Si tratta di due articoli di qualche decennio fa sul ritiro volontario a Rodi del trentaseinne Tiberio nel 6 a.C., articoli dei quali avevo richiesto copie una alla biblioteca del Dipartimento di Filologia classica e medioevale dell'Università di Bologna (un articolo del 1958 su Phoenix, la rivista della Classical Association of Canada) ed una ad una libreria antiquaria di Villafranca di Verona (un estratto dagli Atti 1978-79 dell' Ist. Veneto di Scienze, Lettere ed Arti).
Ora sono molto impaziente di incominciare a studiarli perchè Tiberio è una figura alquanto singolare, sia in generale che in relazione alle origini del cristianesimo. Oltretutto è uno dei non molti nella storia di tutti i tempi ad avere avuto la possibilità di seguire dal vivo - da adulto - ben due congiunzioni Giove-Saturno triple, nonostante la rarità di queste (119 anni è l'intervallo di tempo _medio_ tra due congiunzioni G-S triple).
La prima di queste è quella del 7 a.C. nei Pesci (all'epoca di questa, appena terminata quando Tiberio volle partire per Rodi, il generale era a Roma), mentre la seconda è quella del 34-35 (la fenice di Tacito in Annali 6,28) nella costellazione del Leone, che avvenne quando Tiberio - ormai vecchio imperatore - risiedeva già da anni nella Villa Jovis di Capri. Vi risiedeva insieme - tra gli altri - all' astronomo/astrologo nonchè filosofo platonico Trasillo, che aveva conosciuto quarant'anni prima a Rodi e di cui era divenuto inseparabile amico.
Bene. Ora vi saluto e mi metto a studiare, per vedere un po' se i 'nuovi' articoli mi confermano o meno in certe ipotesi che ho anche formulato nel mio "Congiunzioni Giove-Saturno e storia giudaico-cristiana"
(ISBN 889006630X).
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