mercoledì 6 dicembre 2023

Sulle SCOPERTE e le relative COMUNICAZIONI FORMALI

Pensando in particolare ad un giovane professore di letteratura italiana della Sapienza di Roma con il quale ho avuto di recente qualche diversità di opinione sui modi di rendere pubblici, di comunicare i risultati delle proprie ricerche e sulla validità ed importanza degli stessi risultati, ho deciso di riportare qui oggi una simpatica storia (tratta dal sito 'Storie scientifiche') che riguarda il grande RICHARD FEYNMAN (1918-1988), premio Nobel per la fisica nel 1965 per la sua ideazione di una rivoluzionaria rappresentazione grafica del processo di interazione tra particelle nello spazio-tempo. Ecco la storia:

"Passò un anno prima che il lavoro, ormai concluso, di Feynman sui suoi famosi diagrammi venisse pubblicato: aveva voglia e, anzi, era ansioso di condividere le sue idee conversando con chiunque stesse ad ascoltarlo, ma trovava sgradevole il compito di redigere una comunicazione formale e procrastinò questa operazione finché gli fu possibile. La sua comunicazione originale, 'Space-Time Approach to Quantum Electrodynamics', sarebbe potuta anche non essere mai stata scritta se Feynman non si fosse recato a Pittsburgh per passare alcuni giorni con i suoi amici Bert e Mulaika Corben.

Mentre era a casa dei Corben, gli amici lo obbligarono a mettersi seduto e a scrivere il pezzo, mentre Feynman accampava tutte le scuse possibili per non farlo. Mulaika, che era una donna con una personalità estremamente forte, decise di ricorrere a misure estreme: lo chiuse a chiave nella sua stanza e si rifiutò di lasciarlo uscire prima che l'articolo fosse completato. Era una delle poche persone in grado di tenere testa a Feynman opponendo la propria volontà alla sua." 

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