)ente e questioni relative (ousiai, ragion d'essere del molteplice dell'ente, apeiron, agaton, ...). Chiudendo la seconda parte dell'incontro, il prof. Cacciari ha posto a presenti e teleconnessi la domanda: come dobbiamo riformare la filosofia per rimetterla in grado di dialogare con la scienza, in sintonia con essa, evitando così che ne venga invece sopraffatta compiendosi essa metafisica nel sapere tecnico-scientifico? La risposta sarebbe arrivata l'indomani, cioè oggi 3 maggio ...
Nell'incontro di oggi 3 maggio è emerso chiaramente, apertis verbis, che - ancor prima di aver capito e fatto capire con il "seinsgeschichtliches Denken"  in cosa sia consistito il fondamento, il Grund, il theion della metafisica classica - occorre invece secondo lui una nuova metafisica (che si potrà chiamare la metafisica di Cacciari), senza fondamento certo e stabile, che non pretenda di "esercitare volontà di dominio sull'ente stesso", che è autonomo e libero di accadere, di essere come vuole. Una metafisica che "non sia alla ricerca del fondamento ultimo accertabile e che si prenda cura anche dell'impossibile, del miracolo, come ultimo grado del possibile." Questo perché oggi "nessuna norma può essere ritenuta inesorabile", neanche in matematica ed in fisica. 
Il limitato tempo previsto per la discussione non ha permesso che il filosofo veneziano rispondesse a fondo alle molte domande emerse (e a quelle prenotate ma non effettuate) sulla "vocazione politica di questa nuova metafisica", sulla sua eventuale applicabilità in campo giuridico, se e come si relazionerebbe con temporalità/storicità degli enti, .. ...
L'impressione finale è che Cacciari stia ancora 'ruminando' su tutte queste questioni e che, invece di adottare (come ho fatto io) un suo personale e originale "seinsgeschichtliches Denken" per spiegare e superare la vecchia metafisica, stia cercando invece di imbastire una sua nuova metafisica a fondamento variabile (come le ali dei caccia Tornado), di cui forse ci parlerà più a fondo in un suo prossimo libro, da valere magari come testamento spirituale/filosofico.