sabato 16 aprile 2011

La fenice di Tacito (Annali 6.28), that is: Tacitus' phoenix (Annals 6.28)

In questi giorni di aprile dell'anno (che oggi chiamiamo) 35 d.C. stava finendo - come ciascuno può vedere nei grafici dietro al titolo e anche verificare direttamente con un software astronomico/planetario - la congiunzione G-S (Giove-Saturno) doppia verificatasi nella costellazione del Leone a cavallo degli anni 34-35. I due minimi del grafico delle distanze angolari tra i due pianeti (linea curva di colore blu del grafico), corrispondenti agli allineamenti tra Giove e Saturno, si ebbero il primo il 5 ottobre del 34 con una distanza angolare minima di 26' 42", il secondo il 3 aprile del 35 con una distanza angolare residua di 26' 35" (cfr. grafico). [nota per i kantiani: il noumenon di questo fenomeno si ebbe il 28 dicembre del 34 con una distanza angolare minima di 26' 19".]

Come ho illustrato e dimostrato nel 2008 all'Università di Liverpool, durante l'annuale meeting della U.K. Classical Association, e nel 2009 alla Humboldt-Universitaet di Berlino, durante il quinquennale congresso della FIEC (la Federazione internazionale delle Associazioni nazionali di Studi classici, Etudes Classiques), questo fenomeno di astronomia planetaria è la spiegazione razionale della cosiddetta ri-apparizione della fenice in Egitto di cui parla Tacito in Annali 6, 28, cioè al paragrafo 28 del libro VI. Ivi - passi riferiti all' anno 34 - ognuno può leggere:

28. Paulo Fabio L. Vitellio consulibus post longum saeculorum ambitum auis phoenix in Aegyptum uenit praebuitque materiem doctissimis indigenarum et Graecorum multa super eo miraculo disserendi.  .. ...
that is:
28. With Paulus Fabius and Lucius Vitellius as consuls, after a long cycle of centuries the phoenix came to Egypt and afforded material to the most learned of the natives and Greeks for holding forth at length on that marvel.  .. ...
ovvero:
28. Sotto il consolato di Paolo Fabio e di L. Vitellio ricomparve in Egitto, dopo lungo corso di secoli, la fenice, l'uccello i cui prodigi offersero ai sapienti del paese e di Grecia tanta materia di discussione.  .. ...

Questo passo di Tacito sarà al centro di molti dibattiti in futuro, perchè non erano passati affatto molti secoli dalle ultime apparizioni della fenice, cioè dalle passate occorrenze di questo stesso fenomeno. Di congiunzioni G-S (cioè Giove-Saturno) multiple se ne erano avute infatti, andando indietro nel tempo, anche in epoche relativamente recenti rispetto al 34-35:

*** tripla nel 7 a.C. nella costellazione dei Pesci (la cd 'stella di Betlemme');
** 'doppia' nel 46 a.C. nel Sagittario, all'epoca della relazione Cesare-Cleopatra e di Virgilio 24-enne;
** 'doppia' nel 125 a.C. nella costellazione dei Pesci;
*** tripla nel 146-145 a.C. nella costell. del Cancro, all'epoca dello scisma di Qumran nella casta sacerdotale ebraica.

C'è dunque il problema storico e letterario-filologico di capire per quale motivo Tacito citi ben tre 'apparizioni' molto antiche (tempo di Sesostri I,  di Amasi e di Tolomeo III) e - tra le più recenti - la sola apparizione della 'fenice' del 34-35, conferendole così un carattere nettamente epocale, e trascuri invece di citare - come avrebbe dovuto fare parlando di fenice e di Egitto - almeno le due congiunzioni G-S triple del 7 a.C. e del 146-145 a.C.

Concludo questo breve articolo su Tacito e sulla 'sua' fenice di Annali 6, 28 ricordando che, come ho illustrato nel mio Congiunzioni Giove-Saturno e storia giudaico-cristiana di dieci anni fa, questo fenomeno di astronomia planetaria è alla base di una nuova interpretazione degli ultimi mesi di vita di Gesù, interpretazione che mi porta a ridatare - sulla base dei tempi del 2° allineamento Giove_Saturno di questa congiunzione - la Passione di Cristo a venerdì 8 aprile dell'anno 35, sempre sotto Ponzio Pilato e sempre sotto Tiberio. Ma su ciò sarà il caso di tornare un po' più diffusamente.

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