Hanno presentato relazioni, oltre all'organizzatore dell'evento prof. Adriano Fabris, i proff Peter Trawny (dell'Univ. tedesca di Wuppertal, curatore della pubblicazione dei tre volumi presso l'ed. Klostermann), Jesùs A. Escudero (Univ. Auton. Barcelona) e Alfredo Rocha de la Torre (Univ. S. Buenaventura, Bogotà, Colombia), era assente un prof di Lubiana, mentre sono intervenuti nel dibattito i proff L. Amoroso (Un. Pisa), S. Bancalari (Sapienza-Roma), L. Calabi (Pisa), F. Camera (Genova), V. Cesarone (Chieti), S. Poggi (Firenze) ed anche alcuni dei numerosi studenti e dottorandi presenti.
I proff. Peter Trawny (sin., Wuppertal Univ., D) e Jesùs Adrian Escudero (destra, Univ. di Barcellona, E) |
Pur rimanendo la questione ancora aperta a successivi approfondimenti, è emersa la tendenza a considerare i pochi passi antisemiti dei Quaderni espressione del clima del tempo in Germania e semmai di un antisemitismo culturale e non razziale di Heidegger.
Io sono stato molto contento di aver partecipato a questa intensa ed interessante giornata seminariale sia perchè ho anche potuto accennare ripetutamente alla mia proposta ermeneutica nelle discussioni in ambito plenario, sia perchè il prof Trawny mi ha dedicato venti-venticinque minuti a quattr'occhi, all'ombra degli alberi di piazza Dante, per chiedermi su di essa chiarimenti ed approfondimenti.
In chiusura il prof Fabris ha ringraziato tutti della partecipazione, annunciando che è sua intenzione dar corso a successive iniziative dello stesso genere e ad un vero e proprio laboratorio di studio sulle opere e la filosofia di Heidegger.
Caro Giuseppe.Visto che hai assistito l convegno ti volevo chiedere; si è parlato per caso di frasi antisemite di Heidegger risalenti a DOPO il 45 ?
RispondiEliminaHo cercato di ricordare .. ma mi sembra di no, perchè tutto il discorso di Trawny e anche degli altri è stato incentrato sulle 4-5 espressioni antiebraiche contenute nei tre Quaderni neri pubblicati in marzo.
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