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domenica 2 settembre 2018

M. HEIDEGGER im AUGUST 1939 und DIE KOMMENDEN GOETTER [Schwarze Hefte, Ueberlegungen XIII, GA96]

During the summer 1939, when Heidegger was writing the black
Notebook n. XIII (see GA96, p. 136), the planet Jupiter was visibly and
rapidly approaching Saturn for the next coming _TRIPLE conjunction
J-S_, which happened in the second half of the year 1940 and in the first
months of year 1941. [The red curve indicates the decreasing angular
'distance' between the two planets (the Greek time gods)]
"Nur kommende Goetter - Goetter im Kommen - vermoegen das Wesen der Gottschaft neu zu erfuellen: dass das Seyn selbst gefordert wird als Spielraum aeusserster Entscheidungen ueber eine moegliche Wesung von Wahrheit. Kommende Goetter - erbauen ihre Gottschaft im vorausgewiesenen Gangraum eines Zu-kommens auf den selbst erst dem Seyn wieder zu-entschiedenen Menschen. Die kommenden Goetter stiften die tiefste Geschichte und sind die Vorboten des letzten Gottes."

[aus: M. H., Ueberlegungen XIII, S. 81-82, GA 96, S. 136]

giovedì 28 giugno 2018

EIN LICHT IST (DREIMAL) AUFGEGANGEN

Diagrams referring to the TRIPLE Jupiter-Saturn conjunction
occurred in the years 1940 - 1941 in the constellation Aries
Excerpt from DER WEG (Der Gang durch Sein und Zeit) written by Heidegger in the years 1940-1941 (recently published by Klostermann Verlag in the volume GA 82):     

"... ein Licht ist aufgegangen, dessen Schein rueckwaerts leuchtet in die Metaphysik, so das diese um einiger heller ihr Wesen zeigen kann. Ein Licht ist aufgegangen, das rueckwaerts leuchtet, so dass die Metaphysik des transzendentalen Jdealismus erst in ihrer Helle  sich entfalten kann, aber auch all das, was aus ihr sich als das Weltalter des 19. und 20. Jahrhunderts erbaut und einrichtet. Ein Licht ist aufgegangen. Aber weder dieses Licht wurde nach Herkunft und Wesen erkannt noch wurde erfahrbar, was sich da ereignete."

mercoledì 23 dicembre 2015

SEYNSGESCHICHTE: la cosiddetta STELLA DI BETLEMME ovvero la CONGIUNZ. GIOVE-SATURNO TRIPLA del 7 AC nella costellazione zodiacale dei Pesci

Negli anni 10, poi 9, poi 8 aC il pianeta Giove (curva rossa) - data la sua
maggiore velocità - si accingeva a raggiungere e superare il pianeta
Saturno/Kronos, l'antico dio del tempo. Il lungo balletto notturno dei
due pianeti - con tre allineamenti in 7 mesi e durata complessiva di 

circa 9 mesi - si ebbe (vedi parte in alto destra del grafico) nel 
corso dell'anno 7 aC, nella costellazione dei Pesci.
La grandissima maggioranza degli studiosi (ed io per primo) è ormai convinta che la cosiddetta 'stella di Betlemme', la stella di cui parla il vangelo di Matteo, sia stata nella realtà una congiunzione particolare avvenuta nel 7 aC tra i pianeti visibili Giove e Saturno, quest'ultimo da sempre caro agli israeliti e Giove considerato il pianeta regale. La particolarità di questo fenomeno fu che - come si vede dai grafici qui a fianco e sotto - Giove si allineò (in longitudine eclittica) con Saturno tre volte in pochi mesi: due volte con i pianeti in fase di moto progressivo ed una volta, quella centrale con i pianeti in fase di moto retrogrado.

Il primo dei tre allineamenti - come ciascuno può (far) verificare - si ebbe (cfr. grafico sottostante) il 29 maggio dell'anno denominato -6 nei programmi planetario, corrispondente all'anno 747 ab Urbe condita ed al 7 a.C., ad una longitudine di circa 350° 53' e con una distanza angolare residua tra i due pianeti inferiore ad un grado, precisamente 0° 59' 06".
Die _dreifache_ Jupiter-Saturn Konjunktion des Jahres 7 v.Ch.
im Sternbild Fische (oder so gennanter Stern der Weisen). 
Il secondo allineamento, quello centrale, quando Giove - muovendosi di (apparente) moto retrogrado - torno' alla destra del 'padre' Saturno, si verificò il 30 settembre 7 a.C ad una longitudine di ca. 347°27' e con un angolo residuo di 0° 58' 29".
Il terzo ed ultimo allineamento di questa rara congiunzione (mancava dal 146-145 a.C., cioè da 139 anni) si ebbe, in fase di moto progressivo di entrambi i pianeti,  il 5 dicembre dello stesso 7 a.C., alla longitudine di ca. 345° 32' e con una distanza residua di 1°03'15".

