lunedì 24 maggio 2010

La lunga marcia della Chiesa

Il 22 maggio, a 537 anni dalla nascita di Niccolò Copernico la Chiesa (polacca, ma non solo) ha concesso finalmente un'onorata sepoltura al padre moderno dell'eliocentrismo.

Durante una solenne cerimonia, che comprendeva anche un corteo funebre attraverso la città di Frombork (50 km ad est di Danzica), alla presenza del primate di Polonia - arcivescovo Jozef Kowalczyk - la bara con i resti del grande astronomo è stata tumulata nella basilica di cui Copernico fu anche canonico, basilica nei pressi della quale era stata trovata nel 2005, in una tomba priva di ogni iscrizione (cfr. Corriere Sera, 23.5.2010).

La certa identificazione dei resti era stata resa possibile dall' analisi del DNA di un capello trovato all'interno di un libro che l'astronomo consultava spesso (conservato ora ad Uppsale, Svezia).

Come si vede, dopo le scuse a Galileo (quattro secoli) sono ora arrivate anche le onorate esequie a Copernico (quattro secoli e mezzo dalla morte). Anche se sembra fermo, il cattolicesimo in realtà si muove: eppur si muove!! Continua dunque la lunga marcia della Chiesa al superamento delle ostilità verso gli eliocentristi di tutti i tempi e fors'anche alla riscoperta e al recupero delle proprie radici astronomiche. Lunga marcia che avrà una tappa intermedia, nei tempi brevi, forse proprio con quell'innalzamento della statua a Galileo Galilei nei giardini vaticani di cui si diceva/vociferava lo scorso anno.

Penso che anche sui tempi lunghi nell'insieme possiamo essere ottimisti. Non solo verrà il giorno in cui un papa chiederà scusa anche ad/per Ipazia, ma fors' anche quello in cui la Chiesa riconoscerà apertamente quanto di astroNomico fa parte delle proprie radici ed ammetterà come e quanto esso sia stato trasposto nelle immagini e nei dogmi della fede cristiana.

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