Visualizzazione post con etichetta Achsenzeit. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Achsenzeit. Mostra tutti i post

giovedì 25 giugno 2020

RIPARTIAMO dall' ACHSENZEIT (il PERIODO ASSIALE) e dalla _QUESTIONE FILOSOFICA PRINCIPALE_ DI QUEL TEMPO E DEI SECOLI SUCCESSIVI

Visto che rispetto all' emergenza covid-19 ci siamo abbastanza tranquillizzati e visto che questa piattaforma software, che gentilmente ci permette di pubblicare, sembra ormai funzionare correttamente nella nuova versione, visto tutto ciò riprendiamo a svolgere il bandolo della matassa ... quel produttivo fil rouge che ci sta permettendo di decrittare non solo Heidegger ma anche tanti luoghi e figure poetiche e filosofiche con cui lui ingaggiò le sue numerose Auseinandersetzungen. 

Il periodo giusto da cui ripartire con le nostre considerazioni interdisciplinari mi sembra il periodo assiale come da me ridefinito, cioè il VI secolo a.C. Come dicevo in un post precedente (11.11.2016), l'intervallo di sei secoli (800-200 aC) scelto da Karl Jaspers (1883-1969) per individuare quello che lui definì Achsenzeit (periodo assiale) della storia umana a me sembrò troppo ampio e ne proposi il restringimento al VI secolo aC, perché è sostanzialmente in questo secolo che sia in India e Cina, sia in Mesopotamia che in Iran e Grecia "si elaborarono quelle concezioni da cui si mosse il pensiero filosofico, i racconti mitici vennero sostituiti da principi morali e da dottrine religiose e spirituali, e fu avviata la ricerca delle cause naturali dei fenomeni fisici." Per pensare alle origini della civiltà occidentale basta pensare che questo è il periodo di Talete, di Anassimandro, Ferecide di Siro, Anassimene, di Pitagora, Senofane, Eraclito, Eschilo, Parmenide, .. ed è anche il periodo della prigionia giudaica a Babilonia, allora importantissimo centro di osservazione astronomica.

Visto che Heidegger - nella sua smisurata pretesa di comprendere a fondo l' essenza della filosofia ed anche di ridefinirla a partire da un nuovo, da un altro inizio - visto che lui si è spinto ad ingaggiare Auseinandersetzungen con figure del primo inizio come Anassimandro, Eraclito e Parmenide, visto ciò chiediamoci allora quale fosse a quell' epoca la principale questione filosofica che impegnava tutti i pensatori. Il mio parere è che tale questione fosse: GEOCENTRISMO-o-ELIOCENTRISMO?, cioè quella di scoprire se il il sistema planetario/solare aveva al centro la Terra, come sembrava e sembra tuttora a prima vista, oppure se invece tutti i pianeti ruotino in qualche modo intorno al Sole. Questa la questione di fondo sulla quale sicuramente si sono interrogati e pronunciati prima Anassimandro, poi Eraclito ed anche Parmenide. 
Su questa questione geocentrismo-eliocentrismo e su come essa fosse/sia legata al tipo di battiti (di congiunzioni G-S-) del gigantesco orologio cosmico costituito dalle due lancette/Uhrzeiger Giove e Saturno (l' ente composito che Heidegger chiama das Seiende im Ganzen), su ciò rimando al mio post precedente di un anno fa (29.giugno.2019) che potete trovare a questo link: http://giuseppedecesaris.blogspot.com/2019/06/la-questione-principale-al-tempo-di.html

Nel VI secolo aC le discussioni dovettero essere molto vivaci perché si ebbe una particolarissima sequenza di congiunzioni G-S-, una vera e propria alternanza di congiunzioni G-S-multiple (si spiegano con l'eliocentrismo) e congiunzioni G-S-semplici (fanno pensare al geocentrismo), nonostante che mediamente, cioè statisticamente, le prime le multiple abbiano solo 1/6 (16,7%) di probabilità di verificarsi, mentre le seconde, le semplici hanno 5/6 (83,3%). Si ebbe infatti nell' Achsenzeit:

602ac G-S-multipla(doppia)   -->     582ac G-S-singola     -->    563-62ac G-S-multipla(tripla)
  --> 543ac G-S-singola       ---> 523-22ac G-S-multipla(tripla) --->   503ac G-S-singola 

Ecco, cari amici e cari lettori, così riassunto ed impostato lo stato della mia personale ricerca su tutto l'intrico filosofico-teologico-religioso trasmessoci dal passato e sul quale anche Heidegger si applicò, concludo questo articolo post covid ricordandovi la mia interpretazione/Auslegung del famoso passo di Parmenide sull' essere ed il non-essere:

l'eliocentrismo è e non può non essere;
il non-eliocentrismo (il geocentrismo) non è e non può essere.

