martedì 15 febbraio 2011

Giove e Saturno alla nascita di Maometto

Prima di entrare nel merito dell'argomento di cui al titolo, mi corre l'obbligo di ricordare quanto scrissi poco meno di dieci anni fa - pochi giorni dopo l'abbattimento a New York delle Twin Towers - nella prefazione al mio Congiunzioni Giove-Saturno e storia giudaico-cristiana (il cui manoscritto era stato depositato per il copyright il 26.7.2000), prefazione che è datata 'novembre 2001'.

Come si può leggere alle pagine 14 e 15, scrivevo allora:

Sbaglierebbe, tra i nostri lettori, chi - indotto magari in errore dal titolo di questo lavoro - pensasse che solo l'antico ebraismo e le origini del cristianesimo debbano, secondo noi, essere oggetto di indagine scientifica da nuovi punti di vista. Riteniamo, invece, che studi interdisciplinari siano auspicabili nei riguardi di tutte le religioni ed in particolare delle tre religioni monoteistiche, che sono poi quelle a più forte rischio di integralismo e di fondamentalismo. Come i fatti drammatici e sconvolgenti di questi ultimi mesi, di questi ultimi anni e del secolo passato ampiamente dimostrano.

Non si tratta, com'è evidente, di attaccare l'una o l'altra di queste tre religioni così legate tra di loro. Si tratta piuttosto di mettere in evidenza scientificamente - affinchè diventi un sapere condiviso da tutti - la natura (di parte) delle loro radici, le circostanze delle loro origini, i fondamenti di alcuni loro

dogmi; di sollecitarne così un certo rinnovamento ed una certa secolarizzazione, di spingerle all'incontro. Si tratta insomma, nell'interesse di tutta l'umanità, di promuoverne una pratica meno integralista, riducendone le pretese di unicità, di esclusività, di presunta superiorità. Questo mi sembra oggi un dovere ineludibile della scienza e degli scienziati ed il concreto contributo che essi possono dare alla costruzione di una pacifica convivenza, tolleranza ed integrazione tra popoli, culture e religioni diverse.

Tradizionale immagine
della nascita di Maometto
Bene. Ciò ricordato, passiamo a vedere se ed in che modo le circostanze della nascita di Muhammad si ricolleghino a quelle degli altri esponenti della tradizionale catena profetologica giudaico-cristiana, catena come noto pienamente riconosciuta dall'Islam con l'unica (non piccola) differenza che sarebbe Mahomed - invece che Gesù - l'ultimo esponente di rilievo e sigillo di essa.

La data di nascita di Maometto non è nota con precisione, ma essa è tradizionalmente posta alla Mecca tra il 570 ed il 572 e - sempre secondo la tradizione islamica - sarebbe stata accompagnata da straordinari eventi celesti. Nella notte in cui Amina partorì Maometto, come segno di celeste benevolenza ed augurio una grande luce, una luce immensa avrebbe brillato per tutta la notte, traversando il cielo da oriente ad occidente.

Ora è evidente che se l'Islam ritiene Maometto un profeta come e più importante di Gesù nella comune catena profetologica, i segni celesti che ne accompagnarono la nascita devono essere almeno dello stesso tipo e significato di quelli che accompagnarono la nascita di Gesù, che consistettero come abbiamo visto più volte in una particolare e rara congiunzione multipla (tripla) tra Giove e Saturno (la cosiddetta stella di Betlemme), evento che - con l'allineamento delle tre lancette dell'orologio cosmico - ha un particolare significato di marcatore del tempo cosmico.
Bene, tutto ciò premesso, è molto facile andare a verificare (eventualmente con l'aiuto di un amico astrofilo o astronomo) che effettivamente una congiunzione Giove-Saturno multipla (doppia in questo caso) si verificò proprio nell'anno 571 d.C. (vedi grafici in alto a sinistra in questo articolo), cioè proprio nell'anno che viene comunemente riconosciuto come l'anno di nascita del profeta. I due allineamenti G-S si ebbero - come si vede nel grafico dietro il titolo - il 25 febbraio 571 ed il 29 agosto 571 nella costellazione della Bilancia, con una distanza angolare tra i due pianeti ridotta rispettivamente a 1° 16' 49" e a 1° 16' 34" (longitudini rispettive 217° 15'e 213° 30', circa).
I due pianeti rimasero visibili a pochi gradi uno dall'altro per tutti i primi nove mesi dell'anno 571, insomma di nuovo una sorta di gravidanza celeste, come quella che si era verificata negli ultimi nove mesi del 7 a.C. alla
nascita di Gesù.
Vedremo in seguito altri paralleli astroNomici tra la vicenda delle origini cristiane e quella delle origini islamiche.

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