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sabato 15 marzo 2025

HEIDEGGER nell' ESTATE 1940: * PENSARE ALL'APERTO * GUARDANDO LA CONGIUNZ. GIOVE-SATURNO TRIPLA

 

Cito dall'inizio delle Riflessioni XIV del volume dei Quaderni Neri GA 96 (S. 169), sezione iniziata da Heidegger a giugno del 1940 e scritta fino a giugno 1941, cioè proprio durante tutta la congiunzione G-S tripla del 1940-41:

"Ci sono carichi dei quali non ci si può sbarazzare, ma che invece devono essere portati avanti in un tempo, che decide del loro nuovo peso/importanza.

Con il carico di pensiero di due millenni e mezzo sulle spalle - pensare all' aperto - ". (mia trad.)

L'originale tedesco da GA96, 169: "Lasten sind, die sich nicht abschuetteln lassen, die aber hinuebergetragen werden muessen in eine Zeit, die anfaenglich ueber ihr Gewicht entscheidet.

Mit der Last des Denkens von zweieinhalb Jahrtausenden auf den Schultern - ins Offene denken - "

Ricordo per completezza che i tre visibilissimi allineamenti geocentrici Saturno-Giove-Terra di questa memorabile congiunzione G-S tripla si verificarono l' 8 agosto ed il 19 ottobre 1940 ed il 15 febbraio 1941.

Per capire meglio il tutto è anche utile ricordare che il 22 giugno 1940 la Francia si arrese alla Germania  (chiese ed ottenne l'armistizio) e che esattamente un anno dopo,  il 22 giugno 1941, la Germania attaccò l'Unione Sovietica.

domenica 5 novembre 2017

HEIDEGGERs Ueberlegungen XIV (Juli 1940 - Juni 1941): HIER WIRD OFFENBAR, WAS DICHTUNG IST

The TRIPLE Jupiter-Saturn conjunction happened in the years 1940-1941
in the constellation Aries. Dates of the 3 alignment Saturn-Jupiter-Earth:
August 8th, 1940 - Oktober 19th, 1940 - Februar 15th, 1941.
"Von wegen geringer Dinge/ Verstimmt wie vom Schnee war/Die Gloke, womit/ Man laeutet/Zum Abendessen"-

Hoelderlin, Entwurf zu Kolomb, IV2, S. 395

"Hier wird offenbar, was Dichtung ist, die nicht mehr noetig hat, 'Kunst' und d.h. 'téchne' und d.h. 'Poesie' ('poiesis') zu sein. Zum Glueck ist solche Dichtung den jetzt in allen Kuensten geschulten und alles nachahmenden Versemachern ganz unzugaenglich. Warum aber muss solche Dichtung gleichzeitig sein mit der schrankenlosen Kultur-mache? Damit sie durch diese verhuellt und so bewart wird vor jener Vernutzung von Allem zu Allem aus der Beliebigkeit der Entfesselung des Machtwesens." 

[Gleich bei Beginn des XIV Heftes der Ueberlegungen, Juli 1940, GA96, S. 168]


*          *          *
"Per via di poche cose
sorda come per neve era
la campana con cui
si suona
per la cena"-                Hoelderlin, Progetto per Colombo, IV2, p. 395


"Qui si rende manifesto cosa sia la poesia/Dichtung che non necessita più essere 'arte' e cioè 'téchne' e cioè 'poesia' ('poiesis'). Per fortuna tale poesia/Dichtung è del tutto inaccessibile ai versificatori addestrati in tutte le arti ed inclini ad imitare tutto. Perchè però tale poesia/Dichtung dev' essere contemporanea con l' illimitato culturame (Kultur-mache)? Affinché sia nascosta da questo e dunque preservata da quel consumo di tutto per tutto in base all' arbitrio dello scatenamento dell' essenza del potere."  (traduzione da me rivista)

