
Quello che voglio fare stasera è riportare una serie di mie considerazioni e risultati astronomici per datare la prima Pasqua, quella ancora coincidente con Pesach, problema al quale - come si può vedere qui ==> http://www.johnpratt.com/items/docs/lds/easter/dating.html - si sono applicati nel corso del tempo molti studiosi di cose astronomiche e religiose, tra cui addirittura il grande Isaac Newton, lo scopritore della legge di gravitazione universale.
Anticipo che la nuova data da me proposta è martedì 10 aprile 0035, data che non è in contrasto con alcuno dei maggiori dati storici accettati da tutti, che inquadrano la vicenda religiosa.
Il motivo principale che mi porta a questa conclusione è la considerazione - da nessuno degli altri studiosi fatta prima - che nei primi giorni di aprile dell'anno 35 stava verificandosi il II allineamento planetario tra Giove e Saturno, relativo alla congiunzione G-S doppia che si verificò (come ciascuno può verificare) nella costellazione del Leone a cavallo degli anni 34-35. Come si vede benissimo dai grafici ora dietro al titolo del blog, i due pianeti si trovavano in questi giorni dell'aprile di 1977 anni fa verso la fine della loro fase di moto retrogrado e la loro distanza angolare era scesa a meno di un diametro lunare, esattamente 26' 47".
Questo evento astronomico [che è, tra l'altro, quello ricordato da Tacito, al cap. 28 del VI libro degli Annali come apparizione della fenice in Egitto (Tacito, Annali, 6.28)] è secondo me fondamentale per la datazione della Prima Pasqua per vari motivi:
I) Il primo è che da tutte le mie ricerche risulta che la congiunzione G-S era vissuta dall'ebraismo di quel tempo come fenomeno sacro: la teofania, la Visita e presenza divina, la Shekinah che puntualmente, di generazione in generazione, veniva a confermare al popolo israelita la benevolenza celeste e la predilezione ed elezione a popolo di Dio.
II) L'abbinamento che si verificò quell'anno per Pesach, luna piena + congiunzione GS, è da un punto di vista astronomico più unico che raro, una vera e propria singolarità.

A questo riguardo va precisato tuttavia che (probabilmente per qualche errore nella parte topocentrica dei programmi software di simulazione dell'osservazione dei moti planetari del tempo) contro ogni attesa questa occultazione non risulta al momento visibile nè da Gerusalemme nè da Roma, ma invece solo da zone della Terra - come l'Argentina, il Sud-Africa, .. - lontane a quel tempo dal teatro degli avvenimenti evangelici.
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