sabato 29 giugno 2019

La QUESTIONE PRINCIPALE al tempo di ERACLITO e PARMENIDE: GEOCENTRISMO O ELIOCENTRISMO ?

Parmenide di Elea (ca. 515-450) 
L'idea ch' io mi son venuto facendo, studiando e meditando le opere di Heidegger e quella che lui chiama la Seinsgeschichte o storia dell' essere, è che verso la fine del VI e all' inizio del V secolo aC, cioè proprio al centro dell' età assiale (Achsenzeit), la principale questione filosofica dibattuta sia stata di filosofia naturale e cioè l' alternativa geocentrismo-eliocentrismo come struttura del sistema planetario/solare (limitato allora a Saturno per ovvie questioni di visibilità ad occhio nudo).

A quel tempo doveva già ossere accurata - per misurare lunghi intervalli di tempo (30, 20, 12 anni) - l' osservazione della coppia di pianeti (o dei del tempo) Saturno e Giove, i quali com'è noto danno luogo ad una congiunzione planetaria  mediamente ogni 19 anni e 314 giorni, tuttavia con due diversi possibili modi di essere

A seconda della posizione della Terra (nostro punto di vista) sulla sua orbita la congiunzione eliocentrica Giove-Saturno (noumeno) può apparire a noi osservatori terrestri o come un fenomeno frequente ma del tutto inapparente e perfino invisibile quando accade oppure invece come un fenomeno bello e multiplo (triplo/doppio), ben visibile nel cielo notturno per mesi e mesi ma raro. Sono questi i due modi in cui l' Essere dell' ente composito (l' heideggeriano das Seiende im Ganzen) si dà di volta in volta, di generazione in generazione, nel tempo: o manifestandosi nella sua pienezza di logos alethes oppure invece contraendosi e riducendosi ad un fenomeno inapparente, quasi o del tutto invisibile (logos apophantikos). Heidegger designa queste due modalità a volte con la coppia di termini Ereignis ed Enteignis, a volte con l' altra coppia Seyn e kreutzweise-durchgestrichenes-Seyn (il Seyn con la cancellatura a croce). 

Ma che c'entra tutto ciò con il geocentrismo e con l' eliocentrismo? vi starete chiedendo .. C' entra e come!! perchè mentre la congiunzione G-S-multipla/tripla (fenomeno astronomicamente uno e trino) ha come unica spiegazione razionale ('rinascendo dall'alto', cioè cambiando punto di vista, Gv 3,3) che il sistema planetario/solare sia eliocentrico, la più frequente congiunzione G-S-semplice lascerebbe/lascia pensare che il sistema sia geocentrico, avvenendo mentre i due pianeti si muovono entrambi di moto progressivo.

Ecco, per farla breve ed arrivare ad una prima conclusione, io penso che _proprio ragionando sui tipi di congiunzioni planetarie Giove-Saturno ma anche Marte-Giove e Marte-Saturno visti al suo tempo_ Parmenide sia arrivato alla conclusione che il sistema planetario/solare ha proprio struttura eliocentrica e che quindi l' eliocentrismo sia ed il suo contrario, cioè il geocentrismo, non sia: il altre parole che l' essere parmenideo, stabile, eterno e permanente (per un pensatore di quell'epoca) sia proprio l'eliocentrismo. Propongo dunque che la famosa frase di Parmenide sull' essere ed il non-essere vada così interpretata:

l'eliocentrismo è e non può non essere;
il non-eliocentrismo (cioè il geocentrismo) non è e non può essere

Parleremo in prossimi articoli dell' atteggiamento geocentrista di Aristotele, di quello eliocentrista di Aristarco di Samo e Seleuco di Seleucia, di quello nuovamente geocentrista di Ipparco di Rodi e del giudaismo gerosolimitano, della successiva teologizzazione dell' eliocentrismo ad opera degli scissionisti giudaici di Qumran e soprattutto poi dei Padri della chiesa cristiana. 

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