[Proprio all'inizio del XIV quaderno delle Riflessioni 1939/1941, luglio 1940, Bompiani p. 218]

mercoledì 16 settembre 2015

HEIDEGGERS "300 JAHRE" des SPIEGEL-INTERVIEWs und "DIE NAECHSTEN DREI JAHRHUNDERTE" der UEB. XIV - GA 96

The triple Jupiter-Saturn conjunction
occurred in the years 1940-1941
Leggendo l' intervista a Der Spiegel che Heidegger rilasciò nel 1966 [e che, secondo le sue condizioni, fu pubblicata solo nel 1976 alcuni giorni dopo la sua morte], ho notato un insistito riferimento ad un intervallo di tempo di "300 Jahre" che mi ha immediatamente fatto tornare alla mente una Ueberlegung del quaderno nero XIV (GA 96, pp. 176-177), scritta a metà luglio del 1940 ove pure parla - per la prima volta - dei "naechsten drei Jahrhunderte"

Nel primo caso all'intervistatore che gli chiedeva chiarimenti sul metodo di pensiero completamente nuovo, adatto a pochi, da lui auspicato nel colloquio del 1964 con un monaco buddista e sui tempi di eventuali realizzazioni ad esso connesse, Heidegger rispose:

Das kann ich auch nicht sichtbar machen. Ich weiss darueber nichts, wie dieses Denken 'wirkt'. Es kann auch sein, dass der Weg eines Denkens heute dazu fuehrt, zu schweigen, um das Denken davor zu bewahren, dass es verramscht wird innerhalb eines Jahres. Es kann auch sein, dass es 300 Jahre braucht, um zu 'wirken'.
Può anche essere, diceva, che "oggi convenga - tacendo - proteggere questo nuovo pensiero e metodo da una rapida 'svendita', banalizzazione", e - pur dicendo di non conoscere com'esso agisca - aggiungeva: "Può anche essere che esso, questo pensiero, abbisogni di 300 anni per avere effetto."
Anche più avanti nell'intervista torna di nuovo un riferimento di Heidegger ai 300 anni, unitamente ad un rimando al suo "Was heisst Denken" del 1954.


The triple Jupiter-Saturn conjunction which
will occur in the years 2238-2239,

298 years after that happened in 1940-41
Nella citata riflessione delle Ueberlegungen XII-XV  (GA 96, p. 176 in basso), databile alla metà di luglio del 1940 e quindi di molto precedente all'intervista di cui sopra, Heidegger scrive:

Nur wer den Mut and das Wissen hat, ueber die naechste drei Jahrhunderte hinwegzudenken, kann heute mitdenken und sich auf die "Philosophie" einlassen.
Cioè: "Solo chi ha il coraggio ed il sapere per riflettere sui prossimi tre secoli può oggi seguire il ragionamento ed impelagarsi nella "filosofia"."

Ecco, veniamo ora alle mie seynsgeschichtliche Ueberlegungen sui passi citati. Io penso che Heidegger, molto probabilmente (per non dire sicuramente) con la previa consulenza dei fisici W. Heisenberg e V. von Weizsaecker, nell'estate del 1940 sapeva benissimo non solo dell'ormai imminente arrivo della congiunzione Giove-Saturno tripla del 1940-1941 (grafico in alto a sinistra), ma anche del fatto che - a parte un'altra dello stesso tipo prevedibile/prevista per il 1981 - poi non ve ne sarebbero state altre per circa trecento anni da quel 1940, cioè fino alla congiunzione Giove-Saturno tripla che avverrà a cavallo degli anni 2238 e 2239 (cfr. secondo grafico); si ha infatti 2238 - 1940 = 298 !! Ecco spiegato secondo me quel continuo riferimento di Heidegger ai 300 anni di cui il suo nuovo e criptico modo di pensare potrebbe aver bisogno per essere capito e produrre qualche effetto. 

A me, che sono convinto di avere scoperto LA CHIAVE ERMENEUTICA per la decrittazione di Heidegger e di molto altro e che scrivo dopo che sono trascorsi 'appena' 75 anni da quel 1940 del GA 96, la sua previsione dei trecento anni per vedere qualche conseguenza del seinsgeschichtliches Denken - ancorchè ipotetica - pare francamente eccessiva. 

