Il sommo dire del pensiero consiste non semplicemente nel tacere ciò che va propriamente detto nel dire, ma nel dirlo in modo che sia nominato nel non dire: il dire del pensiero è un conquistare con il tacere (Erschweigen).
Questo dire corrisponde pure alla più profonda essenza del linguaggio, il quale ha la sua origine nel tacere.
[da: L'eterno ritorno dell'uguale (1937), in M. Heidegger, Nietzsche, Adelphi ed.2005, p. 391]
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