D.S.I.M.: Deo Soli Invicto Mithrae Altar dedicated to the "Unconquered Sun God Mithras, Protector of the Empire" at Carnutum in Pannonia in 308 by Diocletian and his co-emperors |
The TRIPLE JUPITER-SATURN CONJUNCTION occurred in the years 1377-1376 BCE in the constellation VIRGO, at the time of the _first written reference to Mithra_ |
Tornato a casa, sono andato a curiosare un po' in rete con Google per trovare _qualcosa sulle origini del culto di questa divinità indo-iranica_ ed indovinate un po', cari amici, cosa ho trovato? Che
***il primo riferimento scritto al dio Mitra*** è stato rinvenuto in un trattato di pace concluso, guardacaso, proprio mentre era in atto una congiunzione Giove-Saturno tripla, quella del 1377-1376 BCE (cfr. diagrammi a lato).
E' infatti un fatto acclarato tra gli studiosi dei regni e delle civiltà mesopotamiche che (come leggo su Wikipedia e su altri siti) intorno al 1380-1375 BCE sia stato stipulato un trattato di pace tra gli Ittiti ed i Mitanni, chiamando delle divinità come testimoni a garanzia del reciproco rispetto degli impegni presi. Ebbene, secondo quanto scritto sulle tavolette con scrittura cuneiforme che riportano il trattato di pace, il re dei Mitanni, Shattiwaza, indicò come suo testimone il dio Mithra.
La cosa stupefacente di questi ultimi giorni è quel che ho trovato e verificato più volte con il mio software astronomico e cioè che proprio in quel torno di tempo - anni 1377 e 1376 BCE - fosse in atto una delle rare congiunzioni Giove-Saturno triple (cfr. diagrammi qui sopra). Nulla di più probabile quindi che la chiamata a testimone del dio Mitra fosse legata proprio al fatto che lui dio Mitra "era proprio lì presente" al momento della firma del trattato di pace.
La cosa ancora più stupefacente che emerge dalle ricerche di questi ultimi tempi su Mithra e Buddha, successive a quelle su Gesù Cristo e sulla filosofia, è che le congiunzioni tra i pianeti Giove e Saturno, in particolare quelle triple (le "gravidanze celesti", che rimandano all' eliocentrismo come loro spiegazione razionale), sembrano costituire un filo rosso ontico molto consistente e continuo nei millenni come base di speculazioni religiose e filosofiche in un' area vastissima, che si estendeva almeno dall' India fino a Roma, ma forse anche oltre.
Forse aveva proprio ragione Nietzsche quando diceva (aforisma 34 de La gaia scienza, in tedesco in alto a destra qui sulla homepage) che molto probabilmente c' è ancora molto da scoprire e da svelare sull' effettivo andamento della storia, di quella del pensiero in particolare.
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