Su Paolo, figura che m'intriga molto, certo una delle maggiori personalità di tutta la storia, io ho già condotto diverse ricerche e scritto diversi articoli in questo blog, articoli che vorrei oggi sintetizzare qui e ai quali rimando per esame dei dettagli ed approfondimenti.
The double Jupiter-Saturn conjunction occurred between October AD 34 and April AD 35 in the constellation Leo (i.e. Tacitus PHOENIX in Annals 6, 28) |
Proprio su questa questione vi era stato circa centocinquant' anni prima un vero e proprio scisma nella classe sacerdotale, a seguito del quale gli eliocentristi avevano abbandonato il Tempio e si erano ritirati a Qumran e in altre località sulle rive del Mar Morto (là dove nel secolo scorso sono stati ritrovati i famosi manoscritti). A Gerusalemme erano rimasti invece i sacerdoti geocentristi, adoratori delle congiunzioni G-S singole, pensate e viste come il vero e proprio monoteistico Signore del tempo e della storia, dio d'Israele.
Questa situazione, che perdurava da circa un secolo e mezzo, fu destabilizzata dalle congiunzioni G-S verificatesi nel 7 aC (tripla nella costellazione dei Pesci), nel 15 dC (singola nel Sagittario) e nel 34-35 (doppia nella costellazione del Leone, cfr. grafici qui sopra), nel senso che si riaccesero tra gli ebrei del tempo vivaci discussioni astronomico-teologiche. Fu in questo contesto che il ventenne Saulo di Tarso maturò a fine agosto del 35 - autonomamente oppure per contatti con gli eliocentristi esseni di Qumran/Damasco - la convinzione che il modo giusto di onorare la divinità, il Signore del tempo, la Shekinak, era proprio quello cristiano delle strane congiunzioni G-S multiple, il moto planetario retrogrado insito nelle quali lungi dal rappresentare l' ira di Dio era invece segno rivelatore dell' ELIOCENTRISMO del sistema planetario/solare.
Al di là delle elaborazioni teologiche che lui stesso vi costruì sopra e molti altri dopo di lui, fu questo dunque il senso reale, il nocciolo concettuale, della cosiddetta conversione di Saulo-Paolo di Tarso: la convinzione che, contro ogni superficiale apparenza, il sistema planetario aveva struttura eliocentrica anzichè geocentrica. Chi credeva fermamente questo era come un uomo morto e risorto: morto alle antiche credenze/allenze e risorto, rinato nella definitiva "nuova ed eterna alleanza". Di questo, opportunamente elaborato e teologizzato, Paolo - che neppure aveva mai incontrato Gesù - si fece da allora infaticabile e strenuo diffusore e propagatore al di fuori della Palestina.
fantastico post. grandi contenuti. molto chiaro inoltre.
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