La studiosa ricorda che in molti - nel corso del tempo - si sono interrogati sul perchè di queste gravi e contemporanee iniziative belliche del Senato romano - sia verso ovest che verso est - pur in assenza di gravi ed impellenti minacce militari allo stato romano. A porsi la questione iniziò lo storico greco Polibio (206-124 aC), che di quei fatti era contemporaneo; continuarono poi, tra gli altri, il filosofo e storico greco Posidonio (135-50 a.C.) e lo storico e politico romano Sallustio (86-34 a.C.).
Emerge dall' articolo citato che, pur sottolineando tutti gli storici e commentatori il carattere di chronological and ideological marker che assunse da allora in poi l'anno 146 aC, essi non arrivano a pareri e conclusioni unanimi sui motivi che potevano aver determinato proprio per quell'anno le contemporanee gravi decisioni del Senato.
La congiunzione Giove-Saturno TRIPLA che avvenne nel 146-145 aC nella costellazione del Cancro |
Quel ch'io penso è che a Roma, in quel tempo, fosse già noto che le congiunzioni tra Giove e Saturno sono un fenomeno che si presenta con grande regolarità ogni circa 20 anni [di generazione in generazione], con due possibili modalità: quella della congiunzione singola e quella della più rara congiunzione multipla (tripla/doppia). Penso inoltre che - in qualche modo e per qualche via ancora da individuare - fosse invalso l'uso e consolidata la convinzione negli ambienti senatoriali di considerare questo secondo modo del fenomeno appunto come marcatore temporale della fine di un'epoca e dell'inizio di un'epoca nuova.
Risulta infatti, com'è verificabile da chiunque, che proprio nell'anno 146 aC, anzi a cavallo degli anni 146 e 145, si verificò proprio una congiunzione Giove-Saturno tripla nella costellazione del Cancro. I tre allineamenti geocentrici si verificarono alle date del 18 ottobre e 9 dicembre 146 e 5 maggio 145 (cfr. grafici sovrastanti), mentre l'unico allineamento eliocentrico avvenne il 31 gennaio 145 ac.
Ecco io penso che fu proprio la previsione di questa imminente congiunzione Giove-Saturno tripla a determinare la decisione del Senato romano di ordinare la distruzione di Cartagine e di Corinto, così da lasciare Roma come unica potenza, fondatrice e garante di un nuovo ordine mondiale: l'ordine romano.
Cartagine, che era stata una fiera nemica di Roma, fu totalmente e letteralmente distrutta, il suo territorio maledetto e cosparso di sale. Corinto fu trattata meglio ma ugualmente saccheggiata e - analogamente a quant'era avvenuto una ventina di anni prima con la sconfitta della Macedonia a Pidna - un enorme bottino di opere d'arte fu portato a Roma, ormai sola ed unica kosmopolis a tutti gli effetti.
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