Come si vede i tre allineamenti avvennero tutti nella costellazione (ovviamente zodiacale) dei Pesci. I due pianeti rimasero a lungo vicini: la distanza angolare tra di essi rimase inferiore a 3° per circa 8,5 mesi, quasi la durata di una gravidanza umana, dal 27 aprile 7ac al 13 gennaio dell'anno dopo, il 6 ac. Comunque in tutti e tre gli allineamenti l'angolo residuo fu di circa 1° e dunque i pianeti non si avvicinarono mai ad una distanza angolare inferiore a circa due diametri lunari, una distanza non così ridotta che essi potessero sembrare un unico corpo celeste. 
*          *          *
Come dimostrano le tavolette in scrittura cuneiforme Sp II 142 ed Sp II 795 conservate al British Museum di Londra [cfr. J. Schaumberger, Ein neues Keilschriftfragment ueber den angeblichen Stern der Weisen, Biblica vol. 24 - 1943, S. 162-169], questo insolito fenomeno fu accuratamente osservato e registrato dagli espertissimi astronomi babilonesi di Sippar durante il suo svolgimento fino a marzo/aprile del 6 aC. 
E' questa la ragione per cui alcuni ritengono del tutto fantasiosa la storia del viaggio dei Magi da Babilonia a Gerusalemme. L'astronomo tedesco K. Schoch scrisse ad esempio: "Non è che una favola, che gli astronomi babilonesi siano venuti a Gerusalemme per la congiunzione Giove-Saturno da loro ben conosciuta" [Planetentafeln fuer jedermann, Berlin 1927, S. IV]. 
The _triple_ Jupiter-Saturn conjunction occurred in the years 146-145 bCE
in the zodiacal constellation Cancer. In my opinion this rare event triggered
the schism from Jerusalem of a part of the priestly order/class, those who
went then towards the Dead Sea (Qumran, Ein Gedi, ..), those whose 

writings and ritual scrolls were found in 1947 and following years.

Io non escludo, invece, in base ai miei studi, che in occasione di questo insolito e raro fenomeno una visita di astronomi orientali in Palesti-na/Judaea possa esservi stata, penso però che i sapienti orientali, i Magi (die Weisen), non si sarebbero allora diretti verso Gerusalemme, ma piuttosto sulle rive del Mar Morto, a Qumran, che era allora l'insediamento principale della comunità degli Esseni, fondata da sacerdoti scismatici che da circa 139 anni (qualcuno forse anche da più tempo) avevano abbandonato Gerusalemme ed i cruenti sacrifici del (secondo) Tempio.  A mio parere questi sacerdoti scismatici erano eliocentristi, diversamente dalla parte di classe sacerdotale rimasta a Gerusalemme, che continuava invece ad essere tenacemente geocentrista.

Vi potrebbe essere stato insomma a Qumran (o in una delle altre località sulle rive del Mar Morto) una specie di convegno tra astronomi babilonesi ed astronomi giudaico-esseni sulle possibilità di previsione e/o sull'osservazione diretta di quello strano e raro fenomeno dell'anno 747 a.U.c. (7 aC), di durata complessiva pari ad una gravidanza umana e soprattutto indicante l'eliocentrismo del sistema planetario-solare visibile da Terra.

martedì 7 aprile 2015

GESCHICHTE? WAHRHEIT? DAS SEYN ENTSCHEIDET ... [Heideggers Ueberlegungen XIV, JULI 1940]

The triple Jupiter-Saturn conjunction 
occurred in 1940-1941 in the constellation Aries 
(Aug. 8th und Oct. 19th, 1940 und Feb. 15th, 1941)
"Geschichte ist nur dort, wo jedesmal anfaenglich ueber das Wesen der Wahrheit entschieden wird.

Die Entscheidung kommt aus dem Seyn selbst.

Wir brauchen ein Wesentlich Anderes und 'Mehr' denn einen 'Heroismus', um das zu bestehen, was das Gesetz des Seyns fordert."                [Heideggers GA 96, S. 171; Juli 1940]

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"La storia è solo là, ove ogni volta dapprima viene decisa l'essenza della verità.
La decisione viene (presa) dall' Essere stesso.
Abbiamo bisogno di essenzialmente altro e di più che di eroismo, per sopportare ciò che esige la legge dell' Essere."

