sabato 7 maggio 2011

In questi giorni di 30 anni fa, nel 1981, era in pieno corso ...

... di svolgimento, come si può rilevare dai grafici qui a fianco e come ciascuno anche direttamente può verificare, la seconda congiunzione Giove-Saturno tripla del XX secolo. Il primo 'allineamento' dei due pianeti con la Terra si era avuto all'inizio dell'anno, precisamente il 1° gennaio 1981 con una distanza angolare residua/minima tra i due pianeti di 1° 2' 51", mentre il secondo - quello con entrambi i pianeti in fase di moto retrogrado - si era verificato il 4 marzo 1981, con un angolo residuo di 1° 3' 21" (vedasi curva verde). Per effetto di questo secondo allineamento, Giove - visto ovviamente da Terra - era tornato alla destra del 'padre' Saturno e ne stava ancora allontanando. Tra qualche settimana 'padre' e 'figlio' avrebbero ripreso a muoversi di moto progressivo ed il 24 luglio di quell'anno avrebbero dato vita al loro III allineamento, con angolo residuo di 1° 6' 16". Dopodichè Giove si sarebbe definitivamente allontanato verso est da Saturno; fine della congiunzione di quell'anno e .. arrivederci tra circa vent'anni.

Com'è noto ai miei lettori più assidui, io sostengo da anni che ci dev'essere e che c'è un legame, una qualche relazione tra questo (solitamente raro) evento astronomico e l'attentato di cui fu oggetto il 13 maggio 1981 il papa Giovanni Paolo II ad opera del giovane turco, allora 23enne, Mehmet Ali Agca. Riflettere - in questi tempi problematici - sulla coincidenza temporale tra la situazione astroNomica G-S indicata e l'attentato a G.P.II potrebbe portare ad una lettura completamente nuova di uno degli eventi più oscuri della storia della Chiesa, evento di cui sono ancora misteriose tanto le motivazioni quanto i mandanti. Ovvero il significato complessivo.

Nel cap. XIV del suo La mia verità (libro scritto nel 1996, con la collaborazione della giornalista A.M. Turi, Newton&Compton ed.), M. Ali Agca racconta delle due settimane di vacanza e di meditazione che trascorse all' Hotel Flamboyan di Palma di Maiorca dal 24-25 aprile al 9 maggio di 30 anni fa, proprio alla vigilia dell'attentato di Piazza S. Pietro. Come dice lui stesso, di questo periodo "i momenti più importanti erano quelli della notte". Riporto qualche suo brano di quel capitolo:

"Io sono qui per un solo motivo: pensare, meditare, mille volte in due settimane, sia di giorno, in mezzo alla natura, accanto al mare, sia nel silenzio della notte, e per decidere finalmente cosa fare riguardo al progetto dell'attentato.  ...
... avevo ventitrè anni ...
I momenti più importanti erano quelli della notte. Quasi ogni notte andavo a meditare in un posto particolare, lontano circa cento metri dall' Hotel Flamboyan, un posto sul mare, solitario, dove c'era una scalinata con una ringhiera. Era una bella scoperta per un lupo solitario come me.
Dopo cena, andavo ad affacciarmi alla ringhiera per meditare davanti a Dio, davanti alla mia coscienza, uomo solo sotto il cielo limpido, sopra il mare indifferente."


Anche se lui non ne parla, almeno esplicitamente (perchè poi la sua preghiera del 13 mattina sarà, pag. 152, a "Dio unico e unito eternamente..") è un dato di fatto astroNomico, quindi verificabile da chiunque, che in quelle notti di meditazione fino al 9 maggio sulla costa ovest di Palma di Maiorca Agca poteva veder sorgere ad est, dal mare, verso le 21 la coppia Giove-Saturno (a meno di 3° uno dall'altro) e poteva osservarla attraversare tutta la volta celeste sulla sua testa, fino a tramontare ad ovest verso le 4:30 del mattino.

Rientrato il 9 maggio da Palma a Milano, nel pomeriggio del 13 maggio 1981 intorno alle 17 Mehmet Ali Agca è puntuale lì a P.zza S. Pietro, a svolgere - quanto inconsapevolmente? - il suo ruolo 'messianico' (suo punto di vista) e di catalizzatore nel processo di adempimento di storiche profezie (Fatima).

Il singolare di tutta questa storia singolare è che essa era iniziata già un anno e mezzo prima, nell'autunno del 1979, quando Ali Agca era in carcere perchè coinvolto nell'omicidio del direttore di un importante quotidiano turco e Giovanni Paolo II era in procinto di visitare la Turchia. Attenzione alle date (che rilevo dal citato libro di M.A. Agca, pp.49 e seg.):
  •  18 novembre 1979: annuncio del viaggio di G.P.II in Turchia;
  •  25 nov.: Alì Agca - vestito da militare - viene fatto evadere;
  •  27-28 nov.: arrestato il soldato che ha fatto evadere A. Agca, mentre lui scrive una lettera di minacce anche di morte a papa Giovanni Paolo II, in arrivo, pubblicata sulla prima pagina del più autorevole giornale politico turco;
  • 28-30 novembre: visita del papa in Turchia, ricevuto in tono minore, senza suoi discorsi pubblici e non come capo di stato, ma solo come 'ospite illustre'. (inoltre: "Corse voce che il papa fosse stato persuaso a indossare un giubbotto antiproiettile.", p. 50 op. cit.)
Per concludere questo articolo illustrativo del complicarsi delle cose quando cielo e Terra si incontrano, va infine ricordato quanto disse - preveggendo gli eventi del 1981 - Giovanni Paolo II a Fulda durante il suo viaggio in Germania di un anno dopo, novembre 1980:

"Ci dobbiamo preparare a sopportare da qui a non molto delle grandi prove che esigeranno la nostra disponibilità a sacrificare anche la vita e una sottomissione totale a Cristo e per Cristo. Con la vostra preghiera e la mia, è ancora possibile diminuire questa prova, ma non è più possibile evitarla, perchè è in questa maniera solamente che la Chiesa può essere veramente rinnovata. Quante volte il rinnovamento della Chiesa s'è operato nel sangue! Non sarà diversamente anche questa volta. ... ..."

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