Nella pagina culturale della Deutschlandfunk è comparso qualche giorno fa un simpatico articolo di Florian Werner dal titolo "Hegels Schreibtisch"
https://www.deutschlandfunkkultur.de/philosophische-orte-hegels-schreibtisch.2162.de.html?dram:article_id=481196
nel quale si rifà la storia - di quasi due secoli -della scrivania di Hegel attraverso Berlino. Punto di arrivo della scrivania è ora l' ufficio della giovane professoressa Rahel Jaeggi, Dipartimento di filosofia, al terzo piano della Humboldt-Universitaet.
A parte un paio di macchie di vino rosso sulla superficie, la scrivania (di solido legno Mahagoni) è in buono se non ottimo stato, come si vede dalle foto, ed è dotata di cinque cassetti, quattro laterali ed uno centrale più grande. Interessante e spiritoso quel che la professoressa Jaeggi dice alla fine dell'intervista a proposito di quei cinque cassetti della scrivania:
„Er hat eben diese Schubladen. Ich habe schon die Schubladen mal aufgemacht, um zu sehen, ob da irgendwo noch ein Geheimversteck ist, ob man irgendwo ein kleines Büchlein, einen Zettel findet, auf dem der Schlüssel zum Hegel'schen Werk sich verbirgt. Aber da ist tatsächlich nichts zu finden. .."
La prof sperava di trovare insomma qualche foglietto di proposito lasciato o nascosto da Hegel che servisse da chiave/Schluessel per 'aprire' e decrittare la sua difficile prosa filosofica. Al che io, che sto iniziando a pensare che quel che decritta Heidegger decritterà anche Hegel, ho pensato che alla giovane professoressa avrebbe fatto piacere trovare uno schema, un disegno come questo mio di molti anni fa, sulla congiunzione Giove-Saturno tripla, che dà bene l'idea di come gradualmente ma sicuramente lo Spirito evolva verso l' Assoluto, prorio come diceva e prevedeva Hegel.
Nessun commento:
Posta un commento