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Secondo me il XIV dei Quaderni neri di Heidegger (contenuto in GA 96, pp. 167-248) è uno dei più importanti dell' intera collezione,  e ciò per il semplice motivo che le riflessioni che vi sono contenute sono state annotate in un periodo  (luglio 1940 - giugno 1941) completamente comprendente le date dei  3 allineamenti (8 agosto e 19 ottobre 1940 e 15 febbraio 1941) dei planetarischen Goetter GIOVE e SATURNO, uniti in quel periodo in una CONGIUNZIONE G-S TRIPLA verificatasi nella costellazione (zodiacale ovviamente) dell' Ariete. E' questo fenomeno infatti - a parer mio - il tanto atteso, decantato e misterioso EREIGNIS heideggeriano, la cui venuta ed il cui futuro accadimento gli erano noti almeno sin dai tempi di Sein und Zeit (1927), ma assai probabilmente già dai tempi del Vorgriff e degli studi sulle Lettere di s. Paolo e sulle origini del cristianesimo (1919-1920-1921).

Secondo me è questo XIV il quaderno nero che andrebbe tradotto rapidamente in tutte le lingue perchè contiene la CHIAVE ERMENEUTICA PER DECRITTARE TUTTA L'OPERA DI HEIDEGGER ED ACCEDERE ALLE SUE CONTORTE, ESOTERICHE, MISTICHE MA ANCHE RIVELATRICI MODALITA' DI PENSIERO. Come pure per comprendere il suo seinsgeschichtlicher Antisemitismus e per accedere ad una visione/comprensione/interpretazione metafisica non solo della II Guerra Mondiale, ma anche della Shoah.

domenica 18 maggio 2014

Just arrived .. HGA 95 - UEBERLEGUNGEN VII-XI (Schwarze Hefte 1938/39)

Ricevuti da poco (venerdì pomeriggio), come regalo di compleanno richiesto, i due volumi riportati nella scansione a lato, che sono:

I) il secondo volume degli Schwarze Hefte pubblicati in Germania in marzo, cioè il GA 95 - Ueberlegungen VII-XI contenente le riflessioni e meditazioni di Heidegger del periodo 1938-1939;

II) il volume di Peter Trawny, Heidegger und der Mythos der juedischen Weltverschwoerung, ovvero Heidegger ed il mito della congiura mondiale giudaica, anche questo uscito da poco presso lo stesso editore.

Come dicevo in un articolo precedente, io sono convinto di trovare nelle annotazioni dei Denktagebuecher (diari di pensiero) heideggeriani degli anni 1938-1941 una serie di verifiche alla mia teoria ermeneutica secondo la quale l'Essere, ai cenni del cui (da-lui-previsto) ritorno epocale Heidegger era attento e sensibile già nel 1926-27, quindi con quattordici anni di anticipo, era la congiunzione Giove-Saturno tripla che sarebbe poi avvenuta a cavallo degli anni 1940-1941, nella costellazione dell'Ariete.

E' questo il motivo per cui ho iniziato la lettura dei Quaderni neri dal volume/Band 96, relativo al periodo 1939-41, ed ora ho chiesto di ricevere il volume/Band 95, relativo al periodo 1938-39. Quest'ultimo periodo, nel quale sera dopo sera e notte dopo notte era ormai ben visibile a qualunque autentico osservatore e pensatore che Giove nel suo moto verso est stava per raggiungere Saturno, è anche il periodo in cui Heidegger compose Beitraege zur Philosophie (Vom Ereignis), cioè Contributi alla filosofia (Dall'evento), l'opera pubblicata postuma dopo oltre 50 anni, nel 1989. Come scriveva Franco Volpi nel 2007 nelle Avvertenze all'edizione italiana:

" Intorno a quest'opera postuma aleggia da tempo un'aura esoterica. Annunciata come il più importante di una serie di trattati inediti del 'secondo' Heidegger, se non come il suo vero magnum opus .. o la sua 'seconda opera capitale' .., essa custodisce i segreti del suo pensiero e fornisce le chiavi per accedervi. Nondimeno rimane, a parecchi anni dalla sua comparsa, ancora tutta da capire e da interpretare." 

Il libretto (106 pp.) di Peter Trawny, curatore della pubblicazione presso Klostermann dei tre volumi sui Quaderni neri (GA94, GA95 e GA96), l'ho preso perchè lui si sofferma ad esaminare approfonditamente le espressioni antisemite che vi sono contenute, chiedendosi se esse possano o no contaminare l'intera filosofia heideggeriana. Pare comunque che le sorprese postume da parte di Heidegger non siano finite con la pubblicazione di questi 3 volumi sintesi di 14 quaderni neri. Di questi ve ne sono infatti altri 20 che aspettano di essere pubblicati: 9 con il titolo Anmerkungen, 2 con il titolo Vier Hefte, 2 con il titolo Vigiliae, 1 Notturno, 2 Winke e 4 Vorlaeufiges.

Insomma, avete capito tutti, nello studio della filosofia di quello svevo sui generis che è Martin Heidegger il bello deve ancora venire. Io mi aspetto dalle presenti e future pubblicazioni niente di meno che la conferma apertis verbis della teoria ermeneutica da me intuita ormai da anni, basata sulla rilevanza di quel lumen naturalis (la Lampe di Moerike) costituito da Giove e Saturno in congiunzione.