Nel volume GA95 dei Quaderni Neri 1938-1939 di Heidegger, a p. 88 dell'edizione italiana e a pag. 65 di quella tedesca, si trova un interessantissimo paragrafo (§ 65 delle Ueberlegungen VII) molto illuminante nella mia ottica ermeneutica sia per capire perchè Hoelderlin e Nietzsche fossero tanto importanti per Heidegger che per capire i fondamentali concetti di apollineo e dionisiaco, rispettivamente correlati al poeta ed al filosofo suddetti.
Non ripeterò qui l'ampio estratto in tedesco del § 65 detto che ho già pubblicato nel precedente articolo del 6 settembre 2018, riporterò invece, sia in tedesco che in italiano, la sintetica frase di Heidegger che - interpretata con la mia ermeneutica (cfr. i due diagrammi riportati con le relative didascalie) - chiarisce definitivamente sia cosa debba intendersi per Seinsgeschichte heideggeriana sia quale sia il significato da attribuire ai concetti di apollineo e di dionisiaco [sinonimi rispettivamente di eliocentrico e di geocentrico, come tornerò ad illustrare in un prossimo articolo]. Ma ecco la frase di Heidegger:
Frase che in italiano suona così: "Solo nella storia dell' Essere sta il fondamento per nominare insieme Hoelderlin e Nietzsche, e per fissarli tuttavia immediatamente nella loro incomparabilità; perché che entrambi abbiano avuto un rapporto essenziale con i Greci, che entrambi abbiano distinto, sebbene in modo fondamentalmente diverso, il 'dionisiaco' e l' 'apollineo', che entrambi abbiano compiuto tra l'altro la critica dei tedeschi - tutto ciò è solo una conseguenza, diversamente fondata, della loro (comune) determinazione secondo la storia dell' Essere."