The single Jupiter-Saturn conjunction occurred on September 10th, 1921 in the constellation Virgo. On August 19th Jupiter needed only 2° 11' and about 20 days to reach Saturn, to align with it. |
Ich mache lediglich, was ich muss und was ich fuer noetig halte, und mache es, wie ich kann; ich frisiere meine philosophische Arbeit nicht auf Kulturaufgaben fuer ein 'allgemeines Heute'. Ich habe auch nicht die Tendenz Kierkegaards.
Ich arbeite konkret faktisch aus meinem 'ich bin' - aus meiner geistigen, ueberhaupt faktischen Herkunft/Milieu/Lebenszusammenhaengen - aus dem, was mir von da zugaenglich ist als lebendige Erfahrung, worin ich lebe. Diese Faktizitaet ist als existenzielle kein blosses, blindes Dasein; es liegt das mit in der Existenz; d.h. aber, ich lebe es - das 'ich muss', von dem man nicht redet. Mit dieser Soseins-Faktizitaet, dem Historischen, wuetet das Existieren; d.h. aber, ich lebe die inneren Verpflichtungen meiner Faktizitaet und so radikal, wie ich sie verstehe.
Zu dieser meiner Faktizitaet gehoert - was ich kurz nenne -, dass ich 'christlicher Theologe' bin. Darin liegt bestimmte radikale Selbst-bekuemmerung, bestimmte radikale Wissenschaftlichkeit - in der Faktizitaet strenge Gegenstaendlichkeit, darin liegt das 'geistesgeschichtlich' historische Bewusstsein, - und ich bin das im Lebenszusammenhang der Universitaet."
[aus: Heideggers Brief an Karl Loewith am 19 August 1921]
".. bisogna dire che io non sono un filosofo. Non mi sogno neanche di produrre anche solo qualcosa di comparabile (a Nietzsche, Kierkegaard, Scheler, ..); non ne ho neanche l'intenzione.
Faccio esclusivamente ciò che devo e che ritengo necessario così come posso; e non intendo acconciare il mio lavoro filosofico per adattarlo a compiti culturali relativi ad un "generale stato di cose odierno". Non ho neanche la tendenza di un Kierkegaard.
Io non faccio altro che lavorare concretamente a partire dal mio 'io sono' - dalla mia provenienza intellettuale o del tutto fattuale - dal mio potremmo dire milieu - dai contesti di vita, e dunque a partire da ciò che mi è hic et nunc accessibile nella forma dell' esperienza di vita nella quale io mi trovo. Questa fatticità in senso esistenziale non è un mero e cieco esserci; Quest' ultimo risiede contestualmente nella dimensione dell' esistenza; ciò significa però che lo vivo - si tratta qui di quel 'io devo' di cui in genere non si parla. L' esistere imperversa con la sua fatticità dell' esser-così, con lo istorico; vale a dire che io vivo gli obblighi interiori della mia fatticità alla stessa radicale maniera in cui li intendo. Di questa fatticità fa parte anche la circostanza - che qui accenno brevemente - che io sono 'teologo cristiano'. In ciò risiede una determinata, radicale preoccupazione personale, una determinata radicale scientificità - nella fatticità insiste una rigorosa oggettualità, in ciò è presente la coscienza storica relativa alla 'storia dello spirito' - ed io incarno ciò nel contesto di vita dell' università."
[da: Heidegger, Loewith, Carteggio 1919-1973, Ed. ETS, Pisa 2017, p. 100: lettera di Heidegger a Loewith del 19 agosto 1921, cioè immediatamente prima della congiunzione G-S del 10 settembre 1921]
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