Penso insomma che Parmenide all' inizio del V secolo aC si sia pronunciato apertamente a favore della teoria eliocentrica. E questo è un lavoro ch' io vorrei veder fare da qualche giovane filosofo-fisico in gamba: la vera storia dell' eliocentrismo, di quella teoria che scorre come un fiume carsico (anche dentro le scritture della tradizione abramitica) affiorando e reinabbissandosi continuamente dall' èra assiale fino al tempo di Copernico.





What do you want to do ?
New mail

venerdì 11 novembre 2016

Propongo di restringere il PERIODO ASSIALE .. (ovvero l' ACHSENZEIT definito da Karl Jaspers) al VI SEC. A.C.

Nella sua opera storica Vom Ursprung und Ziel der Geschichte (it. Origine e senso della storia) del 1949 il filosofo tedesco Karl Jaspers (1883 - 1969) individuò un periodo particolare - che definì 'Achsenzeit' ovvero 'periodo assiale', dall'800 al 200 a.C.- in cui per tutta l' umanità vi fu nel modo di pensare una vera e propria rottura con le epoche precedenti. E' un fatto che in quel periodo sia in India e Cina, che in Palestina, Iran e Grecia "si elaborarono quelle concezioni da cui si mosse il pensiero filosofico, i racconti mitici vennero sostituiti da principi morali e da dottrine religiose e spirituali, fu avviata la ricerca delle cause naturali dei fenomeni fisici". 
  [ https://it.wikipedia.org/wiki/Periodo_assiale  oppure, in tedesco,   https://de.wikipedia.org/wiki/Achsenzeit  ]

La mia idea al riguardo è che le osservazioni formulate da Jaspers sulla quasi contemporaneità di questi forti sviluppi presso popolazioni anche lontane siano senz'altro fondate e giustifichino la definizione di periodo assiale, ma che il periodo da lui indicato, sei secoli, seicento anni, sia un po' troppo lungo e si debba cercare di ristringerlo. A me sembra ad esempio che la parte veramente rilevante di questi seicento anni sia il VI secolo a.C. per i motivi che in parte illustravo nell'articolo precedente e che ora completerò.

Come ho scritto anche in precedenti occasioni, io credo che il gigantesco orologio cosmico costituito da Saturno e da Giove era attentamente osservato un po' dappertutto non solo per misurare lunghi intervalli di tempo (ca. 30, 20 e 12 anni, rispettivamente il periodo di Saturno, quello delle congiunzioni G-S e quello di Giove), ma anche per capire se il sistema planetario/solare era geocentrico oppure, contro le prime impressioni, eliocentrico. Credo fosse questa la grande Seinsfrage di quei secoli., quella da cui è partita tutta la storia dell'essere. 

Nel VI sec. a.c. si verificò una sequenza particolare delle congiunzioni Giove-Saturno, una sequenza che vide l'alternarsi di congiunzioni semplici e multiple (triple/doppie), nonostante il fatto che quelle semplici sono teoricamente e mediamente cinque volte più probabili di quelle multiple (quelle allegorizzate nell' immagine della fenice). Si ebbe infatti:


602 ac multipla(doppia) / 582 singola / 563-62 multipla(tripla) /

 543 singola / 523-22 multipla(tripla) / 503 ac singola


Vi è da considerare che mentre le congiunzioni G-S singole fanno pensare che il sistema planetario sia geocentrico (perchè avvengono con i due pianeti in fase di moto progressivo), l'unica spiegazione _razionale_ di quelle triple o doppie è che il sistema planetario/solare sia invece eliocentrico.
Ecco .. io penso che sia stata proprio la disputa su queste questioni ad essere - a partire dal VI sec. ac - elemento centrale dei dibattiti filosofico-religiosi in varie parti del mondo di allora. Il VI sec. aC è, guardacaso, anche il secolo della prigionia giudaica a Babilonia (importantissimo centro di osservazione astroNomica), nonchè quello della 'fioritura' in Grecia dei primi grandi filosofi presocratici (Anassimandro, Anassimene, Pitagora, Senofane, Parmenide ed Eraclito), quelli che per primi si posero il problema dell' essere.

Concludo - cari lettori - con una mia frase che vi invito a meditare pensandola detta nel VI - V sec. aC.:         L' eliocentrismo è e non può non essere; 
il non-eliocentrismo (il geocentrismo) non è e non può essere.