Incomincio a chiedermi, a volte e con qualche esitazione e qualche perplessità, se non sia proprio io ad impersonare il prototipo, anzi ad essere propriamente il primo di quei seinsgeschichtliche Denker che Heidegger immaginava, che avranno il compito di rileggere e rendere finalmente comprensibile tutta la storia del pensiero filosofico occidentale.

martedì 19 maggio 2015

Come si vedeva Martin HEIDEGGER nell' estate del 1941 [GA 96, Ueberl. XIV]

Mi sembra di avere già detto in articoli precedenti che io ritengo il volume GA 96 della GesamtAusgabe ed in particolare il quaderno XIV, contenente le riflessioni/Ueberlegungen dal luglio 1940 al giugno 1941, il più importante dei primi tre Quaderni neri pubblicati nel marzo 2014.
Risfogliando stamattina questo quaderno, mi sono imbattuto in due annotazioni di cui vorrei mettervi a parte, perchè mettono bene in luce come Heidegger si vedeva e cosa pensava.

Wie Wenige wissen heute noch wahrhaft, aus echtem Tun oder aus noch echterem Verzicht, dass "das Schreiben" das geheimnisreichste und deshalb das strengste Hand-werk ist. [GA 96, S. 236]

Quanto pochi sanno ancora oggi veramente, dall' effettivo fare o dall' ancora più effettivo rinunciare, che "lo scrivere" è l'attrezzo, l'utensile più ricco di segreto e perciò il più forte, il più potente.

Warum gehoeren die english-amerikanische "Welt" und der "Bolschewismus" im innersten zusammen, trotz des scheinbaren Gegensatzes von Kapitalismus und Antikapitalismus? Weil beide im Wesen das Selbe sind - die unbedingte Entfaltung der Subjektivitaet in die reine Rationalitaet. Dort entspricht dieser im Gegenschwung das "Sentimentale", hier (im Bolschewismus) das Dumpfe des Asiatischen. [GA 96, S. 35]

Perchè il "mondo" anglo-americano ed il "bolscevismo" si corrispondono nell' intimo, nonostante l' apparente contrapposizione di capitalismo ed anticapitalismo?  Perchè essi sono essenzialmente lo stesso: l' incondizionato dispiegarsi della soggettività nella pura razionalità. Là corrisponde a questa in controslancio il "sentimentale", qui (nel bolscevismo) il torpore dell'asiatico.
 -   -   -
IN definitiva più che come un filosofo aperto e razionale Heidegger si vedeva, si sentiva in quel tempo come un artigiano del pensiero e della scrittura alle prese con temi segreti, che non sapeva, voleva o poteva trattare razionalmente. Li trattava piuttosto cripticamente e misticamente.


martedì 7 aprile 2015

GESCHICHTE? WAHRHEIT? DAS SEYN ENTSCHEIDET ... [Heideggers Ueberlegungen XIV, JULI 1940]

The triple Jupiter-Saturn conjunction 
occurred in 1940-1941 in the constellation Aries 
(Aug. 8th und Oct. 19th, 1940 und Feb. 15th, 1941)
"Geschichte ist nur dort, wo jedesmal anfaenglich ueber das Wesen der Wahrheit entschieden wird.

Die Entscheidung kommt aus dem Seyn selbst.

Wir brauchen ein Wesentlich Anderes und 'Mehr' denn einen 'Heroismus', um das zu bestehen, was das Gesetz des Seyns fordert."                [Heideggers GA 96, S. 171; Juli 1940]

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"La storia è solo là, ove ogni volta dapprima viene decisa l'essenza della verità.
La decisione viene (presa) dall' Essere stesso.
Abbiamo bisogno di essenzialmente altro e di più che di eroismo, per sopportare ciò che esige la legge dell' Essere."

                                                     --------------------------------------
Secondo me il XIV dei Quaderni neri di Heidegger (contenuto in GA 96, pp. 167-248) è uno dei più importanti dell' intera collezione,  e ciò per il semplice motivo che le riflessioni che vi sono contenute sono state annotate in un periodo  (luglio 1940 - giugno 1941) completamente comprendente le date dei  3 allineamenti (8 agosto e 19 ottobre 1940 e 15 febbraio 1941) dei planetarischen Goetter GIOVE e SATURNO, uniti in quel periodo in una CONGIUNZIONE G-S TRIPLA verificatasi nella costellazione (zodiacale ovviamente) dell' Ariete. E' questo fenomeno infatti - a parer mio - il tanto atteso, decantato e misterioso EREIGNIS heideggeriano, la cui venuta ed il cui futuro accadimento gli erano noti almeno sin dai tempi di Sein und Zeit (1927), ma assai probabilmente già dai tempi del Vorgriff e degli studi sulle Lettere di s. Paolo e sulle origini del cristianesimo (1919-1920-1921).

