lunedì 20 giugno 2016

K. JASPERS' "NOTIZEN zu MARTIN HEIDEGGER"


Piper Verlag, Muenchen Okt. 2013
Riordinando la mia un po' disordinata megascrivania ho ritrovato, sepolto sotto pile di altri libri, questo libro di appunti di Karl Jaspers (1883-1969) su Martin Heidegger che comprai a Colonia un anno fa di ritorno da Siegen, appunti e osservazioni che il filosofo-psicologo annotò dal 1928 al 1964 e che alla sua morte - sebbene non ci lavorasse più da cinque anni - furono trovati in bell' ordine sulla sua scrivania, come un lascito importante.

Docente ad Heidelberg, dal 1916 di Psicologia e dal 1921 di Filosofia, Jaspers emigrò nel 1937 in Svizzera a causa delle leggi razziali (sposato con un'ebrea). Vi tornò poi per scelta nel 1948 anche dopo la sua completa riabilitazione universitaria ad Heidelberg del 1946. Morì nel 1969 a Basilea.

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Sperando di fare cosa gradita a tutti i miei lettori, riporto da pag. 2 una breve presentazione di Notizen zu Heidegger, che io consiglio a tutti:

"Als diese Veroeffentlichung aus dem Anlass von Karl Jaspers 1978 erschien, erregte sie grosses Aufsehen. Diese Notizen, an die 300 Blaetter aus den Jahren 1924-1964, lagen bei Jaspers' Tod auf seinem Schreibtisch. Obwohl er seit nahezu fuenf Jahren nicht mehr an ihnen gearbeitet hatte, waren sie griffbereit, als ob das 'Gespraech' jederzeit wieder aufgenommen werden koennte. Es war auch tatsaechlich bis in die letzte Lebenszeit fortgefuehrt worden, Heidegger blieb fuer Jaspers jedoch immer ein Raetsel und sein 'schlimmster Gegner unter den Zeitgenossen'. "

Die ZEIT zu diesem Buch: "Eine Raritaet deutscher Geistesgeschichte".

Frankf. Allgem. Zeitung:"Die Sammlung dieser Notizen ist ein Gluecksfall fuer die Philosophiegeschichte."

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