mercoledì 12 maggio 2010

Altri elementi per una storia dell' essere: i presentimenti e le avvisaglie

Che l'anno che stava per arrivare (1981) sarebbe stato un anno particolare e che non avrebbe portato nulla di buono Giovanni Paolo II lo presentiva in qualche modo già verso la fine del 1980.
Come riportò la rivista Vox Fidei (n. 10-1981), durante il viaggio in Germania dal 15 al 19 novembre 1980, un giorno a Fulda un gruppo di fedeli gli pose alcune domande sul cosiddetto 3° segreto di Fatima e sul prossimo futuro della Chiesa. Al che il papa rispose tra l'altro:

"Dobbiamo ben essere pronti a vicine grandi prove, che potranno richiedere anche il sacrificio della nostra vita e la nostra totale donazione a Cristo e per Cristo... Le prove potranno essere ridotte con la vostra e la nostra preghiera, ma non possono (più) essere evitate, perchè un vero rinnova-
mento nella Chiesa potrà avvenire solo in questo modo ... come già tante volte la Chiesa rinacque nel sangue. Non sarà differente neppure questa volta. Siamo forti e prepariamoci, confidando in Cristo e nella sua Madre. Preghiamo molto, e spesso, il Santo Rosario."

Il 20 aprile 1981 poi - leggo dal volume Anatomia di un attentato di C. Sterling, ed. Sugarco, 1984 - un generale ed un colonnello dello SDECE, il servizio segreto francese, si erano recati in Vati-
cano per avvisare di un probabile imminente attentato alla vita del pontefice. Tanto la cosa era stata presa sul serio che una settimana prima dell'attentato (quindi verso il 5-6 maggio) Giovanni Paolo II, parlando alle sorprese Guardie svizzere, aveva detto: "Preghiamo affinchè il Signore tenga la violenza e il fanatismo lontani dalle mura del Vaticano" (op. cit., p. 17 e p. 283).

Come si vede, in qualche modo i tempi erano ormai maturi .. die Zeitigung der Zeit war so weit. Ed ecco, infatti, che mercoledi pomeriggio 13 maggio 1981 - non solo in coincidenza con la ricorrenza della prima apparizione di Fatima, ma anche in un momento astronomicamente significativo (cfr. post precedente) - Alì Agca è presente lì in Piazza S. Pietro, pronto a far fuoco sul papa polacco.

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