Secondo me è questo XIV il quaderno nero che andrebbe tradotto rapidamente in tutte le lingue perchè contiene la CHIAVE ERMENEUTICA PER DECRITTARE TUTTA L'OPERA DI HEIDEGGER ED ACCEDERE ALLE SUE CONTORTE, ESOTERICHE, MISTICHE MA ANCHE RIVELATRICI MODALITA' DI PENSIERO. Come pure per comprendere il suo seinsgeschichtlicher Antisemitismus e per accedere ad una visione/comprensione/interpretazione metafisica non solo della II Guerra Mondiale, ma anche della Shoah.

sabato 14 marzo 2015

Heideggers Ueberlegung im JUNI 1940 : INS OFFENE DENKEN

Die dreifache Jupiter-Saturn konjunktion 1940-1941
Juni 1940, Heideggers Ueberle- gung: "Lasten sind, die sich nicht abschuetteln lassen, die aber hinueber- getragen werden muessen in eine Zeit, die anfaenglich ueber ihr Gewicht entscheidet.

Mit der Last des Denkens von zweieinhalb Jahrtausenden auf den Schultern - ins Offene denken - "

[M. Heidegger, GA Band 96, Ueberlegungen XII-XV, S. 169]

Ci sono carichi di cui non ci si può sbarazzare, ma che invece debbono essere portati di là, in un tempo che inizialmente decide del loro peso.
Con il carico di pensiero di due millenni e mezzo sulle spalle - pensare all' aperto - .

giovedì 26 febbraio 2015

EINE GUENSTIGE MASKIERUNG .. [Heideggers Ueberlegungen XIV, GA 96, S. 207]


Leggendo un'intervista del Corriere della sera ad Emmanuel Faye ("Heidegger profeta del IV Reich", 23.2.2015), notavo che alla fine della stessa - in un sintetico cenno biografico - Heidegger veniva indicato come "un maestro del pensiero esisten- zialista".
M'è tornato allora in mente che Heidegger non si definiva filosofo esistenzialista (vedi ad es. la Brief ueber den Humanismus) e rifiutava un'interpreta- zione puramente esistenzialista del suo Essere e Tempo (Sein und Zeit).
M'è tornata inoltre in mente una delle sue Ueber- legungen di metà febbraio del 1941 che ho letto di recente nel volume  GA 96 dei Quaderni neri e che mi sembra autobiograficamente sincera ed importante. La trovate a pag. 207 e dice:

Die Uenterbringung im Titelschema "Existenzphilosophie" ist eine guenstige Maskierung. Zwar kann die damit gesetzte voellige Missdeutung und Historisierung, auf den Tag gesehen, laestig werden und zum Versuch einer "Richtigstellung" anreizen. Dennoch verdient die so geschenkte Maske stets wieder einen guten Dank. [Heideggers Ueberlegungen XIV, GA 96, S. 207 ]

domenica 6 aprile 2014

Geschichte und SEYNSGESCHICHTLICHE ENTSCHEIDUNGEN - 1940

La fenice in un 'bestiario' medioevale
La congiunzione Giove-Saturno _tripla_ del 1940-1941
Geschichte ist nur dort, wo jedesmal anfaenglich ueber das Wesen der Wahrheit entschieden wird.

Die Entscheidung kommt aus dem Seyn selbst.

Wir brauchen ein Wesentlich Anderes und 'Mehr' denn einen 'Heroismus', um das zu bestehen, was das Gesetz des Seyns fordert.

[Ueberlegungen Heideggers aus Heft XIV, S.2 in M. Heidegger, GA 96 (Schwarze Hefte 1939-1941), S. 171]