domenica 20 ottobre 2024

COME AL TEMPO DI DANTE, PETRARCA E HEIDEGGER, GIA' AL TEMPO DI ERACLITO (540c.-480c.) SI OSSERVAVANO ANCHE LE DISGIUNZIONI GIOVE/SATURNO

Lo si comprende da più d'uno dei frammenti dell' Oscuro pervenutici, in particolare dai frammenti 16, 14/14a secondo la disposizione di F. Fronterotta [BUR-Rizzoli, 2023], corrispondenti ai Diels-Kranz n. 10 e n. 51, ove si parla chiaramente di "congiunzioni/congiungimenti" concordanti e discordanti e di "armonia contrastante" o armonia degli opposti.
Dice Eraclito nel primo di questi frammenti:
Congiunzioni sono intero non intero, concordante discordante, consonante dissonante, e da tutte le cose si produce un'unità e da un'unità tutte le cose.
Grafici della disgiunzione Giove/Saturno del 514-513 ac
con long(G)=89°c. e long(S)=269°c.

Congiunzioni concordanti sono quelle che oggi chiamiamo congiunzioni planetarie G-S vere e proprie (singole o multiple), congiunzioni discordanti o disgiunzioni G/S sono invece quelle con i due pianeti allineati lungo un'unica direzione, a 180° uno dall'altro in longitudine: mentre uno sorge, l'altro tramonta.

Da adulto Eraclito ebbe modo di osservare direttamente l'unitaria alternanza, le alterne disposizioni dell'unica coppia 'divina' Giove-Saturno (das Zudenkende) ad iniziare dalla petrosa disgiunzione del 514-513 (vedi figura), seguita dalla congiunzione singola o monokeros del 503 ac, dalla disgiunzione/Kehre del 493 ed infine dalla congiunzione multipla(doppia) del 483 aC.