giovedì 30 aprile 2015

LE CONGIUNZIONI GIOVE-SATURNO AL CONVEGNO DI SIEGEN (D) sui Quaderni neri di HEIDEGGER

La città di Siegen, nella Renania sett. - Westfalia [foto: 'Die Welt"]
"Am zweiten Tag geht ein italienischer 'Privatforscher' umher und verteilt Flyer, auf denen steht, alle zwanzig Jahre komme es zu einer bestimmten planetarischen Konstellation zwischen Jupiter und Saturn, die auch Hoelderlin wahrgenommen habe. Spaeter ruft er in die Abschlussdiskussion, vielleicht habe Heidegger das Sein tatsaechlich gesehen, in den fruehen Dreissigern."

Come potete vedere da questo estratto di un articolo del quotidiano "Die Welt" del 28 aprile 2015 [l'articolo completo lo trovate qui [ http://www.welt.de/140145963 ], un paio di miei interventi - sebbene interrotti dagli zelanti studenti delle organizzatrici che frettolosamente ed anche sgarbatamente riprendevano il microfono - sono stati tuttavia registrati dalla giornalista Luehmann del grande quotidiano tedesco. Che, senza citare il mio nome e con qualche imprecisione, ha scritto nel brano sopra riportato: "Il secondo giorno un ricercatore indipendente italiano va qua e là distribuendo volantini, sui quali si sostiene che ogni vent' anni si verificherebbe una determinata costellazione planetaria tra Giove e Saturno, che anche Hoelderlin (a suo tempo) avrebbe osservato. Successivamente egli sostiene, nella discussione conclusiva, che probabilmente anche Heidegger ha visto effettivamente l' Essere, nei primi anni trenta."
The SEYN's OCCURRENCE 1940-1941
Dicevo delle imprecisioni in questo brano:
I) non erano volantini a stampa che distribuivo, ma fotocopie - di Abstracts illustranti fenomenologia e temporalità delle congiunzioni G-S - che davo a chi, incuriosito dalle mie affermazioni, me le chiedeva;
II) io non ho parlato di Konstellationen, bensì di Konjunktionen;
III) la congiunzione G-S tripla che Heidegger vide direttamente e a cui secondo me si riferiva con il termine SEYN non avvenne nei primi anni trenta, bensì - ho detto - a cavallo degli anni 1940-1941, cioè nei primi anni quaranta (cfr. grafico qui a sinistra).

Il convegno di Siegen (22-25 aprile 2015) era promosso e perlopiù partecipato da studiosi di Heidegger  (Heinz, Kellerer, Faye, Marten, Profeti, Wolin, ...) molto critici verso il filosofo della Foresta nera a causa delle sue simpatie naziste e dei suoi atteggiamenti antisemiti emersi in particolare in una decina di passi dei 4 volumi sui Quaderni neri pubblicati nell'ultimo anno (GA 94, 95, 96 e 97).

Il problema dell' antisemitismo di Heidegger è che _nel mondo accademico_ non se ne riesce ancora a chiarire bene la natura. Anche se alcuni (Faye, Profeti, ..) tendono a ricercare già in Sein und Zeit le radici, le origini del nazismo e dell'antisemitismo di Heidegger, molti altri ammettono che questi atteggiamenti non avevano per Heidegger nè un fondamento razziale nè uno biologico. Rimane allora il problema di capire che natura abbia questo antisemitismo, quello che Peter Trawny ha chiamato seinsgeschichtlicher Antisemitismus, la Donatella Di Cesare antisemitismo metafisico ed i francesi chiamano onto-historique Antisemitisme.

Il problema con Heidegger torna dunque al punto di capire effettivamente cosa lui intendesse per essere ed Essere, per Sein e Seyn, e quali enti/Seienden effettivamente pensasse, anche quando parlava di Vernichtung. 

Io ho cercato di dire che secondo me la chiave ermeneutica per capire a fondo Heidegger e tutta la sua produzione è di tipo astronomico, planetario per l'esattezza, ma - come ha scritto anche la giornalista Hannah Luehmann - "sobald eine Art von Diskussion entsteht, wird sie abgebrochen", cioè "appena si sviluppa una qualunque discussione, essa viene immediatamente troncata". Con la motivazione che era tardi, che vi erano altre relazioni, che vi era l'intervallo o la pausa da rispettare, .. ...

Si è cercato, insomma, in questo convegno con tutti i mezzi di far prevalere il punto di vista, il giudizio alquanto sommario, di chi vorrebbe - nelle biblioteche - togliere i testi di Heidegger dagli scaffali di filosofia per inserirli in quelli di storia del nazismo, e ciò anche prima di averli realmente capiti fino in fondo. 

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