


I) Del grande Colosso dedicato al Sole, che era stato fatto erigere da Nerone circa trecento anni prima e che era molto probabilmente un enorme monumento all'eliocentrismo del sistema planetario, abbiamo le ultime notizie nel Cronografo del 354. Dev'essere dunque caduto/stato-abbattuto proprio in quegli anni, secondo la mia ipotesi proprio in concomitanza con o subito dopo la visita di Costanzo II.
II) Più certa - come accaduta nel 357 - è la rimozione per volere di Costanzo II, dall'aula del Senato romano, dell'altare dedicato alla dea Vittoria, lì posto inizialmente da Augusto nel 29 aC come emblema autorevole della religione dei padri e della pax deorum. Rimozione che rimarrà nonostante i ripetuti interventi in senso contrario del prefetto di Roma Simmaco (ca. 340-420 dc).
Dopo l'eliminazione di questi due importanti e simbolici monumenti della Roma pagana, iniziò la vera e propria cristianizzazione della vecchia capitale imperiale prima
III) con il trasporto a Roma da Alessandria d'Egitto (e l'erezione al centro del Circo Massimo) dell'imponente obelisco (oltre 32m) del faraone Thutmose III (1479-1425 aC), obelisco ora a fianco della Basilica di s. Giovanni in Laterano; poi
IV) con la costruzione della prima Basilica di s. Pietro, come ha messo in evidenza recentemente il detto prof. R. Westall dell'Università gregoriana.
Ecco, il mio modesto suggerimento ai giovani studiosi e ricercatori che mi leggono è quello di inserire questi quattro eventi in un unico quadro di approfondimento del contesto di cristianizzazione di Roma voluto e promosso da Costanzo II.
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