mercoledì 4 dicembre 2024

In questi giorni di 700 ANNI FA, A DICEMBRE 1324, PRIMA CONDANNA DI CECCO D'ASCOLI (1269-1327)

Grafici della perfetta congiunzione Giove-Saturno singola del
1° giugno 1325 nella costell. del Toro (al confine con quella 
dei Gemelli), visibilissima nell'autunno-inverno 1324.
Ricorrono in questi giorni di dicembre 700 anni dalla prima condanna per eresia di Francesco Stabili (1269-1327), contempo-raneo di Dante e del Petrarca giovane, autore del poema incompiu-
to L'Acerba (4867 versi in sestine), professore di astronomia-astrologia all'Università di Bologna, più noto con il nome di Cecco d'Ascoli e come astrologo, condannato al rogo in seguito ad una seconda accusa di eresia (questa volta a Firenze) e - non avendo abiurato - effettivamente bruciato vivo, insieme ai suoi libri, il 16 settembre 1327 davanti alla basilica di Santa Croce. 

Il particolare, che nessuna delle biografie di Cecco d'Ascoli menziona e che io ritengo invece importantissimo per capire le accuse e le condanne che lo portarono alla morte, è che nel 1324 era visibilissimo l'ormai prossimo avvento di una congiunzione Giove-Saturno (si vede dai grafici che a Giove mancavano solo 10°-12° per raggiungere Saturno), fatto che dev'essere stato fondamentale per Cecco alla previsione dell'arrivo dell' Anticristo e alla compilazione dell'oroscopo di Gesù Cristo, nel quadro di quel congiunzionismo cristiano che aveva accolto le teorie dei grandi astronomi arabi.

Ecco, quel che vorrei con questo ricordo della prima condanna di Cecco nel dicembre 1324 (dalla quale fortunatamente riuscì a salvarsi grazie all'appoggio di colleghi e studenti) è che si tenga conto - nei prossimi studi per il settecentenario della morte nel 2027 - di quella congiunzione Giove-Saturno singola del 1325, che segno' in pratica l'inizio della sua fine, all'età di 58 anni.

 

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