Euphrosyne, quella delle tre che mostra sempre il suo lato B, comparve il 9 febbraio del 1683. Fu nella notte di tale data, infatti, che - muovendosi entrambi i pianeti di (apparente) moto retrogrado - Giove iniziò a passare alla destra di suo 'padre' Saturno, ove sarebbe rimasto per i prossimi cento giorni ca. L'angolo residuo minimo tra i due pianeti fu in tale occasione di soli 11' 34", segno che Sole-Terra-Giove e Saturno erano quasi perfettamente allineati, dovendosi il piccolissimo angolo residuo solo alle differenti inclinazioni dei piani orbitali di Giove e di Saturno rispetto al piano dell'orbita terrestre. Al 9 febbraio del 1683 le tre lancette (Terra, Giove e Saturno) dell' orologio cosmico erano dunque tutte allineate, come a segnare l'inizio di una nuova era universale. Questo il senso astronomico del lato B che Eufrosina mostrava con tanta precisione e disinvoltura a quella data.
Aglaia, l'ultima e più giovane delle Grazie, apparve il 18 maggio 1683, quando - ripreso il moto progressivo (immagine frontale di Aglaia) da parte di entrambi i pianeti - vi fu il terzo ed ultimo allineamento di questa congiunzione G-S, con un angolo residuo minimo di 15' 47".
La grande regolarità fisico-astronomica di questo fenomeno è rispecchiata secondo me nella tradizione mitologica che vuole le tre Grazie figlie di Zeus e di Eurynome o Eunomia, dea del buon ordine, della stabilità, della buona condotta civile e morale.
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