sabato 15 marzo 2025

HEIDEGGER nell' ESTATE 1940: * PENSARE ALL'APERTO * GUARDANDO LA CONGIUNZ. GIOVE-SATURNO TRIPLA

 

Cito dall'inizio delle Riflessioni XIV del volume dei Quaderni Neri GA 96 (S. 169), sezione iniziata da Heidegger a giugno del 1940 e scritta fino a giugno 1941, cioè proprio durante tutta la congiunzione G-S tripla del 1940-41:

"Ci sono carichi dei quali non ci si può sbarazzare, ma che invece devono essere portati avanti in un tempo, che decide del loro nuovo peso/importanza.

Con il carico di pensiero di due millenni e mezzo sulle spalle - pensare all' aperto - ". (mia trad.)

L'originale tedesco da GA96, 169: "Lasten sind, die sich nicht abschuetteln lassen, die aber hinuebergetragen werden muessen in eine Zeit, die anfaenglich ueber ihr Gewicht entscheidet.

Mit der Last des Denkens von zweieinhalb Jahrtausenden auf den Schultern - ins Offene denken - "

Ricordo per completezza che i tre visibilissimi allineamenti geocentrici Saturno-Giove-Terra di questa memorabile congiunzione G-S tripla si verificarono l' 8 agosto ed il 19 ottobre 1940 ed il 15 febbraio 1941.

Per capire meglio il tutto è anche utile ricordare che il 22 giugno 1940 la Francia si arrese alla Germania  (chiese ed ottenne l'armistizio) e che esattamente un anno dopo,  il 22 giugno 1941, la Germania attaccò l'Unione Sovietica.

domenica 9 marzo 2025

GIORDANO BRUNO, I SUOI SONETTI FENICEI E LA CONGIUNZIONE GIOVE-SATURNO DOPPIA DEL 1583


 L'anno 1583, l'anno in cui si verificò per molti mesi una visibilissima congiunzione Giove-Saturno doppia nella costellazione dei Pesci (al confine con quella dell'Acquario), fu un anno particolarmente importante nella vita del 35enne Giordano Bruno (1548-1600), come lo furono i due anni successivi: il 1584 e il 1585. 
Nell'aprile 1583 Bruno lascia Parigi e passa in Inghilterra, ov'è aiutato dall'ambasciatore di Francia (Michel de Castelnau) a conoscere la prestigiosa università di Oxford e a trovarvi nell'estate 1583 un posto di insegnamento. Fu allora che pubblicò, in un'unico volume l'Ars reminiscendi, l' Explicatio triginta sigillorum ed il Sigillus sigillorum.
Grafici longitudine-tempo della cong. G-S del 1583 nei Pesci 
Ad Oxford non piacquero comunque né il grande impegno che Bruno metteva nelle sue lezioni sulla teoria copernicana, né tutte le tematiche esposte nel volume appena stampato (l'unità dei processi cognitivi, l'amore come legame universale, .. ...). Lasciata perciò - in un clima di polemica - Oxford per Londra, ivi nel 1584 e parte del 1585 pubblicò in lingua italiana ben sei delle sue più importanti opere: La cena de le ceneri, De la causa, principio et uno, De l'infinito universo e mondi, Spaccio de la bestia trionfante, Cabala del cavallo pegaseo, De gli eroici furori.
Significativo il fatto, in my opinion, che in quest'ultimo lavoro - alla luce dell'esperienza del 1583 - siano contenuti due sonetti dedicati alla fenice: 'Unico augel del sol, vaga Fenice' e  'Questa fenice ch'al bel sol s'accende'. Interessante al riguardo è quel che scrive Anna Cerbo nel suo articolo del 2010, da me scoperto da poco, "Il mito della fenice da Petrarca a Bruno: immagini e simboli" (p.417): "Anche per Bruno la fenice è simbolo del ciclo di morte e rinascita, ma non è .. simbolo della resurrezione della carne o meglio ancora della resurrezione di Cristo. Anzi .. Bruno intende polemizzare con la tradizione cristiana che identificava l'uccello con la figura di Cristo." 
Evidentemente e necessariamente dovrò studiarmeli bene questi Eroici furori di Giordano Bruno, alla luce "dell'incendio e delle fiamme che il furioso eroico ama più di qualsiasi refrigerio" come scrive A. Cerbo nell'articolo citato e delle fiamme reali che il 17 febbraio 1600 avvolgeranno definitivamente Giordano Bruno a piazza Campo de' fiori.