venerdì 12 marzo 2010

Tiberius' phoenix (Tacitus' Annals 6.28)

"Paulo Fabio L. Vitellio consulibus post longum saeculorum ambitum auis phoenix in Aegyptum uenit praebuitque materiem doctissimis indigenarum et Graecorum multa super eo miraculo disserendi. ..."

"Sotto il consolato di Paolo Fabio e di L. Vitellio ricomparve in Egitto, dopo lungo corso di secoli, la fenice, l'uccello i cui prodigi offersero ai sapienti del paese e di Grecia tanta materia di discussione. ..."
"With Paulus Fabius and Lucius Vitellius as consuls, after a long cycle of centuries the phoenix came to Egypt and afforded material to the most learned of the natives and Greeks for holding forth at length on that marvel. ..."

Così inizia il capitolo 28 del libro VI degli Annali di Tacito, capitolo che - insieme ai seguenti capitoli 29 e 30 - è relativo all' Anno Domini 34. Questo capitolo è divenuto oggi importantissimo (grande Tacito!!) perchè esso riporta - anche se con un tono un po' scettico - ben quattro delle tredici apparizioni datate della fenice che mi hanno permesso di dimostrare che questo mitico uccello era l'immagine allegorica delle congiunzioni Giove-Saturno multiple. Chi mi segue con un po' di attenzione sa che con questa espressione intendo le congiunzioni G-S triple e doppie (o quasi-doppie), cioè quel tipo di congiunzioni che si hanno quando la Terra si interpone più o meno esattamente tra la coppia Giove-Saturno in congiunzione eliocentrica ed il Sole [si veda il relativo poster di Liverpool].

Vi è da dire che Tacito scriveva verso il 114, dunque circa ottant'anni dopo l'evento verificatosi verso la fine del regno di Tiberio e molti e moltissimi secoli dopo le altre apparizioni datate della fenice che riporta. Il fatto che tutte le sue citazioni si rivelino oggi esatte indica che da qualche parte (ove evidentemente Tacito aveva accesso) questi rari fenomeni astronomici venivano diligentemente annotati.
Come si vede chiaramente da questo diagramma, questa fu una congiunzione G-S (quasi)doppia, i cui due allineamenti in longitudine si ebbero il primo il 5 ottobre del 34 (con un angolo di separazione residuo tra i due pianeti di soli 26' 41", meno di un diametro lunare), il secondo sei mesi dopo, ai primi di aprile dell'anno successivo: 4 aprile 35, con angolo residuo di 26' 35".

Caso volle in quel fatidico anno 35, che ai primi di aprile stesse anche per verificarsi (si avrà infatti nella notte tra il 10 e l'11 aprile) il primo plenilunio dopo l'equinozio di primavera, cioè la pasqua ebraica, Pesach. Si ebbe dunque in quell'anno, caso forse più unico che raro, una congiunzione G-S proprio nei giorni della vigilia di Pesach: nella notte del 6 aprile 35 Giove e Saturno in congiunzione distavano appena poco più di 1° dalla luna ormai quasi piena [Da qualche parte della Terra risulta addirittura che ne venivano occultati].


Ecco, secondo me è questo il contesto astroNomico che fece da sfondo alla fine della vicenda evangelica, quindi alla passione e morte di Gesù, detto il Cristo, che va quindi ri-datata dall'anno 30 o 33 ai primi di aprile dell'anno 35.


3 commenti:

  1. Mi è stato segnalato la sua richiesta di conferma di duplice simultanea occultazione e tramite il software ufficiale della IOTA (l'unico strumento realmente affidabile per questi compiti) e questo è l'esito:

    http://www.yourfilehost.com/media.php?cat=image&file=Saturn_and_Jupiter_6_Avril_35.png

    ovvero: http://tinyurl.com/yg62tn6

    Immagine invero un po' grezza sui bordi in quanto risultante della fusione di due distinte immagini ma soprattutto a causa di personale mancanza di tempo per le finiture grafiche. Spero le sia di ausilio per i suoi studi. Cordiali saluti.

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  2. L'immagine propostale era veramente penosa. Ora giudichi lei stesso le differenze che intercorrono fra il Solex e Occult:

    http://digilander.libero.it/occultazioni/35-april-6.html

    in breve: http://tinyurl.com/ycbzwgp

    (I dati analitici sono quelli del Solex)

    Senza contare però che il Solex "manca" tutte quelle occultazioni il cui vettore Luna-stella non interseca la superficie terrestre.

    Comunque, se mi concede, tutti i calcoli che si potrebbero svolgere con i suddetti software servono a nulla se non vi sono documenti storici (o cronache) che attestino l'effettivo attuarsi, ovvero l'osservazione fisica del fenomeno.
    cordiali saluti

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  3. >Senza contare però che il Solex "manca" tutte >quelle occultazioni il cui vettore Luna->stella non interseca la superficie terrestre.

    Non le manca. Manca di rivelarne la traccia sulla superficie terrestre, ma le registra comunque come eventi nel file "ECLIPSES.DAT"

    A.V.

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