
Nato a Teramo nel 1859 da un'antica famiglia abruzzese e laureatosi in fisica alla Sapienza di Roma nel 1881, V. Cerulli fu per vari anni astronomo presso gli osservatori di Bonn, Berlino e del Collegio Romano. Fondato a proprie spese l'Osservatorio di Teramo, poi donato allo Stato e tuttora attivo, vi fu attento osservatore del pianeta Marte, sostenendo fondatamente - tra i primi - che i famosi 'canali' marziani fossero solo illusioni ottiche, e vi fu scopritore nel 1910 di uno dei maggiori asteroidi della fascia principale, il 704 Interamnia (dal nome latino di Teramo).
La comunità astronomica ne ricorda il nome nella denominazione su Marte di un cratere d'impatto di 130 km di diametro ed in quella dell'asteroide 31028-Cerulli.

Grande fu il mio piacere quando ritrovai in questo articolo tutta una serie di risultati e di conclusioni sulle congiunzioni Giove-Saturno che autonomamente avevo già trovato sei-sette anni prima, all'epoca degli studi e delle simulazioni al computer che portarono alla pubblicazione del mio libro Congiunzioni Giove-Saturno e storia giudaico-cristiana, keybooks 2001.
Molto originale nell'articolo di Cerulli, che ha taglio quasi esclusivamente tecniso-astronomico, è un diagramma (quello che si vede nell'immagine qui sopra a destra) che, traducendo graficamente le formule trigonometriche relative alle posizioni di Giove e di Saturno 'osservati' dal punto di vista geocentrico e dal punto di vista eliocentrico, permette di passare facilmente dalle date di occorrenza delle congiunzioni G-S eliocentriche a quelle geocentriche e viceversa e per queste ultime di stabilire se esse furono/sono/saranno singole o multiple (cioè triple o doppie).
I lettori che volessero avere copia di questo articolo senza seguire la via bibliotecaria possono farmene richiesta all'indirizzo giuseppedotdec at liberodotit.
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